Jeff Minter è noto alla community non solo per aver fondato Llamasoft, software house di Gridrunner e Mama Llama, ma anche per le sue dichiarazioni. Principalmente le sue critiche sono rivolte per il settore videoludico e di come sta progredendo la tecnologia nel corso degli anni. Tecnologia che sembra star virando più sulla ricerca smodata di soldi, che sul prodotto valido in sé. Almeno questo è il pensiero di Jeff, dove rivolge agli sviluppatori delle domande ben precise: “Dov’è l’amore? Dov’è l’orgoglio nella tua creazione, nel sapere che ha portato alle persone una gioia genuina?”
https://twitter.com/llamasoft_ox/status/1483611834301222912
Andiamo con ordine; il 19 gennaio ha praticamente assaltato il suo account personale su Twitter con alcune dichiarazioni in merito alla generazione di nuovi videogiochi, sviluppatori e del rapporto intrinseco con la community. Tutto ciò converte in un’unica parola: soldi; fare denaro sembra essere diventata la missione principale delle società odierne, che cercano in tutti i modi di spillare soldi ai giocatori.
“Quando realizzo un gioco so che è per una ristretta nicchia di persone, che vogliono un gioco che li faccia sentire in un modo particolare attraverso la sua grafica: Passerò settimane, mesi a mettere a punto quello che realizzo in modo che soddisfi me e il persone a cui piace quel tipo di giochi” ha continuato nel suo thread.
Jeff Minter si sfoga e ricorda a tutti come la gioia dei giocatori e l’amore per ciò che viene fatto deve essere al primo posto
“E spero che alla fine della giornata ci siano abbastanza persone che mi daranno qualche sterlina per quell’esperienza, e non chiederò loro di più finché non avrò qualcosa di nuovo per loro, senza abbonamenti o pubblicità o qualsiasi altra cosa del genere. “
https://twitter.com/llamasoft_ox/status/1483611924331958276
Non tutto ciò che ha rivelato sulla piattaforma social è stata negativa, perché nonostante il suo pensiero duro verso moltissime realtà del settore, ha avuto un sorriso. Esatto: un sorriso verso coloro che stanno sulla lunghezza d’onda del fondatore. Un ringraziamento speciale a coloro che pensano ancora ai videogiochi come forma d’arte, d’intrattenimento e non come mezzo dove poter lucrare in ogni modo possibile.
“Questo è tutto ciò che voglio davvero, voglio solo essere in grado di fare questa cosa che rende alcune persone felici. Vedere ‘l’industria dei giochi’ ora tuffarsi a capofitto in strategie sempre più truffaldine per spillare più soldi da quante più persone possibili mi spezza il cuore” ha concluso Minter.