Il mondo dei videogiochi sparatutto abbraccia tante categorie di combattenti e tra queste ci sono alcuni prototipi che spesso e volentieri rientrano in una cerchia elitaria.
La figura dello Sniper è senza alcun dubbio uno di quei modelli militari, che non può appartenere a tutti per via della grande difficoltà che si può avere nel combattere con un fucile di precisione tra le mani.
Gli Sniper o si amano o si odiano e non c’è soddisfazione più grande nell’uccidere un nemico dalla lunga distanza con un bel colpo in testa, così come è enormemente frustrante mancare i propri target.
Questo tipo di avatar è presente sia nelle avventure in terza persona che nei fantomatici FPS, ed è proprio in questi ultimi che lo Sniper assume un’importanza particolare per il semplice fatto, che quando parliamo di sparatutto in prima persona pensiamo alla competizione online con altri giocatori.
Alcuni celeberrimi esempi di FPS sono le saghe prodotte da DICE e Treyarch, ossia Battlefield e Call of Duty.
C’è una grossa differenza tra il combattere contro un’intelligenza artificiale, rispetto allo scontro con utenti in carne e ossa come me e te.
Si accende quella cattiveria agonistica e quel senso d’orgoglio tipico delle competizioni sportive e di conseguenza il divertimento o si amplifica se si ha successo nelle partite, oppure il joystick potrebbe seriamente rischiare la vita se veniamo presi da uno scatto d’ira.
Sniper: One-Shot-One-Kill
Essere un cecchino non è facile, perché quando si combatte con la maggior parte degli avversari (che spesso puntano a possedere un equipaggiamento d’assalto) ci si trova in una condizione di svantaggio nei combattimenti a corto e medio raggio, che sono molto frequenti.
Tuttavia è necessario sviluppare una raffinata intelligenza strategica, grazie alla quale possiamo scovare eventuali punti che ci possono permettere di avere una visuale favorevole ed eliminare i malcapitati che si troveranno nel posto sbagliato al momento sbagliato.
La grande soddisfazione nell’uso del cecchino deriva dal fatto che basta un solo colpo, a patto che sia sparato bene, per uccidere il nemico.
Quando ci si immerge per la prima volta in questa classe affascinante si potrebbe cadere nello sconforto, perché è necessario praticare costantemente le proprie skills, altrimenti si rischia di fare sempre la parte delle prede e non dei predatori.
E’ bene essere perseveranti e concentrarsi sempre sul numero di uccisioni effettuate col fucile, invece di pensare alle morti subite.
Pensa come uno Sniper, non come un Assaltatore
La mentalità tipica degli FPS consiste nel “buttarsi casualmente nella mischia“. Ciò è vero perché in questi videogiochi il fattore della fortuna incide molto sul gameplay, infatti se qualche avversario si trova dietro di te non c’è nulla da fare, sei già mezzo morto.
Con un fucile d’assalto si può riuscire a scampare dalla morte se ci si trova in una di queste situazioni pericolose, ma le possibilità di sopravvivenza di coloro che sono in possesso di uno Sniper sono drasticamente più basse.
Pertanto, per cercare di limitare il più possibile questi problemi dovuti alla classe di appartenenza, bisogna cambiare forma mentis e adottare una strategia misurata per il cecchino.
Bisogna comunque lanciarsi nel campo di battaglia, ma in una modalità differente rispetto agli assaltatori: questi ultimi possono permettersi di dirigersi direttamente verso il luogo in cui si concentra lo scontro a fuoco.
Lo Sniper deve sempre giungere alla stessa destinazione, ma con un percorso indiretto al fine di non farsi beccare dai rivali. In parole povere, un cecchino dovrebbe raggiungere la posizione opposta rispetto a quella dei nemici per non essere preso di soppiatto.
Ad esempio se essi si trovano sulla parte destra della mappa, il cecchino si sposta a sinistra in modo da mantenere sempre il lungo raggio, che rappresenta un vantaggio e quindi aumenta la probabilità di fare una o più kill.
Infatti un errore che facevo spesso quando giocavo con lo Sniper era dirigermi esattamente verso i punti rossi segnati dal radar: spesso venivo eliminato anche se altre volte riuscivo ad avere la meglio, perché facendo tanta pratica con questa classe sono riuscito a effettuare un bel po’ di uccisioni ravvicinate.
La vera lotta dello Sniper è contro la noia
Idealmente per svolgere il ruolo del vero Sniper bisognerebbe stare fermi su un punto strategico e aspettare il primo che passa per colpirlo. Il problema è che se nell’area su cui si ha la visuale non c’è una concentrazione di nemici, la noia potrebbe prendere il sopravvento.
La pazienza è una delle grandi qualità che deve possedere chi vuole diventare un cecchino con un minimo di capacità belliche.
Nella mia esperienza ho constatato che quando mi diverto molto durante la sessione di gaming, tendo a racimolare più punti rispetto a quando sono in uno stato compreso tra la noia e la rabbia. Ciò succede perché entra in gioco un fattore pericoloso: la paura.
Quando si gioca con la paura di morire, inevitabilmente si finisce nell’oblio, ma se lo stato d’animo della paura viene rimpiazzato dal coraggio di voler rischiare per fare più kill possibili, paradossalmente i risultati tendono a essere ben diversi.
Ingredienti per uno Sniper letale
In questa sezione finale dell’articolo definiamo sinteticamente le caratteristiche necessarie per vivere un’appagante esperienza da cecchino, in base ai ragionamenti fatti nei paragrafi precedenti:
- Allenamento costante: bisogna prendere confidenza con l’arma e capire come gestire alcuni parametri importanti come la respirazione, lo zoom, la mira e la scelta della location da cui sparare.
- Approccio efficace: qui hai due strade, cioè puoi scegliere di camperare oppure puoi muoverti per la mappa cercando di andare verso i luoghi meno “frequentati” in quel momento e tentare di mantenere una certa distanza dagli altri giocatori per sfruttare la forza della lunga distanza del cecchino.
- Pazienza: la pazienza è la virtù dei forti. Questo saggio proverbio è valido persino nei videogiochi e per un cecchino questa è una regola d’oro imprescindibile.
- Coraggio: giocare con la paura è il modo peggiore per cercare di vincere. Purtroppo non sempre si può arrivare primi in classifica e prima ci mettiamo l’anima in pace, meglio sarà per noi nelle prossime partite.
Che figata di articolo!!!