Questa settimana, l’argomento di spicco in ambito videoludico è sicuramente l’annuncio di Assassin’s Creed Valhalla, terzo capitolo della storica saga. Sono trapelate negli scorsi giorni diverse informazioni sul titolo, riguardo gameplay, trama e ambientazione. Alcuni membri della redazione di iCrewPlay hanno voluto dare la loro opinione, strettamente personale, come fatto per i leak su The Last of Us Part 2 (di cui abbiamo parlato in questa sede).
Ecco dunque le nostre impressioni, aspettative e desideri su Assassin’s Creed Valhalla!
Roberto Ligorio
Se devo essere sincero e dare un’opinione strettamente personale, non sto particolarmente apprezzando il nuovo corso della serie. A partire dalle ambientazioni, che per mero gusto personale (soprattutto in Assassin’s Creed Origins), ho trovato noiose e spoglie a causa degli ovvi immensi spazi desertici, fino ad arrivare alle innovative meccaniche di gameplay, che sostituiscono e cancellano quasi completamente le meccaniche stealth apprezzate nei primi capitoli. La trama inoltre sembra discostarsi dai consueti canoni della serie, e se è vero che Assassin’s Creed come brand videoludico aveva sicuramente bisogno di una rinfrescata dopo i fallimentari Syndicate e Unity, è anche vero allo stesso tempo che questi meccanismi estremamente orientati all’azione ed al combattimento corpo a corpo snaturano completamente l’anima della serie. In questa sede però è necessario trarre delle conclusioni su quanto visto e trapelato finora per Assassin’s Creed Valhalla, e la mia opinione è che manterranno quanto visto negli ultimi capitoli: nonostante sia arrivata la notizia della mancanza di un sistema a livelli, temo Ubisoft non abbia intenzione di cambiare radicalmente il successo di questo nuovo corso. L’hype è comunque alle stelle, vista soprattutto un’ambientazione maestosa ed un trailer come da tradizione meraviglioso, ma i dubbi restano e spero riusciranno ad essere smentiti.
Filippo Frascaroli
Assassin’s Creed Valhalla è stato recentemente annunciato e il mondo è andavo in visibilio. Secondo me il gioco targato Ubisoft ha delle buone idee di partenza ma anche una grande mancanza e spero che sarà la casa produttrice a farmi ricredere. I pregi ovviamente sono un’ambientazione spettacolare e la possibilità di scegliere fra due protagonisti che se variassero nel moveset o nello stile di gioco sarebbe una gran bella chicca. Anche se è ancora un po’ presto per parlare ciò che sembra mancare è l’idea di essere un vero e proprio assassino costretto a muoversi nell’ombra e agire di soppiatto ma più di un guerriero che punta sulla forza bruta. Speriamo che da qui all’uscita del gioco Ubisoft faccia in modo di creare un titolo con il clima dei primi Assassin’s Creed ma con un gameplay più complesso e anche più divertente sulla falsa riga di Assassin’s Creed Odissey.
Luigi Galletti
Personalmente, credo che Ubisoft sia più propensa ad ascoltare la community rispetto al passato: sappiamo tutti dell’enorme riduzione degli utili operativi del publisher e della conseguente mancanza di fiducia da parte degli investitori, il quale ha fatto crollare le azioni dell’azienda del 30%.
Al colosso francese non è più permesso alcun passo falso, tantomeno con i suoi franchise di spicco: Assassin’s Creed Valhalla arriva dopo un anno di transizione del brand, con 14 team di sviluppo a lavoro sul progetto pronti a limare il gameplay delle ultime uscite, quindi nutro buone aspettative nei confronti di questo capitolo (seppure l’hype mi sia sceso dopo Odyssey).
Infine, torna Darby McDevitt nelle vesti di narrative director: chi conosce Assassin’s Creed sa bene quanto il suo nome sia sinonimo di qualità sul fronte narrativo, poiché ha scritto la trama di Black Flag, uno dei capitoli più story driven dell’intero franchise. Ci sono tutte le premesse per realizzare un buon titolo.
Davide Zaffaina
L’immaginario relativo ad Assassin’s Creed è legato a doppio filo alle figure di Altair e di Ezio. Valhalla rappresenta il tentativo della francese Ubisoft di rilanciare l’intera saga con un’ ambientazione inedita e un nuovo eroe vichingo. Senza Altair ed Ezio credo che il nuovo titolo non otterrà il successo sperato da Ubisoft.