IO Interactive, ha alle spalle una storia molto interessante e in certi versi coraggiosa. Nel 2017 dopo ben 13 anni sotto le redini di Square Enix Europe, i rappresentanti di IO Interactive hanno acquistato le quote di maggioranza dell’azienda direttamente da Square Enix, delineando quella che si può definire una vera e propria emancipazione.
Square Enix è stata più che contenta della scissione, in quanto era già intenzionata a rivendere lo studio. IO Interactive ha quindi guadagnato di diritto il proprio nome e anche i diritti del proprio cavallo di battaglia Hitman.
IO Interactive e i primi duri mesi
Hakan Abrak, CEO di IO Interactive, oggi si è aperto davanti ai microfoni di IGN US, rivelando che poco tempo dopo l’indipendenza lo studio ha rischiato il fallimento:
“Ricordo quando avevamo circa 3 mesi di disponibilità economica, poi avremmo dovuto dichiarare bancarotta”, rivela Abrak: “Ci siamo assunti un grosso rischio separandoci da Square Enix e senza nessun tipo di investitore saremmo crollati. Come se non bastasse il primo reboot di Hitman generò l’80% degli incassi totali entro i primi sei mesi. Quindi fu un periodo davvero duro. Ma abbiamo continuato ad avere fiducia nei nostri progetti”.
La vendita dello studio però, secondo il CEO non è mai stata tra le opzioni:
“Negli anni abbiamo ricevuto diverse offerte, di cui alcune molto allettanti. Ne abbiamo discusso, ma alla fine abbiamo sempre preferito continuare da soli, dare vita ai nostri progetti e oggi il franchise di Hitman ha superato nettamente le nostre aspettative”.
Infine il CEO ha voluto spendere due parole sull’atteso Project 007, rassicurando i fan sullo sviluppo. Lo studio ha le idee chiare e sa bene ciò che sta facendo. La buona notizia è che il numero di dipendenti che segue il futuro titolo è stato raddoppiato.
Insomma il CEO sembra soddisfatto del proprio lavoro, Hitman 3 non a caso continua a intrattenere buona parte dei fan. Noi come sempre ti terremo aggiornato su qualsiasi futuro sviluppo.