Sviluppato e pubblicato da Sunsoft in sinergia con Sun Corporation, Ikki Unite è un gioco d’azione fortemente cooperativo e dall’animo da roguelike, condito con un pizzico di caotica strategia. Il tutto, ammantato da una prepotente nostalgia. Noi abbiamo affrontato orde di stravaganti nemici su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione.
Ikki Unite: l’unione fa la forza
Ikki è un videogioco arcade risalente al 1985 ideato da Sunsoft e pubblicato all’epoca da Namco. Da allora, tale titolo è stato più volte riproposto come classico Arcade, tra cui la collezione digitale “Arcade Archives”. Il titolo, dall’animo principalmente ludico più che narrativo, aveva come scopo quello di far vivere digitalmente una sorta di insurrezione popolare con tanto di rovesciamento del signore feudale. In tutto ambientato in un vago “Giappone Medievale”.
Già al tempo, nonostante una dubbiosa fama e un discreto successo di pubblico, Ikki guadagnò titoli poco gradevoli con molti che lo identificavano come un gioco particolarmente brutto (tra i peggiori per NES) e sotto la media dell’epoca. Nonostante ciò, come è successo con altri titoli massacrati dalla critica (tra cui Plumbers Don’t Wear Ties a cui abbiamo dedicato un corposo speciale), riescono comunque a lasciare un segno e a ottenere più di un’occasione per farsi conoscere.
Il ritorno di Ikki non sorprende, sorprende invece la scelta di trasformare quasi radicalmente l’esperienza originale dando vita a un titolo ludicamente rivisitato in più di un aspetto restando però fedelmente ancorato alla propria ossatura antica. E questo dualismo fa parte tanto dei pregi quanto dei difetti principali dell’intero prodotto targato Sunsoft.
Come nell’originale, anche qui ci ritroveremo a gestire una vera e propria rivoluzione con tanto di possibilità di selezionare il buon Gonbe, protagonista indiscusso della saga originale. Lo scopo è il medesimo: rovesciare il potere partendo dal basso. Ma qui i pericoli si sono triplicati così come i bonus e il nostro stesso potenziale ludico (che andremo ad approfondire nei prossimi paragrafi).
Prima di arrivare a rovesciare il potere e ad affrontare i ninja, nemici principali del titolo originale, dovremo affrontare per altre sciagure e nemici di vario genere tra cui le malefiche locuste che invaderanno in sciami i campi nostri e dei nostri vicini. Inutile dire che i nemici a schermo saranno tantissimi ed è per questo che Ikki Unite diventa un titolo fortemente, se non principalmente, votato al multiplayer.
L’opera Sunsoft, infatti, ha come punto forte la possibilità di dar vita a partite cooperative online fino a 16 giocatori, tutti insieme, contemporaneamente, uniti da uno scopo comunque. Un caos che puoi immaginare. Ma è un caos che, almeno nelle prime partite, riesce a divertire, soprattutto se riesci ad avere un team coeso e che riesce a coordinarsi per il medesimo obiettivo. Ma bando alle ciance e andiamo a vedere come si gioca a questa nuova versione di Ikki!
Soli si perde, uniti si vince
Ikki Unite è un action-arcade game in 2D con visuale isometrica fortemente votato al caos e alla fortuna, con elementi randomici e per questo paragonabile anche a un casual game in cui però dovrai sopravvivere (quindi survival game?). Lo abbiamo già detto, parliamo di un titolo che scommette tutto sulla cooperazione online impreziosita da più di un elemento in stile roguelike. Una sorta di mix di elementi strappati da vari generi che vanno a scontrarsi su una base fortemente nostalgica e invecchiata non proprio bene.
Ma procediamo con ordine. Prima di tutto, potrai scegliere uno tra sedici personaggi (molti di questi li sbloccherai col tempo). Ogni personaggio, oltre a una brevissima descrizione, ha una propria skill, un’arma e un oggetto “personale”. Nulla di stravolgente e anzi, spesso c’è più autoironia che elementi fortemente strategici e identitari tali da differenziare come si deve i vari personaggi (la cui estetica, però, è sì discretamente differente).
Ogni run inizia con aree procedurali che tradotto, significa che cambia la morfologia della mappa ma anche la disposizione dei nemici, dei bonus e dei possibili alleati. Piccola nota: seppur fortemente multiplayer, Ikki Unite può essere giocato anche in solitaria e non temere, non sarai “solo”. Potrai, appunto, andare a reclutare alleati sparpagliati per l’area di gioco e questi ti seguiranno fedelmente.
Per gli attacchi, tanto i tuoi quanto quelli degli alleati, sono automatici. Un po’ come visto in titoli stile Mighty Mage (qui la nostra recensione), con cui condivide l’anima da roguelike. Anche in Ikki Unite, infatti, se muori, perdi tutti i bonus e dovrai ricominciare tutta la run dal principio. E credici, morirai. In effetti, la morta in Ikki Unite è legata fortemente all’animo procedurale del titolo in quanto ti potresti ritrovare dinanzi a orde particolarmente numerose e con bonus troppo scarsi per affrontarli.
La morfologia stessa delle aree può risultare un ostacolo, con fiumi e ostacoli di vario genere che possono costringerti ad allungare l’esplorazione più del dovuto. Dov’è la criticità di ciò? Semplice: il timer. Ikki Unite è un gioco a tempo, ogni missione compiuta ci fa guadagnare del tempo ma non possiamo andare troppo a zonzo e anzi, all’inizio perderai principalmente per il fallimento della missione causa time out.
Le tipologie di missioni non variano molto e anzi, di run in run, tenderanno a ripetersi abbastanza di frequente. fondamentalmente si tratta di intercettare particolari tipi di nemici e procedere fino al fantomatico boss di fine ondata che darà poi il via ad altre tipologie di nemici e così via. Come potrai facilmente intuire, Ikki Unite si ripete all’infinito e no, la proceduralità non aiuta a variare e anzi, come anticipato, va solo a complicare l’aspetto ludico.
E se è vero che Ikki Unite offre il meglio di sé in multiplayer è altrettanto vero che i server del gioco sono praticamente deserti ed quasi impossibile, al momento, riuscire a fare una partita in 16 durature e coerentemente folle come si deve. In compenso, anche in single player il caos e la follia non mancano ma il divertimento è assai minore e dopo qualche partita è già passata la voglia.
A offrire un po’ di varietà vengono in nostro soccorso gli alleati, i bonus, gli equipaggiamenti (ne sono abbastanza vari e vanno a intaccare un rudimentale sistema simil RPG) e soprattutto l’autorinia del titolo. Ikki Unite sa che proviene da un titolo diventato famoso perché brutto e ci marcia sopra con trovate anche abbastanza intelligenti. In effetti in quel caos che avviene a schermo di run in run, è proprio l’ironia “estetica” e tipicamente Giapponese a emergere e a rendere il titolo vagamente identitario.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Ikki Unite non offre granché. Sì, la nostalgia è forte e colpisce anche ma il titolo si mostra comunque abbastanza anonimo e soprattutto caotico. Quando si è in tanti, o con tanti alleati reclutati, ti ritroverai con un mare di proiettili a schermo e diventa presto complicato riuscire a schivare i nemici in mezzo a quel marasma di oggetti.
Il sonoro è discreto, fallendo nel lasciare il segno (è molto, troppo, anonimo) ma riuscendo a non essere fastidioso. In compenso, dobbiamo segnalare la gradita presenza dei sottotitoli in lingua italiana, in un titolo fortemente di nicchia. Certo, la mole di testo a schermo non è chissà quanta ma meglio di niente.