Da quando ad agosto inZOI ha smosso i giocatori di tutto il mondo, su The Sims sembra essere calato un leggero velo oscurante. Senza dubbio il nuovo progetto di Krafton è attualmente superiore al franchise che detiene il primato dei simulatori di vita, ma si tratta davvero di due giochi che possono essere messi a confronto?
Abbiamo deciso di analizzare promesse e proposte sia di The Sims che di inZOI per capire se il paragone nato, che continua a espandersi e a far chiacchierare, ha ragione di esistere e se veramente EA dovrebbe temere lo sviluppatore coreano.
inZoi VS The Sims… ma chi l’ha detto?
Era più o meno la fine del 2023 quando si è iniziato a sentir parlare di inZOI, durante una fiera di settore Coreana, G-Star. In poco tempo il web ha iniziato a mormorare sempre più forte, un simulatore di vita si presentava con l’intenzione di promettere sin dall’inizio cose che The Sims avrebbe potuto realizzare in tutti questi anni, invece di restare, come molti sostengono, sempre fermo allo stesso punto. Ci siamo visti quindi di punto in bianco, senza preavviso, l’anteprima di qualcosa di inimmaginabile, un The Sims super realistico con una grafica ultra definita.
Inutile dire che, abituati allo stile cartoon da decenni, il pubblico dei videogiocatori è ovviamente andato in visibilio. Ebbene si, perchè tra le caratteristiche più ricercate in un simulatore di vita, c’è sicuramente quella di poter rendere un personaggio il più fedele possibile alla propria immagine, o a quella di qualcun altro. E avendo provato la demo di inZOI, posso confermare che riuscire a scegliere con precisione anche il dettaglio di sfumatura dei capelli è davvero qualcosa di appagante, nonostante personalmente non sia solita ricreare me stessa in game.
Da quel primo annuncio, del quale forse pochi avevano davvero capito il vero potenziale di inZOI, arriviamo a oggi.
Lo scorso agosto, in occasione della Gamescom 2024, Krafton ha aperto le porte dei suoi server ai giocatori offrendo la possibilità per una settimana di provare una demo del gioco.
Nemmeno a dirlo, l’oggetto della demo è stato proprio quello che qualsiasi utente avrebbe voluto provare: la creazione del personaggio.
Grazie al Character Studio con grafica in Unreal Engine 5 disponibile su Steam dal 21 al 26 agosto, inZOI ha visto piu di centinaia di migliaia di creazioni da parte degli utenti, che hanno creato non solo loro stessi ma personaggi famosi, idoli e celebrità, il tutto riprodotto alla perfezione.
Ed è dopo questa bomba di fine estate che tutto il mondo videoludico è finalmente venuto a conoscenza del fatto che inZOI esiste e sta per sbarcare nello store di Steam. Il paragone con chi detiene il potere dei simulatori di vita è stato tanto scontato quanto immediato, tutti ci siamo detti “Ok, dopo questo the Sims muore”. E non solo per la grafica realistica, ma soprattutto per le dinamiche e le interazioni di gioco mostrate alla Gamescom e da alcuni creator che hanno avuto modo di provare il gioco e mostrarlo in streaming su Twitch.
inZOI metterà davvero da parte The Sims 4?
Come è possibile che un franchise in piedi da più di 20 anni possa farsi spazzare via da un titolo che cattura in primis per il realismo e in secondo luogo per la possibilità di interazioni che non credevamo nemmeno possibili?
In The Sims 4 stiamo ancora piangendo per le scale a chiocciola defunte nel terzo capitolo, ci andiamo a fare un caffè quando dobbiamo spostarci per andare a trovare un vicino e sorbirci il caricamento e Krafton parla di un simulatore di vita open world dove addirittura i toddler fanno le scale gattonando…? Fanstascienza.
Riflettiamo un momento.
Sicuramente l’attuale re indiscusso dei simulatori di vita, forte del suo primato, potrebbe essersi adagiato un po’ sugli allori. Ma sulla base di cosa possiamo dirlo?
Senza dubbio nel 2000 l’uscita di The Sims è stata un’innovazione che ci trasciniamo ancora oggi, icona di un genere apprezzato da diverse generazioni di giocatori e pioniere nel suo campo.
Ma davvero siamo sicuri che The Sims non possa fare di più? Probabilmente è più corretto dire che The Sims non voglia fare di più, perchè probabilmente è stato progettato per quello che è oggi.
Pensiamoci un attimo seriamente, per quanto si parli di una simulazione di vita reale, abbiamo avuto subito a che fare con il tristo mietitore, con il quale è possibile interagire per evitare la morte definitiva di un personaggio, la pianta mucca, gli alieni (nessuno mette in discussione la loro esistenza, ma non mi sembra di vedere molte persone con la pelle verde in giro), unicorni, fantasmi, magia… devo continuare? Sembra più che palese che il realismo vero e proprio della vita di tutti i giorni non è affare di The Sims.
Il titolo ha poi riscosso talmente tanto successo nel corso degli anni che se avesse voluto investire in una grafica da urlo probabilmente avrebbe iniziato a farlo già qualche anno fa, il che mi fa pensare che voglia mantenere le sue caratteristiche che lo contraddistinguono continuando a proporre modelli, umani e animali, simil realistici ma dall’aspetto cartoonesco. Certo, una limatina ad alcune acconciature e ad alcuni capi d’abbigliamento spigolosi non ci dispiacerebbe però eh…
La domanda quindi sorge spontanea: è corretto paragonare inZOI a The Sims e viceversa? Due titoli che in comune, se si va a vedere, alla fine hanno solo il genere.
Uno permette di vivere una vita come quella di tutti i giorni, magnificamente rappresentata in Unreal Engine 5, l’altro ci fa vivere una vita fatta di imprevisti al limite dell’assurdo, con carriere inventate, mondi fantastici e creature immaginarie.
Provate a chiudere gli occhi, pensate a the Sims 4, alle sue stravaganze, alle sue creature e “convertitelo” con il motore grafico di inZOI. Personalmente, per me sarebbe quasi uno shock e probabilmente perderebbe molta della sua ilarità. Con questo non intendo assolutamente dire che sia privo di difetti (si veda il riferimento di prima alle compiante scale a chiocciola e ai capelli spigolosi…).
Sono stata tra i primi a pensare che inZOI avrebbe soppiantato The Sims, ma poi ho iniziato a maturare questo ragionamento, arrivando alla conclusione che si, sicuramente il titolo coreano darà un bello scossone a EA, magari utile a far capire agli sviluppatori che abbiamo bisogno di qualcosa in più e di svecchiare qualche dettaglio, ma probabilmente non lo sostituirà. E il motivo è davvero così semplice, perchè è legato a qualcosa a cui ormai siamo abituati.
La notizia della cancellazione di The Sims 5
Pochi giorni fa è risuonata la notizia di un The Sims 5 cancellato, ripresa poi da EA che ha tenuto a specificare che nessuno aveva mai parlato di un quinto capitolo, ma di un nuovo capitolo a noi noto come Project Rene (che tutti pensavamo fosse il nome in codice di sviluppo, ma a quanto pare…) che sarà un The Sims ma multiplayer. In questa occasione, lo sviluppatore ha voluto sottolineare che The Sims 4 continuerà ad essere aggiornato e che continueranno ad uscire espansioni per mantenerlo in vita, poiché dopo 10 anni di onorato servizio, per gli utenti ricominciare tutto da capo con un nuovo The sims potrebbe non essere comodo.
Ok, diciamo che come molti altri, non ci ho proprio creduto al 100%, il discorso sa un po’ di “facciamo un passetto indietro ma facciamolo sembrare una rincorsa”, però a conti fatti potrebbe avere il suo perchè: con inZOI di prossima uscita (anche se non si sa precisamente quando, ma si prevede per il 2025), perché un titolo decennale dovrebbe correre ai ripari più disparati per farsi notare sgomitando?
EA e Maxis sono realtà consolidate, The Sims pure troppo, probabilmente tenersi The Sims 4 per tutta la vita e concentrarsi su un migliore sviluppo di Project Rene focalizzato sul multiplayer dando a inZOI il suo spazio sul mercato è un’opzione da tenere in considerazione. E di base potrebbe essere un discorso che fila, perchè per quanto a noi arrivino notizie bomba, tra gli addetti al settore dello sviluppo le voci circolano, e secondo voi EA è venuta a conoscenza di inZOI insieme a noi
Quel che è certo è che a breve The Sims non sarà più solo sul podio dei simulatori di vita, ma ritengo altamente improbabile una sua scomparsa dalle scene così come un’eclissi, per quanto temporanea. Ci sarà sicuramente un’attenzione maggiore verso inZOI, almeno per un buon periodo successivo alla sua uscita, ma resto dell’idea che i due titoli si troveranno a coesistere sul mercato e che ci sarà chi, come me, preferirà un giorno l’iper realismo, un altro le pazzie a cui siamo tutti abituati.
Ed è proprio perché le abitudini offrono conforto e sicurezza, forse, che The Sims non vuole cambiare, e noi continueremo a volergli bene, perchè la grafica non sempre è tutto in un gioco.
Anche se le scale a chiocciola non dovessero mai più tornare.