“Penso che la ragione per cui ci piace uccidere nei videogame sia la risposta a ciò che non funziona negli esseri umani e anche se vogliamo la pace nel mondo ci piace sparare nei videogiochi”. Yoko Taro, celebre autore di videogiochi giapponese (direttore della serie action RPG Drakengard e dei suoi due spin-off Nier e Nier: Automata) dice la sua sulla violenza collegata ai videogiochi in un’intervista rilasciata a Game Informer.
Dopo aver annunciato al mondo di “voler accumulare più soldi possibile” nell’intervista rilasciata a marzo 2018, Taro continua a far parlare di sé con una nuova serie di affermazioni destabilizzanti: “Vogliamo la pace nel mondo, eppure ci divertiamo a sparare nei videogiochi, ad usare armi – ha commentato – e credo che questo sia una sorta di Karma dell’umanità, ovvero il modo in cui i videogiochi rivelino la nostra vera essenza anche se quello non è il loro scopo”.
“Ci sentivamo a disagio per il fatto che il protagonista avesse un lieto fine nonostante l’uccisione di così tanti nemici durante il gioco – ha poi concluso l’autore – e questo accadeva soprattutto nei titoli precedenti. Ma in Nier: Automata i personaggi principali muoiono anch’essi numerose volte, e questo per me è una sorta di punizione che riesce a mondarli dalle loro colpe. Personalmente non credo che i giocatori abbiano colpe se si divertono a uccidere in gioco, a patto che la loro voglia di farlo si limiti a questo”.