Videogiochi e Italia; in un paese che ha notoriamente un età media così alta da essere il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone, dopo le continue condanne al videogioco da parte di servizi TV allarmisti di Iene e Striscia La Notizia, è più che naturale pensare al bel paese come una nazione retrograda nei confronti del progresso e naturalmente avversa al mondo videoludico.
Se si combina questi servizi, atti a suscitare lo scandalo di persone che non hanno mai provato un videogames, ai continui e ripetuti attacchi dei politici al medium, vien più che naturale pensare che le persone over 40 in Italia provino una, spesso immotivata, repulsione per i videogiochi.
Sicuramente ci sarà ancora chi, nella sua ignoranza, andrà ad additare i videogiochi come un’entità demoniaca divorabambini, uno strumento di distrazione che li porta alla reclusione e alla depressione; in realtà questa percezione del paese bigotto sembra non essere del tutto corretta, visto che videogiocare con la propria famiglia sembra essere un attività estremamente popolare e amata in Italia.E, si, hai letto bene!
Qualche dato sorprendente
Una nuova ricerca di Microsoft portata avanti in Europa, andrebbe a sottolineare come di fatto il gaming sia diventato un passatempo popolare e ormai davvero imprescindibile per le famiglie. La sorprendente percentuale del 72% dei genitori afferma di giocare ai videogiochi con la propria famiglia, con un impressionante media di 10 volte al mese. Anche se qualcuno si oppone con fermezza all’avanzata di questo medium, il videogioco ha ormai sorpassato attività familiari come andare al centro commerciale, andare al cinema o persino giocare a nascondino. Per ora i videogame vengono ancora battuti per frequenza mensile solamente dalle favole della buonanotte, dalle passeggiate e dai momenti passati insieme davanti alla TV.
Questa ricerca dagli insoliti risultati, si riferisce a un campione totale di 12 mila famiglie europee, un numero che include 2.000 genitori italiani. Questa ricerca ha un esito che ci deve sorprendere e iniziare a far crollare quella percezione di cui parlavo sopra. Dallo studio infatti emerge come i genitori siano convinti che giocare ai videogiochi contribuisca maggiormente ad avvicinarli ai propri figli rispetto ad altre attività, come ad esempio, guardare la televisione.
Quasi il 73% degli intervistati dichiara che trascorrere del tempo giocando ai videogame rafforza l’intesa tra loro e i figli, mentre il 72% crede addirittura che il gaming aiuti a comprendere meglio i loro pargoli, mostrandogli alcuni aspetti della personalità dei propri bambini. Più della metà dei genitori intervistati, precisamente il 61%, concorda sul fatto che giocare con i videogame li faccia sentire più “aggiornati”.
Qual è il rapporto fra i genitori e videogiochi in Italia?
Fino a questo punto della ricerca tutto ok, d’altronde l’Europa ha molti paesi e potrebbe essere difficile credere che ad aver risposto positivamente alle domande siano state proprio le famiglie italiane. Andando quindi nello specifico dello studio, la Spagna ha dalla sua il numero più alto di famiglie gamer, con la bellezza di tre famiglie su quattro a fruire insieme dei videogiochi. Totalmente a sorpresa, sono le famiglie italiane quelle a giocare insieme con più frequenza, con un’altissima media di 10 volte al mese. Anche nella frequenza la Spagna si difende alla grande, con una media leggermente inferiore a quella italiana, di 9 volte al mese.
A seguire la scia di Italia e Spagna ci pensa la Francia, con una frequenza di gioco pari a 8 volte al mese. Portando la lente d’ingrandimento sulle 2000 famiglie italiane intervistate, scopriamo che:
- Il 72% dei genitori italiani dichiara di trascorrere del tempo con i propri figli giocando ai videogame, in media 10 volte al mese
- Il 73% dei genitori italiani afferma che è un’attività che li aiuta a entrare più in sintonia con i propri bambini
- I genitori italiani conoscono bene i titoli giocati dai propri figli (81%) ma temono che le esperienze online non siano sicure (49%).
- Tuttavia, un genitore su quattro (24%) non ha ancora impostato alcun metodo di parental control sul dispositivo dei propri figli.
Le 10 attività familiari più popolari in Italia
- Guardare la TV
- Fare una passeggiata
- Leggere una favola della buonanotte
- Giocare ai videogame
- Giocare al parco
- Praticare sport
- Giocare ai giochi da tavolo
- Andare al centro commerciale/Giocare a nascondino
- Andare al ristorante
- Andare al cinema
Cédric Mimouni, il responsabile della sezione Xbox per l’Area Mediterranea e Iberica ha commentato:“I risultati di questa ricerca confermano ulteriormente che i videogiochi rappresentano un importante momento di intrattenimento per le famiglie italiane” e ha continuato,“Il gaming è diventato rapidamente uno strumento fondamentale per creare legami più forti all’interno delle famiglie e riteniamo che ciò sia dovuto, in parte, alla natura interattiva dei videogiochi. Durante il gioco i componenti della famiglia sono chiamati ad interagire l’uno con l’altro, rendendo l’esperienza più memorabile rispetto a un’attività passiva come guardare la TV”.
I genitori si sentono sicuri con i videogiochi online?
La ricerca ha anche indagato un campo spesso piuttosto caro ai genitori: sembra che quest’ultimi si sentano estremamente più sicuri quando conoscono i giochi online a cui giocano i loro piccoli, tanto che l’81% afferma di sapere esattamente a quali contenuti giocano. I genitori hanno quindi grande fiducia nei confronti dei contenuti del mondo video-ludico in sé, sono invece le persone con cui interagiscono i loro figli a preoccuparli: sebbene il 66% dei genitori italiani dichiari di sapere quali sono gli interlocutori dei propri figli, quasi la metà (49%) non crede che i bambini siano al sicuro quando giocano online.
In conclusione
Questa ricerca svela sicuramente un retroscena interessante, oltre che personalmente inaspettato. Nonostante quindi la continua retorica di politici e a programmi televisivi che cercano di far leva su persone con una mentalità più chiusa e conservatrice, i videogiochi sono una vera e propria realtà e stanno entrando con grande prepotenza nelle famiglie italiane. La prossima volta che ti verrà dato modo di pensare che l’Italia meno giovane odia i videogiochi, ricordati questa cosa: il pomeriggio della domenica le famiglie d’Italia preferiscono giocare insieme, piuttosto che andare al cinema, un’attività fino a qualche anno fa estremamente popolare.
La situazione sta cambiando, e probabilmente, anche grazie al ricambio generazionale, vedremo scomparire anche la caccia alle streghe contro i videogiochi. Ed era pure ora.