Scrooge, ancora perplesso da quanto accaduto, si gira e rigira nel letto, riflettendo sulle parole di quella strana figura che poco prima gli aveva fatto visita.
A distoglierlo dai suoi pensieri è uno strano bagliore che filtra da sotto la porta. Senza neanche lasciare al ragazzo il tempo di alzarsi, la porta si apre di colpo e un strana figura evanescente entra nella stanza.
“Chi sei?” Urla Scrooge spaventato, tirando le coperte fino al naso.
La figura si avvicina al letto senza proferire parola, sembra quasi fluttuare, la forma non è definita, l’entità ha fattezze umane ma il suo aspetto continua a mutare ed è avvolta da una fioca luce azzurrina che non permette di distinguere i dettagli del volto.
“Sei forse un altro spirito?” Chiede il ragazzo, ancora intimorito.
La figura annuisce e, sedutasi sul letto, prende la mano di Scrooge. Un soffio di aria fredda accarezza il collo del giovane, che si rende conto di non essere più in camera sua. Si trova nel mezzo di una strada sospesa nel nulla, attorno solo un cielo stellato.
“D-Dove siamo?” esclama Scrooge impietrito, “Dove mi hai portato!?”.
Lo spirito non sembra udire le parole del ragazzo e inizia silenziosamente a camminare.
Scrooge guarda nelle uniche due direzioni in cui la strada concede di andare, da un lato c’è la salita verso la quale si sta dirigendo il suo misterioso compagno, dall’altra gli sembra di scorgere, molto in lontananza, quello strano mondo in cui, poco tempo prima, era stato portato da Emagorter.
Il fantasma, raggiunta ormai la cima della salita, si volta in attesa di Scrooge che, per raggiungerlo, si mette a correre.
Arrivato sulla vetta il ragazzo, ansimante, chiede allo spirito: “Che diavolo di posto è questo!? Perché siamo qui?”.
In risposta la figura luminosa, con un ampio gesto della mano, mostra al ragazzo lo spettacolo che gli si para davanti. Scrooge si volta ad osservare cosa il fantasma gli sta mostrando con tanto entusiasmo, ma tutto quello che vede è la strada che si interrompe pochi passi più avanti e poi il nulla.
“Mi hai portato fino a qui per questo?” chiede stizzito Scrooge. “Bello spettacolo devo dire, una strada interrotta e poi niente!”
“Posso andare a casa adesso?”
La luce del fantasma si affievolisce un attimo. Poi, come in un guizzo di vitalità, si accende più splendente che mai. Lo spirito allunga una mano verso il ragazzo e nel palmo si materializza una sorta di visore come il giovane Scrooge non ne aveva visti mai.
“Cosa dovrebbe essere questo? Un visore per la realtà virtuale? Ma non lo sai che questa roba non potrà mai sostituire i veri giochi? È solo uno spreco di tempo e soldi.”
Lo spettro, non curante delle sue affermazioni, continua a porgergli il visore.
“Va bene, va bene” sbotta il ragazzo. “Se mi farà andare a casa prima metterò questo stupido coso”.
Indossato il visore Scrooge rimase senza fiato, la strada non si interrompe, anzi, si dirama in un numero incalcolabile di altre strade, di alcune scorge la meta le altre si perdono nei meandri dello spazio.
“Questo è quello che ci aspetta” dice il fantasma.
Scrooge, non avendo mai udito questa voce si spaventa e voltandosi verso la figura ne nota l’aspetto più definito. Ha sembianze di una giovane ragazza, veste un lungo abito azzurro ed emana una fievole luce avvolgente.
Il volto della ragazza però continua a cambiare, a modificarsi leggermente, facendola apparire sempre diversa.
“Chi sei? Cosa vuoi?” Chiede Scrooge, sopraffatto dagli avvenimenti.
“Sono lo spirito natalizio, il gioco del futuro. Come lo spirito prima di me, sono qui per portarti un messaggio.”
“Come ti chiami?” domanda i Scrooge.
“Così come il mio aspetto continua a cambiare, anche il mio nome continua a mutare, un tempo mi avete conosciuto come personal computer, Playstation 1, Xbox o Gameboy. Poi ho assunto altri nomi: VR, Switch, PlayStation 4, Xbox One e altri. Questi nomi, per quanto nuovi per te, appartengono già al passato per me.”
Il ragazzo, confuso, chiede “Perché ora posso sentirti e vederti?”
“Sei chiuso, non sai apprezzare nessun gioco. Pensi che tutto quello che c’è stato sia ormai vecchio e scontato, tutto trito e ritrito.”
“Vedevi la strada interrotta perché non sai guardare oltre il tuo naso e il domani non ti interessa.” Lo incalza lo spirito.
“Lo spirito del passato è riuscito a fare una breccia in quella testa di pietra, io continuo quello che lui ha iniziato”
“Voglio farti vedere il mondo attraverso i miei occhi” e indica il visore che il ragazzo porta.
“Cosa sono tutte queste strade quindi?” Chiede Scrooge guardando lo spettacolo che gli si para davanti.
“Sono tutte le strade che potrai percorrere” Risponde lo spirito. “Alcune hanno già una meta, non le riconosci?”
Scrooge, che fino a quel momento non aveva prestato attenzione a ciò che lo circondava, inizia a guardarsi attorno e, come se aprisse gli occhi per la prima volta, inizia a balbettare:
“M-ma quello è Kingdom Hearts 3! Devil May Cry 5! Anthem! Sekiro: Shadows Die Twice!“ più il ragazzo si guarda intorno più scorge titoli che gli fanno tornare la voglia di giocare, divertirsi con gli amici e gli fanno riaccendere la fiamma della curiosità, della voglia di scoprire.
“E non è finita” sussurrò lo spirito.
Guardando più in là Scrooge riconosce delle figure: Doom Eternal, Wolfenstein Youngblood, Cyberpunk 2077 e ancora più in là The Elder Scrolls 6. Le strade non sono ben definite, ma è sicuro che un giorno lo saranno e sente in cuor suo la voglia di percorrerle.
“Il futuro è ricco di idee e novità. Bollare tutto questo come già visto o scontato, senza neanche dargli una possibilità, è un errore.” lo ammonisce lo spirito.
“Non dico che tutto sarà perfetto e non ci saranno delusioni, ma è grazie agli errori che impariamo. Errori che abbiamo fatto, che facciamo e che faremo. L’importante è non chiudesi mai ed essere sempre pronti a guardare con curiosità le novità che vengono presentate ogni giorno.”
La breccia nel cuore del ragazzo per un secondo si è aperta e lascia penetrare un po di quella speranza e quella voglia di scoprire.
“Ma si!” sbotto Scrooge “Queste cose non mi interessano. Alcuni giochi sono solo un altro capitolo di una saga! Le idee sono belle che finite, sarà sempre la solita solfa. Gli altri, un altro FPS o GDR, già visto, già fatto!”
Nel dire queste parole Scrooge, non capendo perché, si sente stupido e ottuso.
“Molto bene” disse afflitto lo spirito “Vedo che sei in grado di prevedere il futuro meglio di me” e si ritrovano entrambi nella camera di Scrooge.
“La tua testa è più dura di quanto pensassi” protesta la ragazza.
“Ti invito a riflettere su quello che ti ho detto. Questo, comunque, non ti servirà più” e fa sparire il visore.
Scrooge non riesce più a distinguere con nitidezza la forma della ragazza, vede solo una silhouette luminosa.
“Aspetta un attimo” balbetta.
Un velo di pentimento per quello che aveva detto passa sul suo volto “Mi disp…” ma non dura molto “Non importa quello che dite o fate, non mi farete cambiare idea” sembra voler convincere più se stesso che lo spettro. “Abbiamo finito con le visite?” aggiunge preoccupato.
Lo spirito lo guarda per un pò poi scompare. Scrooge è sicuro che gli abbia detto qualcosa, ma senza visore non ha potuto sentire la risposta.
Scrooge si trova ancora una volta solo, seduto nella sua stanza. Rimugina su queste strane visioni, ormai sicuro che non siano solo un brutto sogno, ma qualcosa di più.
“Che mi sbagli?” si chiede “Che io abbia torto? Cosa avrà ancora in serbo questa notte per me?”
Fuori la neve continua a cadere fitta.