Appena annunciato, Inkulinati probabilmente è rimasto in mente più per il suo nome che per il gameplay, ma fortunatamente, in questi giorni abbiamo avuto modo e piacere di provare il titolo di YazaGames, rimanendone davvero affascinati. Certo, usare la parola fascino quando si usa il sedere o un peto di coniglio per avere la meglio sugli avversari, potrebbe sembrare un po’ strano, ma vi assicuriamo che è quella più corretta da utilizzare in questo caso.
Il titolo è uno strategico a turni nel quale, vestendo i panni di un maestro Inkulinati, armati di inchiostro e penna sfideremo altri avversari, per mero divertimento o per farne beffe, utilizzando la nostra armata di disegni. Sulla carta un gioco come molti altri, ma dopo diverse ore di gameplay, possiamo dire che il titolo vanta una profondità strategica davvero notevole, e più di qualche meccanica ci ha ricordato il gioco di carte collezionabili Magic the Gathering, fattore davvero molto positivo.
Avviato il gioco, avremo la possibilità di affrontare un esaustivo e lungo tutorial, gettarci in un nuovo viaggio (la modalità principale del gioco), oppure affrontare in un testa a testa un altro avversario, sia umano che controllato dal gioco. Ci sentiamo vivamente di consigliare il tutorial, perché le meccaniche che Inkulinati propone sono davvero molte, ma spiegate in maniera davvero completa.
Il campo di battaglia non sarà altro che uno o più fogli di carta, nei quali i maestri inkulinati si daranno battagli con i loro disegni. La prima nota positiva viene proprio dal level design, con mappe davvero ben studiate e calibrate per offrire un buon livello di sfida e situazioni sempre diverse, con tantissime varianti a seconda delle unità che si decide di utilizzare. Tutto questo prende ancora più valore se consideriamo che i livelli altro non sono che linee su più piani, con oggetti al proprio interno.
Il gameplay di Inkulinati
Le somiglianze con Magic the Gathering si noteranno sin da subito. Il nostro maestro inkulinati sarà rappresentato con una miniatura sul campo di battaglia (anche se esistono battaglie di sole bestie), e utilizzando le gocce di inchiostro come risorsa, potrà evocare le bestie a sua disposizione.
Ogni bestia avrà un proprio costo, e l’inchiostro potrà essere guadagnato in diversi modi, ovvero a ogni inizio turno della miniatura, posizionando le unità su macchie d’inchiostro presenti nel livello, utilizzando abilità specifiche e altri. Si, ricorda tanto il mana di Magic. Non solo, le bestie evocate avranno una “debolezza da evocazione“, altra similitudine col famoso GCC, che impedirà loro di agire nello stesso turno dell’evocazione.
L’inkulinati oltre a poter disegnare ed evocare le creature, avrà diverse abilità a disposizione, ma tra le più importanti ci sono quelle di spostare bestie e oggetti sulla mappa verso destra o sinistra, ammesso che si trovino nel loro raggio d’azione. Questo è importantissimo a livello strategico perché spostare una bestia o la miniatura dell’inkulinati fuori dal bordo del livello, significherà ucciderlo in maniera istantanea.
Questo vale sia per noi che per i nemici, ed è qui che entrano in gioco gli ostacoli presenti nella mappa. Le spinte, tranne che per la miniatura, potranno avvenire solo corpo a corpo, ma fin quando saremo protetti da un oggetto, non correremo questo rischio. La spinta inoltre è utilissima per posizionare alleati e allontanare eventuali minacce.
Nei livelli, inoltre, si presenteranno avvenimenti casuali su caselle casuali. Questi sono di diversi tipi e possono ribaltare le sorti della partita se sfruttati a dovere. Ad esempio c’è l’apocalisse, ovvero il livello che man mano si restringe dai lati e che distrugge tutto quello che si trova sulle caselle segnalate; o ancora pozze di inchiostro, barili esplosivi, trappole e tante altre.
Passando al combattimento vero e proprio, lo scopo ultimo sarà quello di sconfiggere tutte le bestie oppure il maestro inkulinati, con ogni unità avrà le sue caratteristiche peculiari, da studiare e capire per bene, in modo da creare le sinergie migliori tra le stesse. Se ad esempio una bestia ne attacca un’altra consacrata, la prima diventerà eretica e l’ultima potrà infliggergli danni maggiori. Gli arcieri colpiscono molto distante ma sono fragili, i guerrieri sono in grado di esporre meno punti deboli grazie agli scudi, e le lumache possono uccidere qualunque cosa divorandola.
In Inkulinati il giocatore non sarà solo chiamato a selezionare l’attacco o l’abilità speciale (a tal proposito occhio al fuoco amico), ma dovrà premere tempestivamente un tasto per infliggere più danni. Spiegando nello specifico, appena partirà l’attacco, comparirà anche una barra verticale di fianco al nostro obbiettivo, con dei numeri che indicano i danni che andremo a infliggere.
Noteremo subito che la testa avrà i danni maggiori, mentre le parti coperte da scudi e armatura subiranno ferite lievi. Per fare ciò però avremo disposizione solo qualche secondo e il selettore partirà sempre da una posizione diversa, in modo da non creare automatismi nel giocatore ma tenendo sempre alta la concentrazione.
A tutto questo si aggiungono bonus, malus, stati alterati, danni AoE e Dot e chi più ne ha più ne metta, andando a creare una profondità strategica davvero imponente.
Il nuovo viaggio degli Inkulinati
Nella modalità “nuovo viaggio”, ogni partita sarà diversa dalla precedente e potremo scegliere la nostra miniatura, il bestiario a disposizione e diverse abilità, potendone sbloccare tante altre avanzando nel gioco.
In questa modalità navigheremo su una mappa con diverse caselle, ognuna delle quali rappresenterà un evento tra dialoghi, combattimenti, sfide, eventi, negozi e molto altro, in pieno stile rogue-lite. Se verremo sconfitti perderemo una delle penne a disposizione e, una volta terminate tutte, il viaggio avrà fine.
Sempre parlando del nuovo viaggio, ci sarà anche un’altra statistica da tenere a mente, ovvero la noia del maestro inkulinati. Disegnando sempre le solite unità, aumenterà il parametro noia per la stessa. Il costo in inchiostro della bestia aumenterà dello stesso livello di noia. A questo si potrà porre rimedio non disegnando quella creatura nella battaglia successiva.
Tutte queste meccaniche, unite a un desing dei livelli davvero studiato a regola d’arte per il genere di gioco, umorismo fuori di testa e modalità rogue-lite, aumentano a dismisura il livello di rigiocabilità del titolo, offrendo al giocatore un prodotto finale appassionante e appagante.
Graficamente Inkulinati ha un suo stile unico, sia per i disegni delle bestie che come animazioni delle mani degli inkulinati, e anche la colonna sonora e ottima, con tanto di versi comici delle nostre pedine. Si sarebbe potuto fare qualcosa in più per le animazioni durante i combattimenti, ma crediamo che avrebbe snaturato lo stile del gioco.
I comandi tramite joypad non sono proprio intuitivi, ma ci sarà bisogno di qualche partita per padroneggiarli al meglio. Comunque stiamo parlando proprio di difetti di pochissimo conto e che non inficiano minimamente la godibilità del titolo.