Quando Jeff Kaplan è salito sul palco del BlizzCon 2019, quasi tutti i presenti già sapevano cosa sta per annunciare. Infatti, Overwatch 2 è stato leakato una settimana prima dell’evento Blizzard, distruggendo quindi la sorpresa della cerimonia d’apertura.
Kaplan infatti ha fatto la sua presentazione con toni passivi-aggressivi nei confronti dei leak, dicendo sarcasticamente che aveva dimenticato tutto ciò che doveva dire, ma assumendo che tanto il “mondo dell’internet” già sapeva le parole che stava per dire.
Molti pensavano che avesse preso la cosa a cuor leggero, cercando quindi di smorzare la tensione con dell’ironia, mentre invece è diventata sempre più evidente la sua frustrazione insieme a quella del team di sviluppo che ha lavorato alla sorpresa che sarebbe dovuta essere il nuovo capitolo di Overwatch.
Nonostante molti potrebbero pensare che i leak non siano un problema per gli sviluppatori, Kaplan ha spiegato che invece possono davvero demoralizzare le persone che lavorano su un gioco.
Intervistato da Kotaku Australia ha rilasciato vari commenti sulla cosa:
“Sappiamo che i leak esistono ed accadono. L’esempio che ho usato questa settimana, parlando con il team di sviluppo è stato quello di The Burning Crusade di World of Warcraft. E la maggior parte del team non c’era oppure non faceva parte della squadra di sviluppo di Burning Crusade, ma quell’espansione fu leakata da un giornale italiano la settimana del BlizzCon o la settimana in cui avremmo dovuto annunciarla.
Se esegui un fast-forward al 2019, tutti vediamo Burning Crusade come uno dei momenti più forti di WoW, fu una delle espansioni preferite dalla community, e nessuno ricorda che The Burning Crusade è stato leakato. Questi leak hanno un impatto morale più sulla squadra che su chiunque altro. È estremamente demoralizzante. Ti senti davvero sfiancato, sgonfio”.
Kaplan ha parlato anche del fatto che i leak riescono ad alterare la conversazione su un certo argomento, a causa di una informazione decostentualizzata e “in un certo senso incoerente”.
“Quando dai il meglio per consegnare qualcosa per qualcuno e poi la vedi spoilerata in modo incoerente rispetto a come è stata pensata, questa è la cosa che ci infastidisce di più, perché non vengono date alla gente tutte le informazioni e soprattutto il contesto che permetterebbe loro di capire cosa stiamo facendo.
I nostri artisti hanno il cuore spezzato: hanno fatto così tanto per rendere tutto bellissimo, e poi otteniamo qualche pessima versione di quella che è la loro arte, e la gente poi dice “Non lo so, non sembra così bello” mentre noi pensiamo che no, non lo è, è fantastico! È solo un pessimo screenshot preso da qualcuno, e tutto questo demoralizza”.
Sembra che Kaplan abbia le idee molto chiare sul fatto che i leak siano un male per i lavoratori. Chissà se riuscirà a prendere qualche provvedimento, insieme a Blizzard per evitare che altri ne vengano rilasciati. Magari verranno puniti coloro che lo permettono o rilasciano screenshot o informazioni riguardanti titoli da annunciare o rilasciare.