Questa settimana a livello videoludico ha certamente riservato diverse sorprese, a partire da quelle positive, come l’annuncio reveal del setting e la presentazione del nuovo Assassin’s Creed avvenuta su Twitch fino alla rivelazione della data di uscita di The Last of Us Parte 2 ed alla pubblicazione di leak spoiler (che NON troverai in questo articolo) del suddetto gioco.
La vicenda è sicuramente controversa, ed ancora non ci sono notizie certe su come siano andati i fatti: da diversi rumor però, emerge che si tratterebbe di un dipendente di Naughty Dog particolarmente frustrato per delle condizioni lavorative precarie all’interno dell’azienda, probabilmente a causa di pagamenti mai avvenuti in seguito a mesi di lavoro. In questo articolo alcuni redattori di Icrewplay dicono la loro sull’accaduto, commentando in maniera del tutto personale.
Ti ricordiamo che in questo articolo non saranno presenti in alcun modo spoiler di The Last of Us Parte 2, in modo da preservare i nostri lettori che ancora non ne sono venuti a contatto ma comunque interessati alla vicenda.
Roberto Ligorio
“I leak spoiler su The Last of Us Parte Due sembrerebbero essere arrivati da un programmatore particolarmente frustrato a causa di condizioni lavorative decisamente poco ragguardevoli. Se fosse confermato, questo non salverebbe l’immagine di Naughty Dog, di certo non nuova a scandali simili, ma non giustificherebbe nemmeno il gesto dello sviluppatore. A mio avviso in questo modo danneggia certamente le vendite della casa di sviluppo, ma a rimetterci in questi casi sono sempre i videogiocatori, che vedono letteralmente rovinata la propria esperienza ed avventura senza nemmeno averla potuta cominciare.
Esistono sedi specifiche, tribunali, in cui portare la tua testimonianza, provata, di ciò che un’azienda ti ha provocato, e certamente questa non é la modalità corretta di “vendicarsi” di un contesto lavorativo ostile. Anche perché, in questo modo, il favore della bilancia é quanto meno bilanciato, mentre avrebbe potuto semplicemente avere tutte le ragioni riportando una denuncia e vincendo la causa.”
Davide Saietti
“Naughty Dog è una casa di tutto rispetto, ma è dal recente rinvio di The Last of Us Part 2 che ho una pessima sensazione addosso e non riesco proprio a levarmela. I motivi sono molteplici, partendo dai rinvii un poco sospetti, dalla presunta deriva politica del gioco, il crunch time di cui Naughty è stata più volte accusata e i conseguenti e palesi malumori del team di sviluppo che sembrerebbero essere sfociati nel leak di cui si parla tanto in questi giorni.
La community dei videogiocatori è da sempre rumorosa e isterica, ma anche le richieste di riscrittura della trama di molti su Reddit mi fanno temere il peggio. Se si uniscono i puntini, non è difficile farsi venire qualche dubbio riguardo quello che sta accadendo a The Last Of Us part 2..spero in meglio, come sempre, ma mi preparo al peggio.”
Luigi Galletti
“A prescindere dalla natura del movente, è ovvio che i leaks siano stati trapelati per lanciare un guanto di sfida a Naughty Dog e criticare il suo modus operandi: se dal lato prettamente umano posso comprendere il gesto dell’ex dipendente, d’altro canto c’è da dire che il torto maggiore non è stato fatto all’organigramma aziendale del team losangelino, bensì ai suoi ex colleghi (che magari vivono le stesse scomode condizioni) e agli appassionati in trepidante attesa di The Last of Us, che hanno creduto nelle capacità della software house fin dal primo momento.
Un gesto coraggioso, certo, ma offensivamente rivolto all’intera community videoludica.”
Alberto Cafagna
“I leak usciti che addirittura fanno spoiler sul finale di gioco son sicuramente qualcosa da condannare, anche se fatti uscire per una buona causa. Il dipendente poteva trovare altri modi per “farla pagare” a Naughty Dog, perché in questo modo arrecherà più danno ai videogiocatori, piuttosto che all’azienda stessa.”