Arrivati al termine di una decade senza dubbio straordinaria per il mondo dei videogiochi, la redazione di ICrewPlay ha deciso di tirare le somme di quanto abbiamo visto in questi anni. Per questo motivo, ogni redattore ha espresso il suo personale giudizio, decretando il videogioco che si aggiudica il titolo di gioco del decennio.
I redattori avevano soltanto un paio di restrizioni, che impedivano di nominare un titolo che non si era personalmente giocato o che non si aveva esplorato a fondo, di modo da garantire un giudizio accurato che si basi sul gusto, sulla sensibilità e sulla capacità critica di ogni redattore.
Resident Evil 2 Remake
Per il nostro Diego, il gioco della decade è senza dubbio Resident Evil 2 Remake, che ha sfiorato il premio di Game of the Year proprio in questo 2019. Il lavoro fatto da Capcom con il Remake del secondo capitolo della serie survival horror, che ha fatto innamorare milioni di appassionati del genere, è incredibile. La software house nipponica ha vinto la scommessa fatta con sé stessa e con l’intero mondo videoludico, riproponendo un Resident Evil 2 perfettamente adattato agli alti standard del 2019. Il gioco non è un mero restyling grafico, l’ultima fatica di Capcom è stata completamente ripensata da zero con un gameplay avvincente e terrificante, una colonna sonora degna di un film di Hollywood e una trama riportata in vita in modo unico.
The Last of Us
Valentina e Francesco convergono entrambi su The Last of Us, premiando l’ottimo lavoro di Naughty Dog nato a cavallo tra due generazioni di console e che ha innalzato il livello delle esclusive in ambito PlayStation. The Last of Us si può considerare gioiello a livello tecnico, con un gameplay solido, anche se fortemente derivativo dai precedenti Uncharted, ed una scrittura di storia e personaggi con i quali il giocatore viene a contatto, approfondita e curata. Il rapporto tra i protagonisti, Joel ed Ellie, che col tempo migliora e si evolve, secondo dinamiche realistiche e ben caratterizzate, è sicuramente un altro punto chiave della narrazione che viene trattato in maniera eccellente. Per i nostri due redattori, un vero capolavoro che tutti i possessori di PlayStation dovrebbero possedere nella propria collezione di videogiochi.
Persona 5
Santo decreta Persona 5 come gioco della decade, in quanto titolo che più mi lo ha divertito e affascinato. Oltre ad aver cambiato la sua visione dei giochi di genere Jrpg, Persona 5 lo ha affascinato con la sua storia, con l’ottima caratterizzazione dei personaggi e con un gameplay sempre vivo e mai fiacco come in altri jrpg, che spesso si lasciano andare all’estrema ripetitività del grinding, e a tonnellate di fetch quest. Inoltre Santo è un grande amante del paese del sol levante, e si è facilmente innamorato dei vari scorci e luoghi che si possono ammirare e percorrere all’interno del titolo, grazie anche ad un mondo di gioco in cui ci è permesso fare le più svariate attività, come giocare, prenderci un caffè e, perchè no, invitare anche la propria ragazza sulla ruota panoramica. Per questi motivi Persona 5 vince, a parere del nostro redattore, il titolo di miglior gioco del 2017 e della decade.
Journey
Emiliano incorona Journey come gioco del decennio, grazie ad una direzione artistica impeccabile e decisamente unica e una totale immersione nel paesaggio pittoresco creato da Thatgamecompany, il titolo dona emozioni ed un coinvolgimento senza precedenti, regalando al giocatore un viaggio indimenticabile. I picchi emotivi e profondi raggiunti da questo gioco non possono che risultare strabilianti, se teniamo conto che il giocatore si ritrova a percorrere un viaggio in cui non sentiremo mai neanche una singola parola, lasciando che sia il mondo attorno a noi ad esprimere i messaggi e le emozioni che il gioco vuole trasmetterci, riuscendoci egregiamente. Per tutti gli amanti dei titoli dalla forte componente artistica, Journey è sicuramente un must have da non lasciarsi sfuggire.
Hellblade: Senua’s Sacrifice
Filippo decide di nominare come gioco del decennio Hellblade: Senua’s Sacrifice. Il nostro redattore sceglie di premiare l’ottimo lavoro di ricerca e di trasposizione videoludica messa in atto da Ninja Theory per quanto riguarda le malattie mentali, scegliendo di rappresentarle il più verosimilmente possibile e senza banalizzarle o renderle eccessivamente drammatiche calcandone troppo gli aspetti negativi. Il titolo viene premiato per la delicatezza espressa riguardo a queste tematiche e per una narrazione avvincente, per un titolo che ha saputo ritagliarsi un posto d’onore tra le produzioni più blasonate, permettendo a Ninjia Theory di farsi notare persino da Microsoft, che ha deciso di includere lo sviluppatore all’interno del suo nuovo progetto di studi first party.
Mass Effect 2
Per Stefano e Manuel, il titolo del decennio è indubbiamente Mass Effect 2, secondo capitolo della saga spaziale di Bioware, che ha saputo rivoluzionare completamente il genere degli RPG occidentali, impostando nuovi standard che sarebbero stati seguiti da quel momento in poi. La trasposizione dei salvataggi del primo capitolo, che permettevano di mantenere una storia coerente e lineare con le nostre scelte passate, l’enorme numero di comprimari tutti estremamente caratterizzati ed approfonditi, e la totale libertà decisionale sia in azione, che durante i dialoghi, ha reso questo secondo capitolo una pietra miliare di genere, in cui il giocatore sentiva davvero di avere un universo vivo e vibrante da esplorare, per arruolare una compagnia che lo accompagnasse in battaglia, a costo della vita dei personaggi che aveva imparato ad amare, con cui aveva condiviso momenti toccanti, o con cui si era scontrato.
All’alba di questo nuovo decennio appena cominciato, non ci resta che aspettare e vedere quali saranno i titoli capaci di affermarsi nuovamente per imporre nuovi standard qualitativi in ogni aspetto del nostro medium preferito, con la speranza di avere decisamente troppi titoli tra cui scegliere quando dovremo ritrovarci tutti qui fra 10 anni per decretare nuovamente i migliori giochi del decennio.