Quello che ad oggi sappiamo su questa tipologia di fungo, il cordyceps, ha ispirato l’opera videoludica The Last of Us, ed è stato il pretesto per raccontare una storia emozionante ambientata in un mondo post-apocalittico terrificante.
Come è già noto il fungo esiste nella vita reale, ma nel gioco ha fatto un passaggio di specie, arrivando all’uomo e mettendo il ginocchio l’intero pianeta, facendo cadere la civiltà in disgrazia.
Il cordyceps è terrificante. Si diffonde tra gli insetti perché i loro processi immunitari non hanno sviluppato una barriera contro la sua evoluzione. Se dovesse infettare un umano verrebbe immediatamente debellato, ma in natura è la cosa più simile a un epidemia zombie che il mondo abbia conosciuto. Zombie sì, ma insetti zombie.
Il fungo infatti uccide lentamente il suo ospite, arrivando a far diventare l’insetto un vero e proprio burattino per i suoi spostamenti. A qualche settimana dall’infezione infatti l’insetto è morto ma continua a svolgere la sua attività motoria a causa del fungo, per trovare un posto in cui poter stazionare e crescere a dismisura, fino a rilasciare spore che infettino sempre più ospiti.
The Last of Us: il Cordyceps in azione
Nel video che segue, la cui visione è sconsigliata a un pubblico impressionabile, non solo viene mostrato il fungo di The Last of Us in azione nella vita reale, ma viene ispezionato nel dettaglio, menzionando le differenze con quello del gioco.