Japanese Romaji Adventure è un gioco di ruolo creato con RPG Maker MV, un programma che io stesso conosco ed ho utilizzato, sviluppato da JBO Media e pubblicato dall’editore Angel Star Studios.
Il titolo utilizza in buona parte gli strumenti di base offerti da RPG Maker MV ed è presente su Steam al prezzo di 3,99 euro. Lo scopo degli sviluppatori è insegnare alcune basi sulla lingua giapponese e sulla cultura che caratterizza il paese del sol levante.
Japanese Romaji Adventure: avventurieri in formazione!
La trama di Japanese Romaji Adventure è riassumibile, per quanto ci interessi, nel seguente modo: un gruppo di quattro avventurieri, sul quale non sappiamo nulla se non che sono considerati stranieri, entra in Giappone dopo che sono stati riaperti i confini con il resto del mondo. Ci troviamo nel 1800, i forestieri non sono ancora ben visti dalla popolazione del posto, in particolare i Gajin non accettano stranieri.
Il tuo compito sarà quello di far diventare il tuo gruppo di esploratori dei veri e propri “maestri” della cultura e della lingua giapponese. Per essere precisi il gioco ti insegnerà le basi con oltre 600 parole trascritte utilizzando l’alfabeto di noi europei.
Un gameplay semplice…oppure no?
Japanese Romaji Adventure è un gioco di ruolo di natura istruttiva, pertanto come premessa dovuta dovrai ricordare concetti e spiegazioni che imparerai durante l’avventura. Dalla prima città non potrai uscire se non dopo aver visitato e completato tutti i quiz di base legati alla lingua ed alla storia giapponese, questi ti verranno assegnati dai vari personaggi non giocanti presenti nelle strutture. Fin dai primi minuti imparerai: i saluti, i numeri, alcuni elementi di storia ed i colori. Tranquillo però, il gioco consente di rileggere più volte e di ripetere i quiz fin quando non li completerai.
Una prima pecca di questo piccolo RPG è appunto la possibilità di ripetere senza che l’errore nelle risposte applichi un malus sul nostro gruppo: personalmente mi sono ritrovato a ripetere alcuni quiz cercando casualmente di azzeccare le risposte giuste. Gli sviluppatori avrebbero dovuto inserire qualche elemento che invogliasse effettivamente a concentrarsi sulle varie spiegazioni precedenti, in maniera tale da non utilizzare questi facili stratagemmi.
Per alcuni la soluzione sopra riportata potrebbe essere la via per rendere l’esperienza di gameplay meno noiosa e frustrante, dato che in determinate situazioni potrebbe annoiarti o stancarti per i ripetuti tentativi falliti.
L’idea di invogliare ad imparare una cultura ed una lingua nuova è certamente riuscita per quanto riguarda i colori ed il sistema di combattimento: conoscere i nomi dei principali colori permette di affrontare i combattimenti contro le creature che incontreremo in determinati luoghi. In questo caso il giocatore dovrà necessariamente ricordarseli, poichè le magie (che hanno nomi di colori) che possono lanciare i quattro avventurieri hanno effetto solo se lanciate sul nemico corrispondente.
In seguito, oltre i colori, ci saranno determinati nemici che potranno essere sconfitti con altre conoscenze di base. Un’idea innovativa, applicata però al classico sistema di combattimento offerto da RPG Maker MV, ma che sicuramente spinge a dover imparare delle parole in giapponese.
In Japanese Romaji Adventure gli scontri avverranno solo in determinati dungeon all’esterno delle varie città, le battaglie contro i nemici incontrati casualmente possono essere saltate con l’opzione fuga. Questi scontri vengono attivati dopo un certo numero di passi che il gruppo compie nel dungeon (un pò come nei classici giochi di Pokemon), è una caratteristica base di RPG Maker.
Se non sei un esperto dei giochi RPG creati con i vari tool di RPG Maker (MV è solo uno dei tanti) sappi che il sistema di combattimento è a turni, in cui il giocatore decide per ogni membro del proprio team la mossa da dover fare, tra le quali difendersi, attaccare normalmente, usare oggetti oppure magie.
Aspetti tecnici da rivedere…
Come già detto in precedenza Japanese Romaji Adventure utilizza per buona parte le risorse base di RPG Maker MV, di per sè questo potrebbe anche non essere una pecca ma sicuramente il mapping dei vari livelli lascia a desiderare in diverse occasioni. Infatti, ci sono elementi che sarebbero da rivedere.
Per esempio, capitano spesso errori di passaggio: sin dall’inizio mi è stato da subito evidente che il titolo presentasse varie disattenzioni, poichè con il proprio gruppo di avventurieri è possibile camminare sulle rocce, su alcuni cestini ed addirittura sull’acqua.
Inoltre, a uno sguardo attento il mapping appare poco curato: una regola tacita per ogni creatore di videogiochi è non ripetere per quanto più possibile determinati elementi nella mappa che si sta creando. In Japanese Romaji Adventure spesso gli elementi sono messi tutti alla stessa distanza l’uno dall’altro senza dare una minima idea di uno scenario più realistico.
Infine, capita persino di vedere qualche errore nei personaggi non giocanti: i cosiddetti PNG in RPG maker possono essere impostati in movimento oppure fermi, ebbene uno degli errori più volte commesso dallo studio di JBO Media è stato quello di scegliere come grafica, per alcuni personaggi che sono fermi, quella del personaggio in movimento.
Tutti questi elementi qui sopra riportati richiedono davvero poco tempo per essere corretti e spero vengano cambiati in futuro. Per quanto riguarda le animazioni e gli effetti sono presenti nel solo combattimento, si potrebbero benissimo usare anche nel mapping principale o durante l’avventura, ma in questo gioco sono assenti.
Dal punto di vista musicale in Japanese Romaji Adventure troveremo dei pianoforti, in alcune strutture, che ci permettono di cambiare la musica in sottofondo del gioco, un aspetto carino che non è presente in tutti i giochi creati con Rpg Maker MV.
Per quanto riguarda gli effetti sonori sono limitati a quelli classici di transizione, come aperture di porte, ed a quelli presenti nel sistema di combattimento.
Il verdetto finale
Considerato anche il prezzo, Japanese Romaji Adventure è un umile titolo che vuole insegnare qualcosa di utile come la lingua giapponese e la storia di questo paese. Tuttavia ci sono degli aspetti che denotano scarsa attenzione nella realizzazione del gioco, dei piccoli “problemi” che possono essere risolti in breve tempo e che se risolti migliorerebbero il titolo di JBO Media. Non meno importante è la possibilità di giocarlo solamente in lingua inglese, che rappresenta un ostacolo duplice per chi non lo conosce bene e vuole anche imparare il giapponese.