Iron Danger è uno di quei titoli che ha il coraggio di osare a innovare e che alla fine riesce a farlo anche molto bene. Siamo di fronte a un gioco strategico nel quale, tra le nostre varie abilità, avremo quella di poter mandare avanti e indietro il tempo di un battito di cuore alla volta.
I ragazzi di Daedalic hanno inoltre creato un’ambientazione davvero ben riuscita e accattivante, frutto di un mix di generi che coinvolge sia i biomi che i vari personaggi e nemici. Tutto qui? No, perché anche se la trama non è delle più esaltanti, le linee di dialogo e i vari personaggi sono stati curati in maniera molto meticolosa e tutto questo contribuisce a coinvolgere il giocatore in questo mondo.
Iron Danger: aggiungi un posto a tavola che ci hanno invaso
La storia nelle sue fasi iniziali ci vede vestire i panni della giovane Kipuna mentre cerca di sfuggire a un assalto che sta devastando il suo villaggio. Dei cavalieri sconosciuti stanno radendo al suolo tutte le abitazioni e massacrando gli abitanti, quindi soverchiata dagli avvenimenti, l’unica possibilità per la giovane è quella di raggiungere la sua barca e scappare.
Durante la fuga, il terreno sotto i piedi della giovane frana facendola precipitare, e Kipuna viene trafitta al petto da una specie di enorme cristallo appuntito. Invece di morire, uno spirito le parla e le fa scoprire il potere di riavvolgere il tempo, abilità che le permetterà di evitare la caduta e proseguire nella fuga, anche se con ancora un pezzo di cristallo che le fuoriesce dal petto.
Utilizzando questo incipit narrativo durante la prima missione, che fungerà anche da tutorial, Iron Danger ci fa conoscere tutte le sue meccaniche di gioco principali, le quali come accennato prima, si basano sul potere di riavvolgere il tempo.
Nello parte inferiore dello schermo avremo inizialmente una, per poi passare a due, barre per controllare il tempo, divise in segmenti. Ogni segmento corrisponde a un battito di cuore, che in tempo si traduce in 0,5 secondi, per un totale di 5 secondi “controllabili”. Quando entreremo in combattimento, il gioco si bloccherà in automatico e tutte le azioni che andremo a compiere influenzeranno lo scorrere del tempo e verranno inserite nella barra.
In Iron Danger i semplici attacchi, le parate, l’utilizzo delle abilita, il movimento e così via, tutto andrà nella barra temporale. La peculiarità di questo sistema è il dover far coincidere queste azioni col mondo che ci circonda. Per fare degli esempi, se azioniamo un’abilità offensiva con la nostra arma da corpo a corpo, questa verrà eseguita nei secondi successivi, ma se non avremo calcolato bene il tempismo e il nemico sarà ancora lontano, andremo a vuoto.
Niente paura però, perché basterà riavvolgere il tempo e calcolare meglio le azioni, in questo caso spostarci prima e attaccare poi. Alla stessa maniera dovremo utilizzare il blocco al momento giusto per parare i colpi avversari. Ogni azione nostra e nemica avrà però un timing diverso, quindi saremo chiamati più volte a riavvolgere il tempo a nostro piacimento.
Se subiremo dei colpi, questi verranno segnati nella barra del tempo, indicandoci il momento esatto del colpo. La nostra abilità starà nel cercare un’azione che in quello stesso istante ci faccia evitare o parare il colpo. Questo sistema sembra un po’ macchinoso inizialmente, e in effetti un po’ lo è, ma dopo pochi scontri di pratica saremo padroni del campo e in questo caso del tempo.
Nella maggior parte dell’avventura di Iron Danger, controlleremo due personaggi tra i quattro disponibili (per questo avremo la seconda barra del tempo), ma il combattimento non si baserà solo sulle diverse abilità dei protagonisti e sul riavvolgere il tempo, ma potremo affrontare i diversi conflitti in modi più dinamici.
Gli incantesimi elementali avranno influenza sull’ambiente circostante, quindi avremo il fuoco che brucerà erba e alberi e il gelo che ghiaccerà i liquidi per fare un esempio, così come rompere un barile d’olio creerà una pozza infiammabile sul terreno. Questi elementi si sposano benissimo con l’esplorazione se pur limitate delle mappe di gioco, facendo cercare al giocatore il modo migliore per affrontare le diverse situazioni.
In Iron Danger, l’abilità di mandare avanti e indietro il tempo servirà spesso anche per risolvere enigmi ambientali, la maggior parte dei quali si baserà sul tempismo, come quando dovremo posizionare due personaggi contemporaneamente su due piattaforme, nello stesso istante che queste si illuminano, in modo da aprire passaggi segreti.
Un sistema di combattimento intrigante, divertente e accattivante, un’ottima colonna sonora, una storia semplice ma ben raccontata, atmosfera costruita e credibile che mescola il fantasy con diversi generi; tutto sembra splendere per Iron Danger, ma purtroppo non è così, perché anche le piccole perle hanno dei lati meno affascinanti.
Il più vistoso è che gli elementi da GDR sono ridotti davvero all’osso, e l’unica opzione che avremo per migliorare i nostri personaggi sarà quella delle abilità che potranno acquisire e potenziare a ogni fine livello. Niente equipaggiamento, niente missioni secondarie e una storia guidata senza possibilità di uscire dal binario.
Queste sono le parti meno belle di Iron Danger, che comunque non vanno a nascondere l’ottimo lavoro dietro questo titolo, ma fanno pensare a quanto poteva essere migliore un titolo già ottimo, con qualche accorgimento e spinta in più. Dal punto di vista tecnico, l’unica lamentela che posso muovere al gioco è qualche sporadico calo di framerate su PlayStation 5 e la macchinosità dei comandi, decisamente meno intuitivi della controparte PC del gioco.