Il mondo dei videogiochi indie, in un ambiente di progetti inconcludenti, poco ispirati e dal sapore di già visto, è in grado di regalare piccole gemme che in mezzo al marasma potrebbero passare inosservate. Non è questo che desideriamo per Jetboard Joust, un titolo dalle poche promesse, ma che non per questo ha fallito nel regalarci diverse ore di puro e sano divertimento.
Anzi, diremmo esattamente l’opposto; la totale mancanza di voler strafare con una trama non necessaria o di inserire a forza messaggi morali ed etici di qualsiasi genere, ha permesso agli sviluppatori di concentrarsi sul loro obiettivo primario: ovvero creare un gioco immediato, colorato e molto divertente.
Una filosofia estremamente in linea con i videogiochi arcade degli anni 80 dei cabinati, ai quali Jetboard Joust si ispira. Nonostante l’ispirazione, questo particolare indie riesce ad essere anche un pizzico moderno nel suo approccio alla progressione, vediamo insieme di che si tratta!
Fra passato e tempi moderni, senza nessuna pretesa di prendersi sul serio!
I presupposti su cui si basa l’avventura proposta da Jetboard Joust sono veramente semplici. Dovremmo avanzare con il nostro jetboard di livello in livello, di pianeta in pianeta, nel tentativo di impedire a degli alieni malvagi di rubare le piccole e indifese forme di vita autoctone presenti in ogni stage.
Benché il Game Over sopraggiunga soltanto all’esaurimento della vita del nostro piccolo protagonista, è comunque altamente sconsigliato non salvare gli abitanti dei pianeti. Questi infatti possono essere rapiti dagli avversari dotati di jetboard come noi che potranno rubarli e trasformarli in super cattivi mutanti, un tipo di nemico piuttosto coriaceo. Oltre a nemici antropomorfi su jetboard sono presenti anche un gran numero di creature aliene spesso mostruose e deformi, che portano il numero dei nemici totali a 46.
Un totale che abbiamo trovato sorprendente per via delle poche reskin e degli invece molteplici comportamenti che caratterizzano tutti i nemici.
Distruggere tutti gli alieni non è solo il modo per passare al livello successivo. ma anche una gran fonte di guadagno. La maggior parte del denaro che troveremo nei livelli viene proprio lasciata alla morte degli avversari e ucciderne un gran numero in serie incrementerà i nostri guadagni. Nel caso di sconfitta potremmo tornare in gioco dietro pagamento e successivamente recuperare il denaro lasciato nella tuta jet.
Jetboard Joust è uno shoot’em up o un roguelike? Entrambi!
Probabilmente è proprio il denaro il perno centrale di Jetboard Joust. Grazie ad esso potremmo potenziare il jetboard, la tuta del protagonista e anche le sue armi, così come tornare in sella in caso di fallimento.
Come dicevamo, Jetboard Joust si ispira spiritualmente agli arcade degli anni 80, in cui era necessario pagare per continuare la partita; in caso di sconfitta e di mancanza di pecunia, si era costretti a tornare a casa o a guardare gli amici giocare. I cabinati non salvavano di certo le nostre partite, per cui al ritorno in sala giochi bisognava per forza ricominciare tutto da capo; così avviene su Jetboard Joust: senza denaro si incorre nel game over.
Questo elemento rende Jetboard Joust quello che oggi definiamo un roguelike; permadeath e una buona difficoltà di base fanno sì che arrivare ai titoli di coda si riveli una sfida piuttosto impegnativa.
Nel suo gameplay invece Jetboard Joust è un vero e proprio shoot’em up. La possibilità di volare con il jetboard regala al protagonista una mobilità senza pari, in grado persino di fornire una manovra offensiva piuttosto valida: attivando il booster del jetboard il protagonista diventerà temporaneamente invincibile e potrà scontrarsi contro i nemici.
Inizialmente risulterà arduo colpire i nemici con un attacco così repentino, ma con la pratica si rivela un ottimo modo per eliminare più nemici alla volta e ti salverà nelle situazioni più critiche. Tralasciando il fatto che devastare decine di avversari in un tripudio di esplosioni di pixel risulta veramente gratificante.
L’attacco con il booster viene per ovvie ragioni limitato da un certo numero di utilizzi, così come i proiettili delle armi. Sarà possibile raccogliere da terra oggetti per rifornire i booster, gli scudi (la vita del protagonista) e le munizioni.
Visto che siamo in tema, come se la cava Jetboard Joust per quanto riguarda le bocche da fuoco? La risposta è egregiamente. Sono presenti 30 armi differenti, ognuna ottimamente caratterizzata, nonostante alcune un po’ troppo più utili di altre. A parte la pistola, equipaggiamento base dai proiettili infiniti, le armi su cui riusciremo a mettere le mani disporranno di colpi limitati e potranno essere potenziate con il denaro per aumentare raggio d’azione, capienza il danno e le loro condizioni.
Le condizioni dell’arma peggiorano con l’utilizzo e vanno riparate e tenute in buone condizioni in modo da trovare munizioni con maggior frequenza. I nemici con il jet board possono sì mutare gli abitanti in mostruosità difficili da battere, ma in compenso alla loro morte lasciano cadere il loro jetboard, che possiamo prontamente recuperare per ricaricare parte degli scudi e soprattutto ripristinare le condizioni dell’arma.
Insieme al gran numero di alieni differenti, la varietà di armi riesce a rendere Jetboard Joust mai stucchevole, non importa quante volte si ricominci.
Benché la varietà sia il punto forte di Jetboard Joust, abbiamo rilevato una piccola criticità nello sviluppo dei livelli. Fondamentalmente la risoluzione di ogni stage è sempre la medesima e non cambia mai:
- Eliminare i tutti i nemici
- Avvicinarsi alla stanza del tesoro per far spawnare il mini boss
- Raccogliere la chiave e godersi la ricompensa di fine livello
Un poco di varietà in più nel raggiungimento della conclusione del livello, come obiettivi a tempo o modificatori particolari non avrebbe guastato.
Per quanto riguarda le ricompense di fine livello torna l’elemento roguelike. Dopo il primo livello di ogni mondo sarà possibile scegliere il livello in base alla ricompensa che ci darà; per esempio si potrà scegliere fra nuove armi potenziamenti per quelle che già abbiamo o miglioramenti per il jetboard per la tuta e tantissime altre cose. Bisognerà scegliere con oculatezza il percorso da prendere, visto che con il nostro avanzare le possibilità si ridurranno fino a condurre ad un’unica strada.
Il gioco tiene conto del completamento di ogni pianeta e per sbloccare tutte le ricompense bisognerà completarlo al 100%, un altro elemento che amplifica una rigiocabilità già eccelsa.
Nostalgia portami via
Sull’aspetto tecnico e visivo abbiamo poco da rimproverare a Jetboard Joust. Sono presenti pochissimi bug e la pixel art è davvero fenomenale, riesce ad essere estremamente evocativa per chi ha giocato la Golden Age dei pixel e al contempo moderna. I modelli e gli effetti delle armi, i nemici e le loro animazioni, le esplosioni di pixel, è davvero tutto davvero perfetto, una vera e propria goduria per gli occhi.
Proprio per via di cotanta bellezza, ci è dispiaciuto molto constatare che lo sfondo rimane lo stesso per tutti e cinque i pianeti disponibili. Non possiamo sapere se la causa sia effettivamente questa, ma vogliamo credere che questa svista sia dovuta a una mancanza di fondi; a farcelo pensare è il fatto che lo sviluppatore si è ingegnato per alleggerire il peso di questa monotonia.
Di livello in livello la scelta cromatica dello schermo cambierà completamente. In alcuni livelli giocheremo in bianco e nero, altri bianco e rosso e così via. Un cambiamento visivo così drastico a malapena ti farà rendere conto dello sfondo sempre uguale.
Per quanto riguarda invece l’aspetto sonoro l’ottimo sound design viene mal accompagnato dalla musica di gioco che, benché ispirata, a lungo andare ti farà venir voglia di toglierla definitivamente.