Dai produttori della serie di Spellbound di 505 Games e dal team di sviluppatori indie Typhoon Studios, è in arrivo in una versione fisica oltre che digitale, un titolo che personalmente attendevo moltissimo fin dal suo trailer di lancio nel 2018, caratterizzato da un forte umorismo e una ambientazione sci-fi coloratissima. Stiamo parlando di Journey to The Savage Planet, titolo già disponibile su diverse piattaforme quali PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Epic Games Store in vendita a 29.99 euro, ma che diverrà disponibile in edizione fisica solo per le piattaforme console il 31 gennaio 2020.
Quest’avventura esplorativa ricorda da vicino diversi titoli recenti a partire dall’evidente somiglianza, quasi parodistica, con No Man’s Sky, ma riesce a mantenere un tocco di originalità caratterizzata da una trama semplice e da un gameplay da approfondire, viste le numerosissime meccaniche e i gadget che si troveranno nel mondo di gioco alieno.
Il giocatore, fin dalle battute iniziali, viene abbandonato dall’agenzia aerospaziale per cui lavora in un luogo sperduto dell’universo, inesplorato, con pochissimo equipaggiamento e senza un obiettivo reale. Ed ovviamente senza abbastanza carburante per tornare a casa con il proprio mezzo di trasporto. Per sopravvivere alle ostilità del posto,che spazziano da mostri giganteschi a piante velenose, il giocatore dovrà catalogare la flora e la fauna aliena per determinare se in questo pianeta è possibile la vita umana. Journey to the Savage Planet si può giocare sia in single player che in modalità cooperativa online con un altro giocatore.
Queste le parole di Alex Hutchinson, direttore creativo di Typhoon Studios, riguardo questa produzione:
“Journey to the Savage Planet è un progetto di passione, creato con cura dal nostro piccolo team. È un gioco che parla di esplorazione e capitalismo, con battute sul cadere a terra, gambe all’aria, ma è anche un rimando ai videogiochi che abbiamo giocato e amato da bambini, quando il gironzolare e lo sperimentare venivano premiati, piuttosto che andare diretti dal punto A al punto B. Speriamo che vi faccia ridere e speriamo che amiate il vostro viaggio interstellare, tanto quanto noi abbiamo amato crearlo”.