E continuiamo questa mia carrellata di giochi che, secondo me, sono i migliori di tutti i tempi per ogni console. L’altra volta abbiamo parlato di Nintendo e delle sue ventordici mila macchine per giocare, oggi è il turno di Sony e delle sue PlayStation. Giustamente, rispetto all’altra volta, questo articolo sarà un po’ più corto, visto che Sony è presente in campo da molto meno tempo rispetto alla casa di Mario (ma tra il dire e il fare sono passati più di vent’anni dall’uscita della prima PlayStation). Direi che possiamo iniziare.
Sony PlayStation – Metal Gear Solid
È il 1998, Natale per essere precisi, dopo una campagna durata circa sei mesi, di attente richieste mirate ai miei genitori, atte a farmi comprare una PlayStation, visto che tutti i miei amici ce l’avevano, la scatola grigia finalmente arriva sotto l’albero. A mani bassissime uno dei migliori Natale di sempre.
All’interno non c’erano giochi, quindi non ti resta che consumare il disco demo contenuto all’interno della confezione (nel 1998, per Natale, si chiudeva davvero tutto e dovevi attendere la fine delle feste per dilapidare i tuoi risparmi, quindi io dovetti aspettare il 27 dicembre mattino per andarmi a comprare una copia di FIFA 99 con Bobone Vieri, i suoi Mojiti e le veline in copertina). All’interno della demo, un gioco di cui non avevo mai sentito parlare (a 13 anni non avevo la mia enciclopedica conoscenza attuale) Metal Gear Solid. Dico semplicemente: “Questo lo voglio, deve essere una figata”.
Risparmio mesi di paghette e, a marzo, poco dopo la sua uscita, mi reco dal mio negoziante di fiducia. Il primo gioco che si avvicina realmente ad una esperienza cinematografica, Snake diventa praticamente di casa e non conto più le innumerevoli volte che l’ho portato a termine (complice anche il fatto, del mio abboccare ad una leggenda metropolitana che diceva che potevi rifarti tutta la campagna nei panni di Grey Fox).
Uno dei pochissimi giochi, della storia, che reputo meritevoli di un perfect score di 10 su 10. Uscito nel momento giusto, innovativo, tecnicamente, per il tempo, perfetto, gameplay solido e divertente, insomma il meglio del meglio che si potesse trovare su PlayStation. Da li in poi ogni mio acquisto di console, fu fortemente influenzato dalla presenza o meno di un capitolo della saga di Metal Gear Solid.
Sony PlayStation 2 – Grand Theft Auto: Vice City
Passano gli anni, ma la passione non diminuisce, anzi. Insieme a PlayStation 2, mi porto a casa Grand Theft Auto 3, primo vero gioco che noi giovini del tempo definivamo: “Il titolo dove puoi fare quello che ti pare” (vabbè l’espressione era più colorita, ma qui non posso scriverla).
Spolpo Grand Theft Auto 3 e scopro la sua mappa in ogni suo anfratto, quindi era logico pensare che il suo sequel (che poi non è un vero proprio sequel, ma un Grand Theft Auto 3,5) sarebbe stato mio al Day One. Perché Grand Theft Auto: Vice City e non San Andreas? Vero in San Andreas le cose da fare, specialmente a livello di missioni secondarie, erano molte, ma molte di più, ma l’atmosfera emanata da Vice City e la sua verve squisitamente anni ’80 era davvero imbattibile.
Partiamo dal personaggio: Tommy Vercetti. Doppiato da Ray Liotta e con una caratterizzazione che davvero ancora oggi fatico a trovare nei protagonisti venuti dopo. Continuiamo con la colonna sonora, la quale raccoglie il meglio, del meglio della musica Rock e Pop anni ’80. Concludiamo parlando della miriade di citazioni e chicche sparse nella Miami fittizia creata da Rockstar. Era Grand Theft Auto 3, ma con tantissimo più carattere.
Sony PlayStation 3 – Metal Gear Solid 4
Capiamoci non che non mi siano piaciuti Metal Gear Solid 2 e 3, anzi li reputo due giochi assolutamente meravigliosi, ma diciamo, forse complice l’età o chissà cosa, il primo mi è rimasto nettamente nel cuore. Tra queste motivazioni c’è la presenza del super carismatico Solid “David” Snake.
Ed è uno dei motivi per cui, a parer mio, Metal Gear Solid 4 è il gioco da provare a tutti i costi su PlayStation 3. Esclusiva per la console targata Sony è uno dei pochi titoli della saga che non abbiamo mai visto, nemmeno sotto forma di remastered o remake, anche su altri lidi. Il motivo per cui, a suo tempo, presi la PlayStation 3, invece che Xbox 360, grazie al mio primo stipendio. Menzione d’onore al ritorno a Shadow Moses, ma con grafica attuale, dove ritroveremo tutte le location del primo Metal Gear Solid: un vero e proprio colpo al cuore di ogni nostalgico, appassionato, come il sottoscritto.
Sony PlayStation 4 – Persona 5 Royal
Arriviamo ai giorni nostri con una saga che fino a qualche anno fa prima misconoscevo totalmente, ovvero quella di Persona, ma che è entrata prepotentemente nel mio cuore di videogiocatore.
Ti dico solo che alla mia entrata in iCrewPlay, la prima cosa da me affermata fu: “Ok, però Persona 5 Royal lo recensisco io” (e così fu). Semplicemente il paradiso per ogni appassionato di JRPG che si rispetti. Uno Shonen che tratta temi di denuncia della società giapponese, una caratterizzazione dei personaggi sopraffina e un gameplay che ti terrà attaccato alla console per le sue 100 e passa ore di gioco.
È difficile spiegare, in poche righe, la magia che un gioco come Persona 5 Royal è in grado di trasmettere. La storia alla base, le numerose quest secondarie, le romance con i vari personaggi di gioco…tutto in questo titolo è stato curato a livello maniacale. E ok, avrei potuto mettere un Red Dead Redempion 2 (che personalmente non ho apprezzato tanto quanto la sua fanbase) oppure un The Last of Us 2 (che reputo meraviglioso a livello di storia, ma monotono per quanto riguarda il gameplay), ma questi due giochi, pur essendo qualcosa di magistrale a livello tecnico, non mi hanno lasciato la stessa impronta del lavoro fatto da Atlus.
Anche qui ci sono le portatili
E pure qui parliamo delle console portatili, Sony è l’unica che, grazie alla sua PlayStation Portable, è riuscita, un minimo, ad impensierire il decennale monopolio di Nintendo in questo campo. Se Game Boy Advance era praticamente un Super Nintendo in miniatura, la PlayStation Portable era una PlayStation 2 con il medesimo concetto.
Giochi più maturi in formato tascabile. Un peccato grande così che PlayStation Vita non sia riuscita a fare altrettanto, visto che, nonostante le critiche ricevute e il poco crederci da parte di Sony, aveva alcune perle nascoste di assoluto spessore, specialmente nel campo dei JRPG e Picchiaduro.
PSP Play Station Portable – Crisis Core: Final Fantasy VII
La sfida, fino all’ultimo, è stata tra: Grand Theft Auto: Liberty City Stories, il quale portava un gameplay paurosamente simile alla sua controparte PlayStation 2 e Crisis Core: Final Fantasy VII. L’ago della bilancia va a propendere verso quest’ultimo, visto che era qualcosa di davvero inedito, senza, naturalmente, sminuire il lavoro svolto da Rockstar.
In Crisis Core: Final Fantasy VII, finalmente ci veniva raccontato cosa accadeva prima di uno dei capitoli di Final Fantasy più amati, ovvero il VII. Perché Sephiroth diventava questa macchina di morte e ce l’aveva con il mondo intero? Chi è sto Zack di cui Cloud e Tifa continuano a ricordare? Un must have se sei un appassionato di Final Fantasy VII e pazienza se il sistema di combattimento è più simile ad un Kingdom Hearts, era comunque stato fatto bene.
PlayStation Vita – Persona 4 Golden
Concludiamo con la più sfortunata console Sony di sempre PlayStation Vita. Che cosa ha reso una macchina che sulla carta era un potenziale “distruggi tutta la concorrenza” in un flop clamoroso? A parer mio l’assenza di un gioco che fosse un vero groundbreaking, come lo fu Grand Theft Auto: Liberty City Stories a suo tempo.
Vero abbiamo avuto Uncharted: L’abisso d’oro, ma non aveva lo stesso fattore rigiocabilità del titolo Rockstar. Però se vai a controllare la lista dei titoli disponibili, questi c’erano ed erano pure tantissimi. Come dicevo prima, la maggior parte erano picchiaduro e JRPG quindi, se sei un appassionato di queste categorie di giochi, ti consiglio vivamente di pensare ad un acquisto. Peccato che l’occhio del popolo del modding sia caduto su questa console e ne abbia fatto schizzare alle stelle le quotazioni sui principali siti di roba usata.
Tornando a noi proprio tra questi JRPG, pesco il titolo che mi è rimasto più nel cuore e quello che mi ha fatto scoprire la saga di Persona ovvero Persona 4 Golden.
Remastered arricchita con nuovi contenuti di Persona 4, uscito per PlayStation 2 (molti titoli per PlayStation 2 hanno ricevuto una remastered per PlayStation Vita, alcuni fatti divinamente come Metal Gear Solid 2 e 3 e altri fatti con i piedi come la trilogia di Jak & Dexter). Anche qui abbiamo una trama eccellente sotto ogni punto di vista con una denuncia al mondo Giapponese travestita da Shonen.
Praticamente e un Persona 5 depotenziato, ma comunque estremamente profondo e divertente. Vero, non abbiamo i tantissimi luoghi da esplorare come nel suo capitolo più recente, tuttavia credo che meriti un’occhiata, in più è presente anche su Steam (infatti in questo periodo lo sto rigiocando sulla piattaforma creata da Gabe Newell).
TO BE CONTINUED…