Vediamo come Journey of the Broken Circle cerca di portare una ventata d’aria fresca nel mondo dei platform grazie ad una profondità che non si vede spesso, diventando un titolo interessante nonostante un comparto tecnico che non riesce a reggere il passo con la storia brillante ed introspettiva che ci viene proposta.
Il titolo arriverà su Nintendo Switch, Steam il 18 settembre al prezzo di 8€, sarà anche possibile acquistare Journey of the Broken Circle per IOS al costo di 5€.
La disperata ricerca della perfezione
Sicuramente la storia è il maggior punto di forza di Journey of the Broken Circle, sotto ogni aspetto è illuminante e riesce a reggere da sola un gioco che non è esente da problemi.
L’andamento lento e scandito da poche e brevi finestre di dialogo riesce a rappresentare perfettamente le personalità dei diversi personaggi secondari e ci fa capire le difficoltà che il nostro protagonista sta affrontando in questo viaggio alla ricerca della sua parte mancante che sembra interminabile.
Durante la sua avventura incontrerà diversi personaggi, ben caratterizzati e con delle personalità ben definite, che si relazioneranno con Circle in modi diversi, li vedremo unirsi a lui nel suo viaggio per i motivi più disparati, come vedremo NPC che si rifiuteranno di aiutare il nostro piccolo cerchio fino ad alcuni che cercheranno tramite l’arte oratoria di far breccia nelle emozioni del protagonista per fargli capire che per trovare ciò che ci manca dobbiamo cominciare a cercare in noi stessi.
Il mondo di gioco è letteralmente un mondo vivo in quanto tutto, dalla pigna più insignificante fino ad un gufo maestoso, può avere una coscienza delle emozioni ed una linea di pensiero ben definita.
Sicuramente il titolo di Lovable Hat Cult riesce in pieno nell’intento di permettere al giocatore di dialogare con se stesso e di riflettere per tutta la durata dell’esperienza di gioco.
Ci attendono panorami mozzafiato
Il comparto grafico di Journey of the Broken Circle è molto altalenante in quanto alterna dei fondali realizzati in modo splendido con dei tramonti commoventi con un design dei personaggi non sempre pulitissimo e molto generico.
La pecca più grande si vede nelle mappe di gioco spesso molto simili tra loro in cui l’unica vera differenza è la palette cromatica, riducendo diverse volte i livelli a delle semplici vallate vuote con pochissimi elementi a schermo, facendoli risultare anonimi e privi di carattere.
Lo stile minimalista è in perfetta sintonia con ciò che Journey of the Broken Circle sta cercando di comunicare ai videogiocatori, nonostante non sia realizzato in modo eccelso.
The sound of silence
La colonna sonora di Journey of the Broken Circle che ci accompagna per tutto il nostro viaggio è composta da brani orecchiabili e che non stancano, nonostante questo non riescono a centrare il segno in quanto fanno a cazzotti con l’atmosfera di ricerca interiore che il titolo cerca di creare.
I brani sono diversi a seconda della situazione o del livello e si è sicuramente sentito di peggio, nonostante sia distante anni luce da alcune colonne sonore di eccellente fattura come quella della saga di Ori o del più recente Evergate, entrambi titoli platform come Journey of the Broken Circle.
Un gameplay piatto
Se sotto il punto di vista della trama il titolo si rivela un’esperienza interessantissima e che rompe gli schemi, non si può dire lo stesso del gameplay, spesso noioso e con dei comandi poco responsivi, cosa che non è ammissibile in un gioco platform.
Sicuramente la pecca più grande del titolo, in quanto nonostante i tanti punti positivi non è possibile passare sopra ad un gioco che dopo pochissimo tempo si rivela noioso e sempre uguale riducendo la longevità a zero.
Il gameplay è completamente anonimo e rimane praticamente invariato dall’inizio alla fine, nessun nemico da sconfiggere o azione folle da compiere, per la maggior parte delle ore di gioco ci limiteremo ad andare in avanti e saltare, niente a che vedere con le trovate geniali viste nei sopracitati Ori e Evergate o in un classico come Ray-man.
Vedremo durante il corso della nostra avventura delle sezioni a comandi invertiti o a gravità modificata, oltre alle 3 abilità che ci verranno donate dai nostri compagni di viaggio, ma niente che riesca a risollevare l’esperienza di gioco che da questo punto di vista è davvero deludente.
Per concludere i comandi sono poco responsivi e capita più di una volta che nonostante la pressione del tasto apposito un salto non venga riconosciuto, facendoci inevitabilmente perdere.
Cos’è veramente Journey of the Broken Circle
In conclusione Journey of the Broken Circle rimane un progetto interessante, consigliato per chi vuole provare un’esperienza di gioco diversa con la testa più proiettata verso un’avventura grafica più che a un platform vero e proprio visto un gameplay deludente sotto molti punti di vista.