Una volta un visionario disse “Dentro ognuno di noi vive un piccolo imprenditore con un grande sogno realizzabile” e qualcuno, basandosi su questo concetto, ha pensato di dare una svolta alla propria vita. Il team di sviluppo che ha creato il primo simulatore che ti renderà proprietario e fondatore di un parco giochi potrebbe essersi ispirato proprio a quella frase. Indoorlands è un progetto ambizioso che ci permetterà di dare vita ad un vero e proprio parco divertimenti, ma purtroppo è ancora agli albori e i punti da rivedere non sono pochi.
Grazie alla gentile cortesia di Pixelsplit, mi è stato possibile testare le potenzialità dell’ultimo titolo presentato su Steam in early access e devo dire che ha soddisfatto le aspettative. Ogni volta che un gioco viene rilasciato in accesso anticipato è doveroso tener presente che ciò a cui giocheremo non sarà l’aspetto finale del titolo. Detto ciò, Indoorlands si presenta come un simulatore indie e quest’ultimo è un mondo parecchio vasto che si sta allargando sempre di più negli ultimi anni.
Indoorlands è incompleto, ma valido
All’interno della versione di Indoorlands pubblicata su Steam sono già presenti diverse giostre e ciò lascia presagire che una volta effettuate le dovute modifiche il nostro parco somiglierà ad un vero e proprio luna park. La cosa che più mi ha “disturbato” giocandoci riguarda l’assenza di un tutorial introduttivo al titolo in cui vengono spiegate le meccaniche di gioco e il sistema di progressione. Qualcosa di simile, ma strutturato assolutamente meglio, è Jurassic Park Operation Genesis, un videogame sviluppato da BlueTongue e rilasciato nel lontano 2003 in cui potevamo creare da zero il nostro parco divertimenti popolato dai dinosauri.
Indoorlands sembra aver voluto seguire le “orme” del giurassico, orientandosi però verso un ambito più moderno. Non mi è ben chiara l’idea di fondo del team di sviluppo e probabilmente il fatto di poter gestire in tre modi diversi ogni singola giostra crea anche confusione e alla lunga stanca l’utente. Insomma, attualmente non è giocabile, ma ha tutte le carte in regola per farmi ricredere e rendere la creazione di un parco giochi molto più entusiasmante e divertente. Staremo a vedere cosa saranno capaci di fare i ragazzi e di Pixelsplit.