Come ben sappiamo, Hideo Kojima ha creato tutti i suoi Metal Gear Solid dando loro un tema. Ma cosa si intende con tema? Si potrebbe definire come la parola che racchiude tutto il videogioco, e ce n’è una per ogni singolo capitolo canonico della saga.
Questi temi vengono detti direttamente dal game designer, ma cosa significano quelle parole? A cosa si riferiscono, esattamente? In questo articolo cercherò di snocciolare la questione, facendo riferimenti a ciò che accade all’interno dei titoli, citando frasi o spiegando intere cutscene, quindi: allarme spoiler.
Se sei qui per caso, e non conosci i la Metal Gear Solid saga, ti consiglio caldamente di fermarti qui, recuperare questo enorme pezzo di storia videoludica e solo alla fine tornare. Ovviamente li dividerò per titolo in ordine di uscita, quindi puoi anche saltare il videogioco che non hai giocato, se invece conosci la saga. Bando alla ciance, cominciamo.
Metal Gear Solid – Gene
Era quasi ovvio, il primo capitolo della saga non fa altro che riferirsi ai geni fin dalle prime battute, per poi andare sempre più in profondità nel significato di questo tema.
“Ora il massimo che posso dire del DNA è che governa il potenziale di una persona… il suo destino potenziale. Non devi lasciare che il tuo destino ti incateni a sè… che i tuoi geni ti dominino. Gli umani possono scegliere la vita che vogliono vivere”.
Da questa piccola parte del monologo finale di Naomi, si evince il cuore del tema “gene”. Non sono i geni che governano la nostra vita, a prescindere da quelli che si possiedono o no. Alcuni geni potrebbero metterti a rischio oppure donarti qualcosa di estremamente positivo, ma ciò non significa che succederà sicuramente. Alcuni di loro si conoscono, altri no. Alcuni sono dominanti, altri recessivi.
Prendendo come esempio i due fratelli gemelli, Liquid e Solid Snake. Loro due sono nati dal progetto Les Enfant Terribles, sono figli in provetta. Ciò significa che uno dei due ha preso i geni dominanti del padre, mentre l’altro i recessivi, significa dunque che uno riuscirà a sovrastare l’altro? Assolutamente no, come il titolo stesso ci insegna.
È infatti Liquid ad avere i dominanti, mentre Solid possiede i recessivi. Ma è stato l’uso che se ne è fatto, a causare la vittoria di uno a discapito dell’altro.
Sfruttare la propria intelligenza per odio e vendetta non ha fatto altro che portare Liquid sulla via della sconfitta, mentre in realtà lui poteva potenzialmente essere migliore del fratello. Mentre Solid nonostante sia un soldato, quindi uccida degli esseri viventi che non hanno niente contro di lui se non il fatto di essere sotto un diverso comandante o Stato, ha sempre odiato la guerra, così come uccidere.
“Purtroppo, uccidere è una di quelle cose che diventano più semplici con la pratica. In guerra, si manifestano tutte le emozioni peggiori dell’uomo… tutti i suoi lati peggiori. È facile dimenticare che cos’è il peccato, in mezzo a una battaglia […] Questa non è gloria, è solo omicidio. La violenza non è uno sport! […] È orribile. Ma è la guerra. E la prima regola della guerra è rimanere vivi”.
Quindi non sono i geni a comandare la nostra vita, ma siamo noi stessi a creare il nostro futuro.
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty – Meme
Aspetta a ridere, non stiamo parlando dei meme moderni dell’era di internet. Meme è l’abbreviazione per la parola mimetic, e può essere definito come il gene che viene tramandato ad una certa società.
Esattamente come i geni, alcuni meme “valgono la pena”, mentre altri no. Ma se per i primi interviene il destino (o meglio, la scienza), per i secondi dipende interamente da noi, capire e decidere quali meme dare in mano al futuro.
Per fare un esempio molto semplice: durante la seconda guerra mondiale, la Germania odiava gli ebrei per determinate ragioni, ma ciò non significa che anche adesso i tedeschi gli odino, perché col passare del tempo il meme dell’antisemitismo sta lentamente scomparendo, per fare posto invece all’inclusione. Questo perché? La risposta è presto detta: sono stati i tedeschi stessi, capendo il loro errore, a trasmettere il meme dell’inclusione, a discapito di quello dell’odio, negli anni.
Durante Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, Stillman rimpiange il fatto di aver passato la conoscenza sulla creazione delle bombe a Fatman, ma ha fallito nel passargli valori molto più importanti quali l’umanità o la compassione.
“Pensavo di avergli insegnato [a Fatman] tutto ciò che sapevo… Io non ho figli miei e pensavo di aver trovato un figlio in lui. Però non gli ho insegnato la cosa più importante di tutte. Ci sono cose che occorre trasmettere agli altri. Il trucco è sapere quali. Proprio così… Gli ho insegnato solo tecniche. E ora devo impedirgli che ci distrugga tutti”.
Per quanto riguarda invece il villain del titolo, Solidus, lui non ha fatto altro che tramandare il suo meme al suo figliastro, Raiden. Ma questo è stato mal interpretato, creando un bambino soldato che uccide con violenza estrema nel nome del valore del patriottismo.
Allora Solidus decide di fermare quello che lui chiama “dominio occulto” dei Patriots, vuole solo che la sua impronta rimanga nella storia, esattamente come il momento in cui George Washington decise di diventare il primo presidente degli Stati Uniti d’America. Questo spiega anche la scenografia del combattimento finale tra i due.
Perché è così concentrato sul lasciare un segno nel mondo? È lui stesso a spiegarlo:
“Ci hanno clonati da nostro padre ma non siamo in grado di riprodurci. Qual è il nostro lascito se non possiamo tramandare la fiaccola della vita? Un segno, una prova della nostra esistenza. […] Voglio solo essere ricordato. Dalla gente, dalla storia […] Trionferò sui Patriots e libererò noi tutti”.
Solid Snake è nella stessa situazione del fratello, ovviamente, ma lui ha deciso cosa vuole fare, quale sarà il suo meme per il mondo, e spiega a Raiden che toccherà anche a lui trovare qualcosa da tramandare al futuro. “Sta a te decidere”, questa è la sua risposta nel momento in cui Jack chiede spiegazioni su cosa voglia dire l’eroe di Shadow Moses.
Tutto questo va contro ciò che vogliono i Patriots, in quanto sono loro a voler creare il contesto in cui la gente si deve muovere e vivere – basti vedere l’Arsenal Gear – in più, loro credono che gli umani non siano abbastanza “equipaggiati” per separare ciò che è importante da cosa no.
“Trova qualcosa in cui credere. E trovala da te. E quando l’hai trovata, tramandala al futuro”.
Metal Gear Solid 3: Snake Eater – Scena
Con la parola “scena” in Metal Gear Solid 3: Snake Eater si intende praticamente il contesto in cui i personaggi su muovono: la guerra fredda. Non è un caso che il videogioco inizi proprio con la spiegazione di cosa avvenne dopo il secondo conflitto mondiale.
“Terminata la Seconda Guerra Mondiale, il mondo venne diviso in due: Est e Ovest. Tale evento segnò l’inizio del periodo denominato Guerra Fredda”.
Tutto in quel momento cambiò, tanto per il mondo militare quanto per quello civile: sviluppo di armi nucleari, la corsa allo spazio, il muro di Berlino, le alleanze politiche, la tecnologia, la caccia alle streghe. Mentre a livello globale, l’economia, la cultura, tutto fu modificato tanto nel bene quanto nel male durante quel periodo di lotta tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
La guerra fredda, essendo diverso da un conflitto normale, ha causato un enorme cambiamento al mondo: gli amici divennero nemici. Proprio le due superpotenze protagoniste del conflitto, durante la seconda guerra mondiale erano alleate. Ciò portò The Boss e Naked Snake a diventare da mentore ed allievo, a nemici.
“Le manie dei politici e il corso del tempo possono cambiare gli amici in nemici, così come cambia il vento. È ridicolo, non trovi? Gli alleati di ieri diventano gli oppositori di oggi. E questa Guerra Fredda? Pensaci bene… Quando ero alla guida dei Cobra, l’America e la Russia combattevano insieme”.
Tutto solo perché gli Stati Uniti dovevano provare l’innocenza per quanto riguarda l’attacco ad un laboratorio, andato distrutto per mano di Volgin, il quale ha usato però un missile americano, regalato al momento della diserzione di The Boss.
A questo punto potresti pensare che “se l’è andata a cercare”, in quanto disertrice, ma in realtà non è così, tutto faceva parte di un piano maggiore, lei sapeva tutto fin dall’inizio. Lei stava solo obbedendo agli ordini che le erano stati consegnati. Naked Snake è solo un’altra vittima di tutto il cambiamento che la guerra fredda ha portato con sè.
Se nei primi due il conflitto viene visto come il togliere la vita ad un’altra persona, in questo titolo tutto viene visto dalla prospettiva del soldato, le emozioni che prova sul campo di battaglia, e che vengono represse per la necessità di adattarsi ai nuovi nemici, non importa se il giorno prima si era amici, o alleati.
“Un soldato è uno strumento politico e basta”.
Il sogno di The Boss era invece quello di invertire le regole, creare un contesto in cui il mondo fosse unito, completamente.
“La politica, l’economia, la corsa agli armamenti… sono solo arene per una competizione insensata. Sono certa che te ne rendi conto. Ma la Terra, di per sé, non ha confini. Niente Est, né Ovest, né Guerra Fredda. […] Nel 21° secolo, tutti saranno in grado di vedere che siamo tutti dei semplici abitanti di un piccolo corpo celeste di nome Terra. Un mondo senza comunismo o capitalismo… esattamente il mondo che io volevo vedere.”
Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots – Sense
Con il corpo invecchiato precocemente, Solid – o forse dovremmo chiamarlo Old – Snake, deve affrontare il suo corpo che continua a deluderlo, e sul fatto che questo lo colpisce fisicamente e i suoi sensi non funzionano come dovrebbero.
Ma anche i soldati genetici hanno modifiche ai loro sensi, visto che possiedono nanomacchine che governano le loro azioni, sensazioni e sentimenti. Questo tipo di soldato esiste fin dal primo capitolo della saga, ma solo nel quarto si vedono le vere conseguenze del possederle.
“Gli sconvolsero il corpo con i loro esperimenti. Gli inibirono il cuore spezzato con le loro nanomacchine”.
Il riferimento a questa frase è a Gray Fox, il “ninja” che si affronta nel primo capitolo. Il primo vero soldato genetico. In Guns of the Patriots, fanno davvero intendere come il soldato diventi sempre più una macchina da guerra, adibita solo all’uccidere il nemico. A livello personale non esiste, non ha più una privacy, non può provare sentimenti al di fuori del sistema, deve solo svolgere il suo ruolo.
Infatti, anche se in modo molto divertente, Hideo Kojima ha creato una contrapposizione all’interno della squadra di Meryl: tutti hanno fatto le iniezioni tranne Akiba, il quale è l’unico ad arrivare sempre in ritardo, che non capisce dove deve guardare o cosa deve fare, proprio perché non è collegato tramite il Sistema col suo gruppo.
“Niente nanomacchine. Niente controllo”.
Il villain del titolo, Liquid Snake/Ocelot ha in sè il problema di dover percepire due personalità in un corpo solo, il quale cambia il modo in cui agisce e pensa. Una cosa molto simile a ciò che succede ai soldati genetici. Poiché loro hanno la loro personalità che viene lentamente distrutta, la stessa cosa che succede a Ocelot, poiché la personalità di Liquid è molto più forte della sua, prende sempre più il sopravvento fino a far sparire completamente l’Io di Shalashaska.
“Io sono l’alter ego di Liquid”.
Metal Gear Solid: Peace Walker – Pace
Nonostante ci sono paesi senza alcun tipo di milizia (Germania, Giappome e Costa Rica) c’è sempre bisogno di qualcuno che difenda la pace se necessario.
Nel 1974, la pace era creata solo grazie a deterrenti. Questa è l’unica ragione per la quale gli Stati Uniti e Unione Sovietica non si sono bombardate a vicenda: per non creare la prima guerra mondiale nucleare.
“Il concetto della deterrenza si basa sull’uso di armi nucleari per controllare le armi nucleari stesse. Se uno schieramento lanciasse delle armi nucleari, l’altro lancerebbe le sue come rappresaglia. Alla fine nessuno dei due schieramenti può usare le sue armi nucleari. […] Ma la teoria del deterrente nucleare esiste solo sulla carta”.
Nonostante questo, perfino la pace può avere effetti negativi sul mondo, causando piccoli conflitti oppure dà tempo agli scienziati di creare armi ancora più mortali.
Senza contare il fatto che la guerra ormai non è fatta solo dagli eserciti dei paesi in conflitto, ma a volte ci si mettono in mezzo delle aziende che costruiscono armi, eserciti, per creare una rete fitta di affari, causando conflitti.
“Nella nuova era gli eserciti non saranno legati alle nazioni e la guerra diventerà un business”.
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
V per Vendetta, potremmo dire. In questo capitolo tutti i protagonisti sono guidati dal senso di vendetta, che non è altro un ciclo senza fine.
Skullface vuole vendetta per aver perso la sua terra, il suo volto e perfino il suo linguaggio, ma nessuna azione lo sazia.
Ma anche lo stesso Snake, Miller e tutti i Diamond Dogs vogliono vendetta per essere stati distrutti 9 anni prima da Skullface e Cipher.
Kaz è simbolo della voglia di vendetta dei Diamond Dogs, ma non è mai abbastanza. Vede spie ovunque, e odia Huey per ciò che è successo alla vecchia Mother Base.
“È la sete di vendetta dell’uomo che fa girare il mondo”.
Quiet voleva uccidere Snake per essere stata bruciata viva, costringendola a dover prendere il parassita per sopravvivere. Eli odiava Snake e Cipher per essere nato come clone di Snake. Cosa che poi si porterà anche nel primo capitolo della saga, in quanto convinto di avere i geni recessivi, come già detto.
La bellezza di quest’ultimo capitolo è quello di riunire, di essere l’ultimo anello della catena, sia per quanto riguarda la cronologia, sia per i temi:
“Ma finché non sarà finita, noi supporteremo l’altro Big Boss. Il fantasma che continua la sua leggenda… il suo meme”.
“E allora anche io e te saremo nemici. Uno di noi dovrà uccidere l’altro”.
“Con ogni cambiamento, anch’io cambiavo. I miei pensieri, la mia personalità, ciò che è giusto e sbagliato… La guerra mi cambiò”
Mentre per quanto riguarda il gene, è semplicemente Eli, e la sua scelta di scappare col Sahelanthropus.
Quindi: gene, meme, scena, pace, vendetta. Questi sono i cinque temi che fanno la Metal Gear Solid saga. Una parola per ogni capitolo, così da racchiudere il senso, la morale di ogni videogioco, creati tutti dalla stessa mente: Hideo Kojima.