Kaiju Wars è uno di quei giochi in grado di dare subito all’occhio per la sua estetica dirompente, che richiama i colori accesi tanto di moda in passato. Non solo, anche il concept alla base del titolo è interessante: impersoniamo i classici militari che devono difendere le città dai Kaiju, mostri giganti risvegliatisi improvvisamente.
Il genere dei Kaiju, infatti, è esploso dopo la seconda guerra mondiale, per via della tragedia nucleare con cui si è conclusa. I mostri giganti protagonisti di questo tipo di opere, infatti, sono creature che si risvegliano per via della hubris umana, delle radiazioni e in generale per un pianeta che ormai non è più in equilibrio.
Come vedremo nella nostra recensione, però, Kaiju Wars non è un gioco che affronta questi temi in modo “serio” ma, al contrario, è un’esperienza carica di umorismo, battute e in generale un’estetica decisamente sopra le righe. Vediamo perché vale la pena giocarlo!
Giochiamo un anime, in Kaiju Wars
La trama di Kaiju Wars è semplice ed efficace: dei Kaiju si sono risvegliati e hanno cominciato a distruggere tutte le città che incontrano. Queste creature sono infatti rimaste dormienti per anni e, per qualche strano motivo, si sono destate solo da poco. Dietro questa tragedia sembra esserci un’organizzazione segreta, che sta sfruttando i mostri per i loro misteriosi scopi.
Da questo incipit si apre una storia ricca di umorismo, che va ricostruita poco alla volta attraverso i brevi dialoghi delle missioni. Nonostante l’intreccio di fatti non sia troppo complesso, la trama risulta comunque interessante, grazie ai dialoghi tra i personaggi.
Questi sono infatti molto divertenti da leggere, grazie a una buona dose di battute, citazioni e parodie del genere Kaiju. Il risultato è davvero ottimo, per la gioia di tutti gli appassionati del genere.
Se poi non ti basta la trama del gioco per soddisfare la tua voglia di vedere creature colossali distruggere tutto, sappi che Kaiju Wars mette a disposizione persino dei link per vedere dei classici film del genere…film decisamente vecchia scuola però!
Morte e distruzione!
Il gameplay di Kaiju Wars è quello di uno strategico tower defense dove, di volta in volta, dobbiamo difendere obiettivi variabili, attaccati da un Kaiju. Questa creatura spawna in un punto preciso della mappa e a ogni turno avanza inesorabilmente verso l’edificio più vicino, distruggendolo.
Andando da edificio a edificio, la creatura si muoverà verso l’obiettivo e, una volta raggiunto, lo distruggerà. Il nostro scopo è quello di portare a zero la salute del mostro o, in alterativa, di completare una barra che ci darà accesso a un siero anti-Kaiju, facendoci vincere immediatamente lo scontro.
In molte missioni, poi, il vero obiettivo è quello di proteggere una dottoressa in grado di creare il siero anti-Kaiju, quindi il bersaglio da salvaguardare cambia: quando il mostro sta per distruggere la struttura, possiamo far evacuare la donna, portandola in un nuovo edificio nascosto. Ma quindi, come funziona tutto questo?
Ogni livello è ambientato in una mappa divisa in caselle, dove sono sparse varie città, fondamenta per costruire le basi militari e laboratori segreti. Il Kaiju spawna in un punto preciso della mappa e, turno dopo turno, avanza di un certo numero di caselle vero la città più vicina.
Le città sparse per la mappa forniscono monete, con cui è possibile costruire le basi militari e acquistare le varie unità. Queste ultime sono proprio la nostra risorsa principale per sconfiggere il mostro.
Ogni unità si può muovere di un certo numero di caselle e fare tot danno e, per attaccare il Kauju, deve essere posizionata in una delle caselle adiacenti alla creatura. Ci sono poi unità di contrattacco, come i carri armati e i jet da combattimento, i quali possono essere posizionati sulla traiettoria del Kaiju – che può sempre essere vista in anticipo – in modo da infliggere danni e rallentarlo.
A queste basi si aggiungono le armi sperimentali, potenti armi scientifiche da acquistare presso i laboratori e in grado di dare un enorme contribuito alla battaglia stessa. Troviamo, per esempio, raggi congelanti, laser, arei-robot e così via.
Infine, il gameplay viene ulteriormente arricchito da un certo numero di carte pescate ogni turno, che consentono di attivare potenti effetti di supporto, che vanno dalla costruzione gratuita di un’unità al ridurre i turni di costruzione di un’arma. Da parte sua, anche il Kaiju “pesca” delle carte, che a sua volta lo supportano con altri effetti passivi.
In pratica, il gameplay di Kaiju Wars è quello di un tower defense strategico a turni, dove un solo nemico avanza inesorabilmente verso i nostri obiettivi, distruggendoli e costringendoci a operare con risorse sempre più limitate. Con la perdita di una città, di fatto, otteniamo meno monete, potendo quindi acquistare meno unità.
La perdita di una base ci lascia invece con meno unità sul campo e fallire nel rallentare il Kaiju ci porta alla perdita degli obiettivi principali. Tutto si unisce in un riuscito ecosistema, che delinea uno strategico non troppo profondo, ma comunque decisamente divertente. Ci sono, però, alcune criticità.
Da una parte siamo di fronte a un gameplay inevitabilmente ripetitivo, per via di una formula in fondo limitata. Dall’altro lato è impossibile non notare alcuni sbilanciamenti, come la facilità con cui è possibile caricare la barra del siero anti-Kaiju in alcuni scenari. Va detto, poi, che per adesso ci sono pochi Kaiju e, di conseguenza, poca varietà. Parliamo, comunque, di piccoli difetti, che non inficiano troppo su un’esperienza divertente e originale.
Bellissimo e dirompente
Il comparto tecnico di Kaiju Wars è davvero eccellente. Nonostante non siamo di fronte a un livello di dettaglio che faccia urlare al miracolo, l’estetica e gli effetti visivi valorizzano uno stile retrò degno di nota. Abbiamo quindi davanti sprite bidimensionali di unità, Kaiju e ambienti, affiancati da animazioni volutamente limitate.
L’estetica di Kaiju Wars richiama infatti uno stile esagerato, sopra le righe e coloratissimo, che ci porta indietro nel tempo grazie a effetti che richiamano i vecchi televisori e con un comparto artistico cartoon davvero ben riuscito. Non solo i Kaiju e le unità vantano animazioni che richiamano i classici film del genere, ma siamo anche davanti a a piccoli sketch animati in grado di valorizzare il tutto ancora di più.
Infine, il comparto sonoro si conferma eccellente, perfetto per i vari momenti e per l’atmosfera generale del gioco.