Ci sono ambientazioni che entrano nel cuore delle persone per non uscirne mai più. Un esempio è sicuramente rappresentato dal mondo di Jurassic Park. Da quando il film di Steven Spielberg, nel lontano 1993, ha fatto la sua scomparsa, ha goduto di una popolarità invidiabile, che ha portato all’uscita di numerosi sequel. L’universo in cui è ambientato il film, che vede i dinosauri rinati all’interno di un parco a tema, è stato anche utilizzato nella creazione di numerosi videogiochi, ultimo dei quali è Jurassic World Evolution. Noi di iCrewPlay abbiamo avuto la possibilità di provarlo, e questa è la nostra recensione.
Las Cinco Muertes
Ambientato poco dopo gli avvenimenti del film Jurassic World, film della saga uscito nel 2015, Jurassic world Evolution ci mette nei panni dell’amministratore di un parco a tema a sfondo preistorico situato nell’arcipelago de Las Cinco Muertes. Ogni isola ha una specifica sfida da superare, con spazi limitati, parchi mal gestiti da salvare e condizioni metereologiche folli. Oltre a queste macro sfide, ci troviamo costantemente impegnati a risolvere una moltitudine di problemi che ci vengono segnalati da un apposito dipartimento presente nel nostro parco. Oltre alla classica modalità storia nella quale dobbiamo sbloccare le varie isole e completare le sfide davanti alle quali ci troviamo, Jurassic World offre anche una modalità Sandbox, che però risulta accessibile solamente dal momento in cui una volta che abbiamo ottenuto un buon punteggio nella creazione del parco nella modalità principale del gioco. Anche in questa modalità possiamo utilizzare le varie strutture e funzionalità che abbiamo sbloccato nella modalità principale. Sfortunatamente, non ci si può godere a pieno questa modalità fino a quando la campagna non è stata portata a termine. Gli sviluppatori, in Jurassic World Evolution, sono riusciti ad evitare i passi falsi che di solito vengono compiuti nella realizzazione dei giochi gestionali, i quali li rendono ripetitivi, inserendo vari elementi permanenti e contrastando, appunto, la ripetitività del gioco. Tutte le ricerche che abbiamo portato a termine si muovono con noi quando sblocchiamo una nuova isola, inclusi i genomi dei dinosauri che abbiamo ottenuto fino a quel momento. Ogni isola, inoltre, presenta già dal momento in cui viene sbloccata, alcuni degli edifici principali, e questo fa si che il giocatore riesca a cominciare la sfida vera e propria in maniera più rapida. Una volta sbloccata un’isola, possiamo passare da una all’altra a nostro piacimento, in modo da poter costruire i nuovi edifici ottenuti anche nelle prime ambientazioni.
Jurassic World Evolution promette al giocatore di fargli costruire il proprio parco a tema ideale, ma col passare del tempo ci si accorge sempre di più del fatto che il parco appartiene all’InGen (la Start-Up protagonista del film Jurassic Park), e per essa esiste solo un modo di costruire un parco. Nonostante il dipartimento centrale ci permetta di scegliere tra tre strade differenti, quella scientifica, della sicurezza e dell’intrattenimento, questa è tutta un’illusione. Le differenti vie da seguire non sono del tutto separate, si dirigono nella stessa direzione e non permettono realmente di specializzarsi. Un passo falso è stato commesso nella gestione della valutazione del parco e del conto in banca. Accontentare il pubblico è importante, ma in Evolution essi sono solamente un enorme gruppo di persone con un unico pensiero. Non esistono caratteristiche demografiche, ne metodi per far si che il parco piaccia a determinate persone piuttosto che ad altre. Tutto quello che il pubblico vuole sono un mucchio di dinosauri. Se glieli offri, ottieni più visitatori e quindi più soldi.
Ma sono i dinosauri il punto centrale del gioco, e ognuno di loro è ben caratterizzato. I T-Rex non amano la compagnia altrui. Se li mettiamo insieme ad altri dinosauri, non faranno altro che provare a mangiarli. Nel corso del gioco il giocatore deve stare estremamente attento a ciò che vogliono le proprie creature, o perderà altri dinosauri. E quindi dei soldi. Questo perché dobbiamo organizzare spedizioni volte alla ricerca di fossili, studiarli e una volta ottenuti i genomi delle creature, procedere alla creazione, che ha un costo elevato. Cliccando su ogni dinosauro, possiamo vedere le sue caratteristiche, i suoi bisogni e come si sente. Tutte queste cose si riflettono sul comportamento dei dinosauri, e quindi dobbiamo prestare molta attenzione ad accontentarli. In Evolution abbiamo la possibilità di girare per il parco con una Jeep, per vedere come i nostri animali si comportano. Questo ci permette di comprendere al meglio la natura delle nostre creature. Altro punto centrale nella gestione del parco è quello riguardante le attrazioni. Purtroppo sono poche le possibilità offerte dal gioco, e quindi in questo campo saremo parecchio limitati. Dobbiamo stare attenti alla visibilità che i dinosauri hanno, per fare in modo che i visitatori riescano ad osservarli e siano soddisfatti, ma poco altro.
Bello da vedere
Tecnicamente, Jurassic World Evolution è strepitoso. La grafica è molto bella da vedere, e i dinosauri sono realizzati in modo davvero pazzesco. In più, un elemento farà impazzire ogni appassionato della saga: il gioco è costantemente accompagnato dalla colonna sonora del film.
Jurassic World Evolution ha un sacco di pro e contro, ma nel complesso risulta gradevole da giocare. Ogni appassionato della saga e ogni amante dei dinosauri sarà entusiasta, mentre coloro i quali amano i gestionali puri, storceranno un po’ il naso davanti a questo titolo.