Il senso di gratitudine
Se hai già iniziato a leggere il libro [amazon_textlink asin=’B0755NC1PM’ text=’Il dono’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’aea3f0d9-2834-11e8-96b6-859c8e150d1a’] di Fabio Bussacchini, ti sarai probabilmente accorto/a dell’importanza attribuita alla gratitudine. Questa nasce dalla consapevolezza di avere, ogni giorno, la possibilità di avvicinarci alla realizzazione dei nostri obiettivi.
Il senso di gratitudine appare quindi, come il primo elemento di una catena virtuosa, di un percorso verso la piena realizzazione di noi stessi. Senza eccezioni.
Si tratta di affermazioni molto forti, cosa ne pensi? Se hai svolto gli esercizi proposti all’interno del primo capitolo… come ti sono sembrati?
Sulla base di quanto letto fino ad ora, credo che la gratitudine sia un’ottima base psicologica sulla quale articolare la propria giornata ed in generale, il proprio vivere. Faccio però molta fatica ad attribuirle una sorta di potere proprio -così come sembra affermare la Legge di attrazione-.
Credo che la gratitudine contribuisca a costruire un’immagine più reale della quotidianità, dove spesso si tende a sottolineare i problemi, i limiti e le mancanze. In questo, il senso di gratitudine contribuisce a bilanciare le cose.
Personal power!
Da ciò deriva, a mio avviso, la riflessione su ciò che ci potenzia o ci depotenzia da un punto di vista materiale e psicologico.
La gratitudine contribuisce a risollevarci da visioni eccessivamente pessimistiche ma… c’è altro che possiamo fare?
In che modi l’ambiente in cui viviamo può influire sul nostro umore? Ed i colori che indossiamo? La musica che ascoltiamo? Il nostro dialogo interiore?
Fabio ci invita a mettere mano a tutte queste variabili, prestando attenzione agli effetti!
Nel far questo, si pone in continuità con chi parla di feng-shui, decluttering, minimalismo e psicologia dei colori. In questo caso però, la teoria è ridotta al minimo e siamo invitati a passare immediatamente alla pratica.
In questi giorni, ho sperimentato “gli effetti del verde chiaro”… è stato divertente e ne è nata qualche riflessione quasi scientifica, di cui vi parlerò prestissimo!