Vivendi, un conglomerato francese dei mass media, ha annunciato ieri di aver venduto tutte le sue rimanenti azioni Ubisoft.
Ubisoft è lo sviluppatore ed editor di videogiochi del calibro di Assassin’s Creed, Watch Dogs, The Division e vari altri titoli per Xbox One, PlayStation 4 e PC.
Queste azioni rappresentavano per Vivendi una partecipazione del 5,9% in Ubisoft, azioni che sono state ora vendute per 429 milioni di euro ($ 484 milioni). Secondo l’azienda francese, “Vivendi non è più un azionista di Ubisoft e mantiene il suo impegno ad astenersi dall’acquistare azioni di Ubisoft per un periodo di cinque anni”.
“Vivendi, che già possiede Gameloft, leader mondiale nei videogiochi mobili, conferma la sua intenzione di continuare a rafforzare la sua posizione nel settore dei videogiochi”.
Sebbene Vivendi non abbia più azioni Ubisoft, possiede ancora Gameloft. La società ha anche detto che sta ancora cercando di rafforzare la sua presenza nel settore dei videogiochi.
Nel 2015, Vivendi aveva acquisito originariamente una partecipazione del 27% in Ubisoft e Gameloft per un totale di $ 181 milioni (160 milioni di euro). Vivendi possedeva al massimo 30,5 milioni di azioni Ubisoft, che rappresentavano circa il 27,3% della società.
Ciò ha dato a Vivendi l’opportunità di essere in grado di essere il maggiore azionista di Ubisoft e gli ha permesso di trarne notevoli vantaggi. Ma non ha permesso a Vivendi di prendere posto nel consiglio di amministrazione di Ubisoft. Dopo di che sono entrati in una battaglia di un’acquisizione ostile con i fondatori di Ubisoft che sarebbe andata avanti per i prossimi 4 anni.
Nel marzo 2018, Vivendi ha venduto la maggior parte delle sue azioni per € 2 miliardi ($ 2,4 miliardi) e ha ottenuto un capitale di 1,2 miliardi di euro (1,3 miliardi di dollari) ed entrambe le società hanno raggiunto un accordo reciproco in cui Vivendi venderà tutte le sue azioni Ubisoft e non acquisterà alcuna azione all’interno di Ubisoft per i prossimi cinque anni.
Dopo che Vivendi si è ritirata, Ubisoft ha conquistato due importanti investitori: il gigante tecnologico cinese Tencent con una quota del 5% e il piano pensionistico canadese per insegnanti dell’Ontario ha una quota del 3,4%.