Quando ci riferiamo agli Idol, sappiamo bene di parlare di un tipo di esperienza ben lontana dalla nostra. Con I*Chu Chibi Edition abbiamo modo di osservare attraverso un videogioco quelli che sono gli aspetti più amati e popolari (perché purtroppo, nella realtà, non tutto è rose e fiori come sembra, e lo sappiamo bene) di questa pratica molto nota e riconosciuta nei paesi asiatici che permette ai giovani di virgolette allenarsi” per diventare delle vere e proprie Star.
Immergiamoci nel mondo del canto e del ballo sui grandi palchi con la recensione di questo titolo sviluppato da Lieber Entertainment e OperaHouse Corporation ed edito da PQube, rilasciato proprio in questi giorni per le Nintendo Switch di tutta Europa.
Nei panni di un agente degli Idols
L’esperienza di gioco si divide sostanzialmente in due grandi sezioni: nella prima, proseguiamo all’interno di una modalità storia che ci vede impersonare uno a scelta tra tre diversi agenti che hanno il compito di individuare e allenare a dovere le star del futuro; dall’altra parte, invece, abbiamo l’esperienza puramente rhythm game.
La modalità storia, in generale, risulta essere piuttosto semplice ma mai eccessivamente banale: i personaggi non sono molto dettagliati né nel carattere né nell’aspetto esteriore, ma riescono ad intrattenere in maniera piacevole per l’intero corso dell’avventura, che ha una durata pari a circa 10 ore.
Possiamo in conclusione affermare di essere rimasti piacevolmente colpiti dall’esperienza sotto questo punto di vista, in quanto offre esattamente quello che un fan di questo tipo di prodotto si potrebbe e dovrebbe aspettare: semplicità sotto il punto di vista dell’intreccio della trama e un buon numero di personaggi colorati, giovani e che ci fanno anche divertire.
Una questione di ritmo
La seconda parte dell’esperienza videoludica, come dicevamo poc’anzi, è dedicata invece alla musica e agli spettacoli in diretta: formando la nostra squadra di novelli Idol, ognuno dotato di specifiche statistiche che possono rendere uno o l’altro più adatto a determinate situazioni, dovremo scendere in pista cantando e ballando in un minigioco apposito.
Se da una parte questo minigioco, chiave dell’esperienza di I*Chu Chibi Edition, risulta essere decisamente adatto al tipo di esperienza proposta e, al contempo, possiamo osservare come questo sia ben calibrato nella difficoltà dei vari stage, che variano non poco nelle ambientazioni, non possiamo dire che sia perfettamente riuscito.
Sebbene siano infatti presenti numerose canzoni, alcune delle quali decisamente azzeccate, dobbiamo sottolineare come il gioco ritmico si riduca ad una scelta assai magra tra quattro tasti e poche tipologie di pressione. Infine, nonostante si tratti forse del difetto più grande di questo frangente dell’esperienza, dobbiamo sottolineare come la pressione di questi tasti non vada quasi mai a tempo con la musica di sottofondo che, tutti gli effetti, appare essere semplicemente di contorno e non parte integrante del gioco in quanto tale. Un vero peccato dato il tipo di prodotto di fronte al quale ci troviamo.
Colore, musica e allegria
Il titolo risulta essere certamente interessante per coloro che sognano le luci della ribalta: questo è dovuto ad una scelta sia grafica che sonora che punta a dare l’impressione di spettacolarità e, al contempo, aggraziata semplicità.
Le luci, i colori e le scelte di design risultano essere coerenti con il tipo di progetto di fronte al quale ci troviamo, evidenziando come gli sviluppatori abbiano posto grande attenzione nei confronti di questo preciso aspetto del gioco, pur senza mai strafare né dare sfoggio di elementi “importanti” sotto il punto di vista puramente tecnico.
I*Chu: Chibi Edition in conclusione…
Possiamo insomma affermare che il titolo parta con i migliori presupposti: quello di farci vivere un’esperienza profondamente immessa nel mondo di uno spettacolo virtuale. Il titolo presenta infatti un comparto tecnico molto semplice ma molto attinente al tema, gode di una trama leggera ma interessante e, però, va a sbattere con un gameplay eccessivamente approssimativo.