Sulle custodie dei videogiochi vengono riportati dei simboli ma quanti realmente sanno cosa sono?
Il sistema di classificazione consiste in una valutazione su ogni videogioco che, una volta introdotto sul mercato, viene in base a questa differenziato per categorie di età, andando a proteggere i minorenni. I videogiochi a rischio per i minorenni sono principalmente quelli violenti, quelli discriminatori, a contenuti sessuali e sul gioco d’azzardo. Il sistema di classificazione varia da paese a paese anche per via delle leggi attuali in quel determinato posto. In Italia, come in molti stati, il sistema non pone alcuna censura dei videogiochi che possa comportarne il sequestro con immediato ritiro dal mercato. Ciò avviene perché i prodotti sviluppati non turbano la moralità pubblica; attualmente in Europa è stato sviluppato il PEGI (utilizzato su cinque categorie di età e otto per quanto riguarda la descrizione di contenuto) che opera in questo settore, attuando simboli sulle confezioni per indicarne l’età minima e altre caratteristiche del gioco.
Adatto a tutti i giocatori
Si utilizza su un prodotto consigliato ed adatto a qualunque fascia d’età. I personaggi all’interno possono essere fantastici e cartoonistici e quindi non paragonabili a esseri umani reali. Può trovarsi su una copertina nel caso i personaggi umani sono realistici ma fan parte di simulatori sportivi. La violenza, se presente, è riferibile ad un contesto fantastico-comico ma spesso in questi giochi può essere completamente assente. Sono assenti rumori o immagini che possano indurre sentimenti di paura nei più piccoli; mancano contenuti quali linguaggio volgare, droga, nudità, sesso e qualsiasi attività riferibile e adatta ad un solo ambito adulto. Per citare alcuni giochi: FIFA, Pro Evolution Soccer, Super Mario.
È la prima classificazione PEGI a contenere restrizioni, rivolta ad un pubblico molto giovane. Questi giochi contengono rumori o immagini cartoon e fantasy che possono indurre sentimenti di spavento. Raramente sono presenti scene di nudità parziale e queste non hanno alcun riferimento di tipo sessuale. La violenza rimane di livello medio-basso ma leggermente più esplicita che nella fascia PEGI 3. Per citare alcuni giochi : MegaMan, Crash Bandicoot, Kirby.
Adatto ad un pubblico Adolescente
Si riferisce ad una fascia di pre-adolescenti; questa categoria raggruppa molti giochi simili a quelli inclusi nella fascia PEGI 7, ma qui è presente una violenza esplicita verso personaggi di fantasia. Può contenere una violenza non esplicita verso personaggi realistici. Ci può essere una presenza di nudo, ma non relativa ad un’attività sessuale. La violenza è di livello medio. Per citare alcuni giochi: Pokémon (prima generazione su Nintendo 3DS), Tekken, The Legend of Zelda.
Adatto a un pubblico per la maggior parte adolescente. I giochi presentano una violenza realistica di livello più alto delle altre categorie con eventuale attività sessuale assimilabile alla vita reale, che non rientra però nell’ambito pornografico. Il linguaggio può risultare “forte” e ci possono essere scene descritte che indichino l’uso di droghe, alcool e tabacco o attività criminali. Per citare alcuni giochi: Resident Evil, Final Fantasy, Halo, Uncharted.
Adatto ad un pubblico Adulto
Adatto ai giocatori che hanno raggiunto una maggiore età; nel gioco si possono trovare scene di violenza molto realistiche da indurre sentimenti di disgusto e repulsione. Per violenza si intende non solo la presenza di elementi visivi realistici ma anche la possibile presenza di immagini o rumori che possano alterare lo stato psicologico del giocatore. Ciò potrebbe provocare sensazioni di paura,di angoscia o di stress. In questi videogiochi si può trovare una quantità di sangue che spesso si può modificare o annullare mediante oggettistica varia. Il linguaggio può essere volgare, le scene di sesso possono avere connotazioni esplicite così come l’uso di eventuali sostante. Per citarne alcuni giochi: God of War, Grand Theft Auto, Call Of Duty, Assassin’s Creed.
Oltre alla fascia d’età esistono simboli inerenti ai contenuti che il videogioco offre al compratore.
Turpiloquio: presenza di espressioni volgari o imprecazioni con contenuti forti.
Discriminazione: pesenza di derisione o denigrazione di minoranze oppure su particolari individui.
Droga: presenza di scene essere legate all’uso e abuso di sostanze stupefacenti.
Paura: presenza di scene angoscianti e spaventose anche per un pubblico adulto.
Sesso/Nudità: presenza di scene di sesso esplicito ma non pornografico.
Violenza: presenza di violenza realistica o cartoonistica, combattimenti, sangue, mutilazioni e morte violenta di persone o animali.
Gioco d’azzardo: presenza di scene inerenti il gioco d’azzardo.
Gioco in rete: presenza di una modalità per giocare online
Quando adesso vi ritroverete a comprare un videogioco per voi o per un’altra persona, saprete decifrare i simboli sulla custodia.