Impaler è uno shooter arena dalla struttura minimalistica, che si ispira agli sparatutto in prima persona del passato. Il genere degli shooter arena, come il nome fa intuire, vede il giocatore affrontare orde di nemici in delle arene, mentre cerca di sopravvivere a diverse ondate degli stessi, sempre più feroci e agguerriti, fino ad arrivare allo scontro di fine livello.
A questa semplice ma divertente meccanica, Impaler aggiunge anche delle contaminazioni roguelike le quali vanno ad allungare e parecchio la longevità del titolo, andando in parte a colmare la mancanza di contenuti dovuta anche al bassissimo costo di vendita del titolo, ovvero 3 euro circa.
Impaler, un paletto nel cuore dell’azione
Nel titolo manca un qualsivoglia riferimento alla trama, o al perché ci ritroviamo in delle arene a dover massacrare orde di mostri, ma non appena iniziato il round, non ci faremo per niente caso. Impaler ci catapulta direttamente nel cuore dell’azione e una volta scelta la nostra arma iniziale fra le sei disponibili (cinque delle quali da sbloccare), inizieremo la nostra lotta alla sopravvivenza.
Le nostre armi saranno due, quella selezionata inizialmente e un impalatore magico. Quest’ultimo è il marchio di fabbrica dell’intero gioco e ci permetterà di innalzare dei paletti dal terreno, i quali andranno a infilzare chiunque si trovi sopra di essi, ma che possono essere anche usati anche per creare piccole barricate e ostacolare la traiettoria dei nemici.
Oltre a fare fuoco e impalare i nostri avversari, in Impaler avremo a disposizione anche un potente salto che potrà essere usato per schiacciare alcuni nemici (si, proprio in stile Super Mario Bros), e che se colpirà il terreno, andrà a generare un’onda d’urto che danneggerà i nemici e farà esplodere eventuali barili presenti in zona.
La varietà dei nemici non è molta, anzi a dirla tutta sono pochi però ben differenziati fra di loro; avremo quelli che si fionderanno contro di noi, cercando di danneggiarci al contatto, chi si apposterà su rialzi iniziando a far fuoco su di noi e altro, fino al termine delle dieci ondate, dove ci aspetterà un temibile boss.
Oltre ai nemici, nelle diverse arene saranno presenti delle trappole che ci danneggeranno al contatto, e alcuni ostacoli che inizialmente ci sbarreranno la strada, ma che potranno essere distrutti. Ci saranno anche delle piattaforme che ci permetteranno di spiccare dei balzi altissimi, utili per allontanarsi da situazioni pericolose o per eseguire un attacco in salto.
I nemici uccisi lasceranno cadere delle monete, che potremo raccogliere anche distruggendo alcuni forzieri che compaiono nelle arene, le quali serviranno a sbloccare alcuni potenziamenti tra un round e l’altro, che andranno a migliorare le nostre abilità fisiche, come velocità di movimento e più energia, o quelle dell’arma, con più proiettili, precisione e molto altro. Ovviamente i potenziamenti fra i quali scegliere saranno casuali a ogni partita.
Tecnicamente retrò
Impaler va valutato sia per quello che offre, ma soprattutto per il rapporto qualità prezzo. Graficamente è ispirato senza troppi fronzoli, alla pixel art degli sparatutto degli anni ’90, che nel contesto del gioco risulta davvero godibile. Anche il sonoro è ispirato ai tempi passati, con tracce synth/metal.
Il gameplay è basilare, con pochissime funzioni disponibili ma riuscito; basti pensare che non avremo modo di ricaricare proiettili o raccogliere munizioni, ma la nostra potenza di fuoco sarà gestita da un sistema di surriscaldamento dell’arma.
In definitiva un titolo “onesto” e divertente per quello che costa.