“Possibile che nel 2020, anzi, 2021, ancora c’è gente che gioca solo in HD e a 30Fps?”.
Ti dirò di più caro mio, personalmente gioco a 720p, 30Fps e pure su di uno schermo da 6,2 pollici, ma Immortals Fenyx Rising su Nintendo Switch rimane una di quelle cose di cui non posso più fare a meno dopo averla provata.
Nel periodo storico attuale, dove le performance tecniche dei videogiochi e delle console vengono costantemente messe alla prova, la casa di Kyoto, con la sua immortale “Nintendo Difference”, continua a dimostrare come risoluzione grafica e frame rate siano solo una parte del complesso meccanismo in cui sono inseriti i videogiochi.
Oggi tratteremo nello specifico di Immortals Fenyx Rising (QUI la nostra recensione) e di come quest’ultimo abbia, nella sua versione per Nintendo Switch, più di un motivo valido per essere acquistato.
Il downgrade grafico è evidente, ma è davvero così rilevante?
Diciamolo subito, sulla console portatile di casa Nintendo, anche se inserita nel dock di supporto, Immortals Fenyx Rising risulta essere la versione meno performante in termini di comparto tecnico (risoluzione grafica, frame rate, livello di dettagli, gamma cromatica ed illuminazione), da questo non si può fuggire.
La vera domanda è: “quanto è rilevante questo downgrade tecnico?”.
Potremmo tranquillamente rispondere che ognuno ha i suoi gusti ed archiviare velocemente la pratica, ma è mia intenzione analizzare l’argomento più nel dettaglio.
Immortals Fenyx Rising non è un semplice porting su di una console meno potente, ma è stato ottimizzato per la console meno potente in assoluto attualmente presente sul mercato.
Di fatto, la piccola di casa Nintendo possiede un hardware inferiore persino alle prime Xbox One e PlayStation 4.
Un’operazione del genere, se nel caso di un titolo come The Witcher 3 risulta un compromesso fin troppo grande (restando comunque un miracolo tecnico), con la nuova IP di Ubisoft riesce ad essere, invece, una mossa vincente.
Lo stile grafico di Immortals Fenyx Rising per quanto, ovviamente, accusi il colpo dell’evidente calo di performance dal punto di vista tecnico, non ne risente particolarmente dal punto di vista della fruibilità visiva: i poligoni dei personaggi, le espressioni facciali e le animazioni restano godibilissime anche in modalità portatile, e questo, ci tengo a ribadirlo, grazie allo stile cartoonesco del prodotto.
Differentemente da altri titoli, come Cyberpunk 2077, ma anche un The Last of Us Parte II, i quali fanno della pulizia tecnica e dell’altissimo volume di dettagli un requisito fondamentale per la loro esperienza di gioco, Immortals Fenyx Rising può permettersi di relegare questi elementi in secondo piano.
Bada bene, non sto affatto dicendo che la differenza con le versioni console sia ininfluente, assolutamente, ma ritengo che sia possibile fruire del titolo in questa veste grafica ridotta senza dover parlare di chissà quale compromesso grafico.
Certo, se facciamo il paragone con la versione Xbox Series X, quella per Nintendo Switch ne esce con le ossa rotte, ma stiamo parlando di due diverse linee di pensiero: chi gioca sulla next-gen di Microsoft (ma anche su quella di Sony) punta ad ottenere il Top per quello che riguarda il lato tecnico. Il possessore di Nintendo Switch, ha già scelto di barattare le performance con la portabilità.
Anzi, a dirla tutta, se inseriamo la console nel dock di supporto, le differenze con le versioni per Xbox One e PlayStation 4 liscia si assottigliano di molto; il divario hardware si inizia a notare solo con le versioni aggiornate delle due console old-gen (Xbox One X e PlayStation 4 Pro).
In buona sostanza, certo, Immortals Fenyx Rising nella sua versione per Nintendo Switch non sarà l’ esplosione di colori vista su altre piattaforme (è disponibile anche su PC) ma rimane un titolo perfettamente godibile anche dal punto di vista grafico.
I problemi, purtroppo, sono altri…
Metto subito le mani avanti: non ho elogiato il lato tecnico del titolo per poi demolirlo su altri aspetti, tuttavia trovo giusto riportare alla tua conoscenza determinati problemi di stampo pratico che ho riscontrato nei miei gameplay.
Essendo sviluppato dagli stessi creatori di Assassin’s Creed: Odyssey, Immortals Fenyx Rising ne condivide, tra le altre cose, la quasi totalità delle meccaniche di combattimento; ciò comporta un elevatissimo utilizzo dei tasti dorsali.
Ora, per quanto ogni opinione è strettamente personale, non penso di essere l’unico a trovare scomodo l’utilizzo continuo dei tasti R, ZR, L e ZL sulla Switch.
Sia in versione portatile che sul supporto base del joystick (quello in cui si incastrano i joy-con), l’ ergonomia è lontana anni luce rispetto a quella offerta dal controller Xbox e dal più recente DualSense.
Se tale mancanza può agevolmente essere risolta con un controller Switch Pro per la modalità in-dock, bisognerà, per forza di cose, farci il callo qualora si giocasse in portabilità.
Un’ulteriore difetto che ho riscontrato in Immortals Fenyx Rising riguarda sempre la modalità portatile: per quanto comodo, lo schermo da 6,2 pollici resta comunque piccolino, a volte fin troppo; in alcune occasioni, infatti, con un elevato numero di nemici a schermo, lo sforzo visivo per avere tutto sotto controllo risulta elevato (ma non eccessivo), portando ad una sgradevole sensazione di caos.
Un problema simile lo si potrebbe riscontrare anche negli enigmi ambientali, dove magari bisognerà aguzzare un po’ più del solito la vista per distinguere oggetti particolarmente lontani (e quindi ben poco definiti).
Certo, nessuno di questi problemi risulta essere invalidante ai fini del divertimento (nel caso, basterà impostare la difficoltà per sopperire ad entrambi), ma è giusto mettere in risalto come gli elementi negativi più evidenti di Immortals Fenyx Rising nella sua versione Nintendo Switch non risiedano nel comparto tecnico, quanto, piuttosto, nella configurazione dei comandi.
Immortals Fenyx Rising per Nintendo Switch è dunque il gioco dei compromessi?
Quale titolo di terze parti non lo è sulla console ibrida della casa di Kyoto?
Qui non si tratta di mettere alla luce i vari compromessi tecnici del titolo Ubisoft, ma piuttosto di far emergere la positività insita nell’accoppiata Immortals Fenyx Rising + portabilità di Nintendo Switch.
Alla fine dei conti, il titolo è tranquillamente fruibile anche sulla piccola console giapponese. Il mondo creato da Ubisoft è piacevolissimo da esplorare, in 4K come in 720p, a 30Fps come a 60Fps, sia esso riprodotto su di un gigantesco monitor o sul palmo della nostra mano.
Scegli la console che preferisci, fissa o portatile che sia, ma scegli di giocare ad Immortals Fenyx Rising.