In questo periodo specifico dell’epoca che stiamo vivendo, le problematiche relative alla salute dei nostri mari si stanno facendo sempre più annose e stanno attirando (fortunatamente) in maniera importante l’opinione pubblica. Maree che si stanno progressivamente innalzando per via dello scioglimento dei ghiacci e l’aumento dell’inquinamento marittimo sono elementi che stanno influendo negativamente sulla salute delle splendide creature che vivono in mare e oceani, ma che senza le giuste precauzioni potrebbero causare danni anche in superficie e quindi agli esseri umani.
No tranquilli, non avete sbagliato sito, non siete capitati su Focus o National Geographic, semplicemente l’introduzione un pochino catastrofica ma ahimè concreta rappresenta la premessa sulla quale è stato pensato Jupiter & Mars, titolo che è analisi di questa recensione e che è stato progettato su misura del PlayStation VR. Il titolo Tigertron infatti pone l’accento proprio su questi aspetti, ovvero innalzamento e inquinamento dei mari, dovuti come sappiamo fin troppo bene dall’uso improprio della natura che l’essere umano sta facendo, tanto da essere stato sviluppato in collaborazione con le organizzazioni marittime SeaLegacy e The Ocean Foundation. Ciò che sorprende è che al di là del fattore etico senza dubbio apprezzabile, Jupiter & Mars si dimostra anche un titolo valido e un’ottima esperienza dedicata al visore Sony.
Delfini curiosi!
Jupiter & Mars è dunque un’avventura marina ambientata in una Terra dove il livello del mare è salito a dismisura in seguito allo scioglimento dei ghiacciai e al cambiamento climatico. Il risultato di tali cambiamenti ha portato le città vicino alla costa ad essere completamente sommerse, esattamente come la scienza ha tentato di spiegare ma senza essere minimamente ascoltata, favorendo però uno sviluppo tutto nuovo di coralli e creature estinte o vicine all’estinzione. Nonostante questo trionfo della natura, il segno del passaggio dell’umanità rimane ben visibile con diversi artefatti umani rimasti in piedi ed è per questo che una nuova razza elite di balene, conosciute come le Anziani, incaricano Jupiter e Mars di aiutarle a neutralizzare la rete globale di macchine create dagli esseri umani che minacciano la nuova vita marina.
Jupiter & Mars è sostanzialmente un’avventura rilassante, nel senso che non esistono di fatto nemici da sconfiggere, punteggi o game over, ma solo l’esplorazione dei livelli che man mano ci troveremo a fronteggiare in una progressione piuttosto lineare e fatta di enigmi ambientali da risolvere e abilità da sbloccare nel progredire dell’avventura. Jupiter infatti potrà, ad esempio, affrontare le forti correnti o i fondali più profondi soltanto in momenti specifici del gioco e in genere dopo aver portato a termine determinati obiettivi, che vanno dal liberare un certo numero di tartarughe intrappolate dalla plastica o aiutare alcuni pesci a sbloccare dei passaggi ostruiti. Tali puzzle ambientali sono molto semplici ma spesso e volentieri spingono il giocatore ad esplorare le belle ambientazioni marine che fanno da cornice al titolo Tigertron. L’esplorazione è il fulcro che sta alla base di Jupiter & Mars, non solo per godere dei fondali marini circostanti ma anche per cercare tutti gli oggetti sparsi e nascosti nelle conchiglie o per liberare le creature intrappolate in qualche scellerato marchingegno degli ormai estinti esseri umani.
DualShock 4 alla mano controlleremo Jupiter con il suo fido compagno Mars che è adibito ad azioni di supporto, come l’apertura delle conchiglie o lo sfondamento di barriere premendo il tasto Cerchio. L’attività di esplorazione dei fondali è facilitata dai “poteri” di Jupiter: premendo X infatti attiveremo l’Echolocation, ovvero uno scansionamento dell’ambiente grazie al quale gli elementi che vivono i fondali assumeranno a schermo una specifica colorazione permettendoci di capire come agire. Le creature amiche saranno verdi, gli oggetti che permetteranno a Mars di interagire gialle, i vari obiettivi saranno blu mentre gli elementi di potenziale pericolo quali meduse, oggetti contundenti o insenature spinose assumeranno una colorazione rosa. Un’interfaccia sicuramente affidabile e anche necessaria, utili per orientarsi al meglio nelle varie ambientazioni marine che ci troveremo ad esplorare nel corso dell’avventura.
Drops of Jupiter
A proposito delle ambientazioni, esse riescono a stupire positivamente in più di un’occasione, grazie ad alcuni dettagli che rendono i fondali degli oceani che esploreremo assolutamente vivi, nonostante siano permeati inevitabilmente da quella sensazione di “malinconia” sapendo che “là sopra” il mondo non esiste più. Ovviamente indossare il casco VR accresce queste sensazioni, perché Jupiter & Mars è stato pensato proprio per questa esperienza e si vede. Nonostante il downgrade grafico rispetto a un’esperienza senza visore (infatti a onor di cronaca il gioco è utilizzabile anche senza VR), la sensazione di “essere lì” è assolutamente palpabile. Tra l’altro personalmente non ho avuto quasi mai sensazioni di fastidio, anche grazie alle minuziose opzioni di confort che rendono l’esperienza teoricamente non a rischio di motion sickness. L’unico appunto che mi sento di segnalare è che a volte ci si perde o si sbaglia strada giacchè alcuni particolari dei fondali vicini fra loro si assomigliano ad altri visti in precedenza, ingannando l’esplorazione. Fortunatamente non sono mai aree troppo estese, per cui si recupera facilmente la bussola. Ottimo anche il sonoro, composto da musiche piacevoli da ascoltare e che sono particolarmente azzeccate per l’ambiente marino circostante.
Jupiter & Mars ha un incedere poco immediato e compassato, dove l’esplorazione legata anche agli enigmi ambientali rappresenta la base del canovaccio ludico. Ma ciò che propone è molto interessante, perché a conti fatti riesce a divertire nelle 5-6 ore richieste per arrivare ai titoli di coda grazie a una progressione coerente e, nonostante la sua complessiva lentezza, quasi mai frustrante. L’opera Tigertron rappresenta insomma una buonissima occasione se cercate un’esperienza per il visore Sony non troppo impegnativa e rilassante che ha anche una causa nobile. E poi dicono che i videogiochi rendono violenti…