Dal 21 al 26 agosto, in occasione dell’annuncio alla gamescom, Krafton ha reso disponibile per tutti gratuitamente un assaggio di inZOI, offrendo a chiunque la possibilità di creare un personaggio nel suo Character Studio. Abbiamo deciso di provarlo e la prima reazione è stata indubbiamente di sorpresa, perché pur considerando una versione demo di un gioco con data d’uscita ancora ignota (ma che dovrebbe essere prevista per la fine dell’anno), gli elementi che colpiscono in positivo sono davvero tanti. E anche se qualche mancanza si fa notare, speriamo sia proprio perché si tratta di una demo, così come ci si augura che non sia tutto incentrato su un perfetto character design a discapito del gioco. Quello che più colpisce è sicuramente l’iper realismo, unito a una personalizzazione estrema, alla quale gli appassionati del genere non erano ormai più abituati.
inZOI Character Studio è già abbastanza
Già dal download si ha una vaga idea di come hanno deciso di fare le cose in casa Krafton: 20 GB di download per una demo di sola creazione del personaggio. Giusto perché siamo qui proprio a fare dei paragoni con chi ha detenuto il monopolio fino a oggi, l’intero gioco base di The Sims 4 ne misura circa 40, se non ricordo male.
Parliamo scherzosamente di “monopolio”, ma è effettivamente quello che The Sims ha in mano da diversi anni. Per ora.
Per fare un quadro della situazione, chi apprezza IL simulatore di vita è abituato a personaggi in stile cartoon, con QUEI vestiti, di QUEI colori e con QUEI capelli duri e spigolosi. Fortunatamente arrivano in soccorso le mod, che credo ogni appassionato di The Sims abbia installato per rendere i personaggi se non proprio più realistici, almeno più umani.
Ecco, immaginate di essere abituati a ciò e di ritrovarvi davanti a qualcosa che sembra essere uno specchio della realtà, estremamente realistico, pure fluido, e personalizzabile all’inverosimile. Nelle prime ore di uscita della demo di inZOI, anziché fiondarmi a giocarlo, ho preferito vedere le reazioni di alcuni streamer su Twitch appassionati del genere. Inutile dire che sono state tutte le stesse: sorpresa e fomento.
In molti penseranno che l’idea di proporre come demo la creazione del personaggio sia dovuta dalla semplicità di diffusione. Forse, ma probabilmente l’aspetto è molto più intrinseco. Basti pensare che il produttore ha dichiarato che inZOI è stato ispirato dalla frase “are you living the life you desire?”. Dare a noi giocatori la possibilità di personalizzare un personaggio, di qualsiasi genere di videogioco si tratti, ci fa felici, traslare il tutto in un titolo che, oltre a rappresentarci esteticamente al 100% ci fa anche vivere più di quanto non faremmo uscendo di casa (e molte più esperienze rispetto alla concorrenza), non può che creare un hype generale.
La creazione del personaggio nei minimi dettagli
Quando andremo a realizzare il nostro ZOI potremo sceglierne come prima cosa nome e cognome, per poi passare alla schermata di creazione scegliendo il genere e il tratto del carattere da una ruota. Questa è in effetti un po’ ‘complessa da comprendere, perché se si sceglie ad esempio il tratto “creativo”, questo sarà associato a due caratteristiche e stop. Che significa? Che scegliendo un tratto chiave (perché solo uno se ne può scegliere) ci sarà data un solo gruppo di caratteristiche legate al tratto. Io ho scelto di essere una personalità creativa, quindi non potrò mai avere le caratteristiche di una avventurosa, perché per inZOI sono Introversa, Innovativa, Sensibile, Creativa ovviamente, Romantica e competente. Che per carità, pur sembrando un oroscopo ci azzeccano, ma vorrei poter scegliere io cosa deve essere il mio personaggio. Questa piccola nota dolente si spera sia solo un piccolo “problema” da demo.
Per il resto, come già velatamente accennato, la personalizzazione si apre in tutto il suo splendore. Una volta scelta l’età del nostro personaggio, notiamo che in basso c’è una sezione “Vita desiderata” ancora in fase di sviluppo. Bene, è ora di divertirsi a modellare con inZoi. Possiamo decidere di partire da personaggi già esistenti da modificare, un’ottima scelta seppur un’arma un po’ a doppio taglio. Nel mio caso ho voluto provare a ricreare fedelmente il mio personaggio partendo da una ZOI simile a me noei tratti. Il risultato è un avatar che mi somiglia molto staticamente, ma che quando sorride ha delle rughe ai lati della bocca che non mi merito e che non sono riuscita in alcun modo a rimuovere (si sa, le rughe non si eliminano).
Ma se si vuole un personaggio fedelissimo senza dover passare ore a modificare ogni singolo pixel, è possibile ricorrere al riconoscimento facciale. Ebbene si, inZOI punta al massimo della personalizzazione permettendoci di scansionare un QR code per il download dell’app Live Link Face, un’opzione per ora disponibile solo per iOS, che non solo ci aiuterà nell’estetica, ma ci permetterà anche di dare le espressioni al nostro ZOI, una feature simpatica nel caso si vogliano scattare delle foto e facendo mettere in posa il nostro personaggio, per poi condividerle sul social di gioco, Canvas, quella che si preannuncia essere un ritrovo della community che vorrà condividere i suoi scatti proprio come farebbe su Instagram.
L’editor di inZOI ti fa “perdere la vita”
In fase di prova del Character Studio di inZOI si scherzava in redazione sul fatto che “ci si perde la vita” a stare dietro alla personalizzazione. Caspita se è vero! Nel modificare in modalità avanzata i tratti del mio personaggio sono finita in un buco spazio temporale e le 17:40 sono diventate le 20:10 in 5 minuti. Avere a disposizione la modifica avanzata non solo dei tratti, ma anche dell’abbigliamento, va probabilmente a colmare un vuoto di personalizzazione di cui soffriamo tutti noi figli di The Sims.
E se io stessa sono rimasta colpita dalla possibilità di inZOI di poter finalmente dare il mio reale colore di capelli a un avatar, altrettanto vale per chi finalmente può sentirsi libero di fare lo stilista, scegliendo non solo la lunghezza delle maniche, della scollatura, degli orli, di top, gonne e pantaloni, ma anche il colore preciso.
Quasi tutti i capi di abbigliamento sono personalizzabili al 100% in lunghezze e in colori, scegliendo dalla classica tavola da 16 milioni che useremmo in Photoshop. E se non bastasse, grazie all’AI generativa, possiamo dare ai nostri vestiti le trame che più ci piacciono, rendendo il tutto estremamente unico.
Non mancano ovviamente i look già presenti ma… dai, con tutta questa personalizzazione dubito che qualcuno li abbia davvero presi in considerazione in questa fase di demo. Una funzione che ho trovato molto utile è quella di una barra verticale a sinistra del nostro ZOI che ci mostra tutto ciò che si indossa, comodissimo non solo per rimuovere eventuali accessori o capi d’abbigliamento, ma anche per “oscurare” temporaneamente quel capo. Se ad esempio scegliamo di mettere un cappotto sopra a una t–shirt, cosa che in The Sims è impensabile in quanto la sovrapposizione degli indumenti non è contemplata, e volessimo vedere la t-shirt sotto, potremo temporaneamente rendere invisibile il cappotto.
Si, tutto bello, ma i difetti dove sono?
Trattandosi di una demo (e avendoci regalato così tante speranze) è precoce parlare di veri e propri contro, che saranno da stabilire una volta uscito il gioco. Se dobbiamo sottolineare qualche difettuccio, c’è sicuramente qualcosa su cui lavorare in fase di modifica avanzata, per rendere le espressioni più realistiche, così come la sopra citata “ruota della personalità”, che inscatola una personalità con quei lati predefiniti del carattere. Quello che ancora manca è sicuramente la parte relativa agli accessori: per ora si possono scegliere solo cappelli, occhiali, unghie e qualche orecchino, tralasciando piercing, tatuaggi, nei e quant’altro, ma sono piuttosto ottimista sul fatto che non mancheranno.
Indubbiamente Krafton sta facendo parlare di sé in queste ore, visto che inZOI non solo è disponibile su Steam e in prova alla gamescom, ma arriva anche in maniera prepotente (in senso buono!) ad affermarsi con tutto il suo iper realismo, tanto da catturare l’attenzione anche di chi di The Sims conosce solo il nome.
In questi giorni vorrei essere una mosca per sapere cosa si dice negli studi di EA, ma quel che è certo è che inZOI, anche se si è mostrato solo nella creazione del personaggio, ha tutte le carte per poter diventare IL simulatore di vita, a patto che riesca a mantenere alte le aspettative anche sugli altri fronti. Si spera che il resto del gioco manterrà le promesse del Character Studio. In quel caso potremmo seriamente dover iniziare a parlare di problemi sociali.