È passato un mese da quando il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato alle sue truppe di invadere le città di confine dell’Ucraina, avviando un conflitto che ha avuto ripercussioni internazionali. Una delle località più attaccate è stata Mariúpol, un’importante città portuale dove c’era un museo di console e computer retro in cui era esposto hardware dagli anni ’50 ai primi anni 2000.
it8bit club: una grande perdita
È stato lo stesso Dmitry Cherepanov, proprietario della collezione, ad annunciare la distruzione del museo it8bit club sulla sua pagina Facebook. Nel post ha spiegato che non è stato in grado di salvare alcun pezzo, dal momento che l’intero edificio è stato distrutto, subendo la stessa sorte della casa in cui viveva. Ciò significa la scomparsa di una collezione che Cherepanov aveva impiegato 15 anni per acquisire, con oltre 500 pezzi di hardware retro tra computer, console e videogiochi.
Dmitry Cherepanov assicura che cercherà di mantenere vivo il sito ufficiale del museo, l’unica vestigia che rimane del suo progetto, così come la radio online da cui trasmette canzoni retrò, Cherepanov chiarisce che attualmente non è la sua priorità ricostruire il museo poiché l’invasione russa lo ha costretto a lasciare la stessa casa. I follower della sua pagina Facebook si sono uniti a lui e stanno facendo donazioni attraverso un account PayPal che Cherepanov ha aperto per l’occasione.
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