Isolationist Nightclub Simulator è qualcosa di avanguardista. Un walking simulator assolutamente privo di scopo, se non la pura esplorazione dell’ambiente di gioco. Non c’è trama e neppure un vero e proprio gameplay. Ci saremo soltanto noi, tanti oggetti con cui interagire e un bizzarro, labirintico nightclub da esplorare. Non è una gran premessa, ce ne rendiamo conto. Ma questo è uno di quei giochi che “ci devi giocare tu”. Non che ti possa aspettare chissà quale esperienza, anzi, il titolo si rivela tutto fumo e ben poco arrosto.
Iniziamo, allora, con la recensione di Isolationist Nightclub Simulator.
Isolationist Nightclub Simulator, gameplay?
Ci sembra doveroso porre un punto interrogativo su questo paragrafo. Infatti, non si può parlare propriamente di gameplay. Tutto ciò che potremo fare sarà esplorare la mappa ed effettuare interazioni minimali con gli oggetti presenti. La recensione potrebbe persino concludersi qui perchè davvero non c’è altro di cui parlare. Faremo, quindi, una breve carrellata sugli ambienti offerti da questo nightclub.
Dance Floor
La sala principale di Isolationist Nightclub Simulator. Una pista da ballo parzialmente gestibile da noi. Ci sarà, infatti, un palco sul quale potremo scorrere i brani musicali, animare in diversi modi la sala (tra ologrammi, luci laser e animazioni varie) oppure comporre la nostra musica. Ci saranno, infatti, diversi strumenti automatici che, se settati a dovere, potrebbero dar vita a un brano.
Ma creare qualcosa di decente sarà davvero difficile perché non esiste alcun sistema di controllo del ritmo dei suoni, dovremo semplicemente premere dei tasti sui vari strumenti. Per la maggior parte del tempo, avremmo preferito un religioso silenzio rotto solo dal suono dei nostri passi.
Bar
Qui potremo trovare diversi drink, ognuno dei quali avrà un effetto psichedelico sulla nostra visione, distorcendo luci e colori. Per annullarne l’effetto sarà sufficiente bere una tazza di caffè. Davvero immersivo. A parte questo, troveremo una piccola console tramite la quale potremo lasciare messaggi per gli altri giocatori, un po’ come si fa con i messaggi in Dark Souls. E dopo aver paragonato Isolationist Nightclub Simulator alla serie di Miyazaki meritiamo di chiudere bottega e finire a recensire pannocchie di granturco alla sagra del contadino di Castellammare di Stabia.
Comunque, i messaggi lasciati verrano casualmente distribuiti sulle pareti del nightclub, starà poi a noi ritrovarli, se mai dovessimo averne voglia.
Chillout Rooms
Uno degli spazi più strani di Isolationist Nightclub Simulator. Entrando in questa zona ci ritroveremo davanti tre possibili strade, che ci porteranno a tre ambienti completamente distinti: una specie di deserto con tanto di antiche rovine, un boschetto con funghi allucinogeni e una elegante sala con un pianoforte.
Anche qui, non potremo fare altro che girovagare ed esplorare, senza aspettarci di trovare chissà quale segreto, fatta esclusione per dei buchi nella mappa che ci faranno finire in un bianchissimo nulla, costringendoci a riavviare il gioco.
Arcade
La zona di Isolationist Nightclub Simulator in cui avevamo riposto più speranze e anche quella che ci ha deluso di più. La sala-giochi. A dirla tutta, questa parte si presenta anche bene e sarebbe un posto che, nella realtà, visiteremmo volentieri. Ci saranno diversi cabinati, una zona basket, macchinette e un biliardo. Peccato che:
- La maggior parte dei cabinati sarà sapientemente “fuori uso”, perché scrivere “non ho idea di come farla funzionare” pareva brutto.
- Non potremo in alcun modo giocare a biliardo ma solo afferrare le palle e gettarle in giro (interpreta liberamente questa frase).
- Una macchinetta, quella con il gancio che afferra i giocattoli, si romperà appena la sfioreremo, un modo astuto di dire “non avevo idea di come programmarla quindi facciamo che si rompe“.
Gli unici giochi realmente funzionanti ti stancheranno presto, spingendoti a cambiare zona.
Art Gallery
Isolationist Nightclub Simulator dispone anche di una galleria d’arte. Qui troveremo installazioni artistiche di vario genere, alcune delle quali consistenti in immagini prese da un sito su cui potremo caricare nostre immagini e sperare che vengano postate nel gioco. C’è anche un indirizzo mail a cui possiamo spedire immagini allo stesso scopo. Ma che razza di meccanismo assurdo è mai questo?
Ci sarà anche un tavolino con delle videocassette e, accanto, un videoregistratore. Eravamo curiosi di vedere cosa mostrassero le cassette, dato che è possibile afferrarle e, presumibilmente, inserirle nel registratore. Peccato che il sistema di interazione sia, qui, completamente sfasciato. Quando si afferrano le cassette, queste non si muovono che di pochi centimetri, finendo poi per cadere e restare inutilizzabili. Ottimo lavoro.
Grafica e colonna sonora
La grafica, considerando anche la natura del titolo, è anche guardabile. Tuttavia, ci saranno degli assurdi cali di framerate in momenti casuali.
La colonna sonora è contestuale agli ambienti che visiteremo: classica musica elettronica nella sala da ballo, musica pseudo-trionfale nella zona delle rovine del deserto e così via. Nulla di memorabile, comunque.
Giudizio
La nostra esperienza su Isolationist Nightclub Simulator si è conclusa così:
Esatto, la sala da ballo è svanita nel nulla e noi siamo sprofondati in una dimensione eterea.
Scherzi a parte, Isolationist Nightclub Simulator, qualunque voglia essere il suo scopo, va rivisto. Così com’è, l’esperienza non può che durare un’oretta o poco più, ammesso che il giocatore abbia la voglia di esplorare a dovere ogni zona. A onor del vero, il gioco riesce a incuriosirti fino ad un certo punto, spingendoti ad esplorare. Ma supponiamo che questa caratteristica valga soprattutto per i giocatori affascinati dal trash videoludico. Nella sua ingenuità simulativa, ci ha ricordato Fireworks Mania, simile per certi versi.
Se vuoi cimentarti in questa curiosa esperienza psichedelica, ti consigliamo di acquistare il gioco con i saldi. Il che, detto su di un prodotto che di base costa 3,99 €, è piuttosto eloquente.