Quando la tecnologia VR era ancora agli inizi, un titolo in particolare ha spopolato fra i giocatori. Si tratta di Job Simulator che permetteva di provare un’esperienza lavorativa, seppur in maniera molto comica e caricaturale, in compagnia di robot futuristici. In seguito è stato messo in ombra da Beat Saber, un rytm game per VR che può vantare il traguardo di essere il primo titolo pensato per VR a superare il milione di copie vendute. Job Simulator continua comunque a ottenere buoni risultati ed ha superato anch’esso il milione di copie vendute, diventando il secondo gioco per VR ad ottenere un tale risultato.
Superare il milione di copie vendute è un risultato comune per un titolo tripla A, non è altrettanto comune se si tratta di titoli indie; se aggiungiamo poi che Job Simulator è esclusivamente destinato a quello che attualmente è un mercato di nicchia come quello della realtà virtuale il risultato ottenuto da Owlchemy Labs è ancora più impressionante. Attualmente, PlayStation VR è l’hardware per realtà virtuale più venduto, con circa 5 milioni di unità, mentre altri hardware faticano ad avvicinarsi a tali dati di vendita.
Gli sviluppatori hanno condiviso sul loro account Twitter un trofeo ricevuto da Oculus:
Thank you @oculus for the beautiful trophy! It was our pleasure to bring Job Simulator to Oculus Quest as a launch title 💖🏆🤖 pic.twitter.com/3OLyxcWU6Y
— Owlchemy Labs (@OwlchemyLabs) January 2, 2020
L’affermazione che Job Simulator è il secondo gioco “fatto per il VR” va letta con attenzione. Ci sono diversi titoli, come ad esempio Resident Evil 7 o Wipe Out Omega, che supportano il VR, ma non necessitano del suo utilizzo, e non sono pensati esclusivamente per la realtà virtuale. Job Simulator è pensato esclusivamente per l’utilizzo del visore ed è questo che si intende con “fatto per VR”.
La tecnologia VR è tanto interessante quanto ancora poco utilizzata. In molti ritengono che possa essere il futuro del gaming, mentre altri restano piuttosto scettici al riguardo. Solo il tempo ci dirà se il VR potrà essere una solida alternativa al classico modo di giocare o rimarrà una componente accessoria e poco utilizzata come ora.