Sviluppato da Mad Gear Games e pubblicato da JanduSoft, Kemono Heroes è un action in pixel art 2D a 16 bit tanto nostalgico quanto veloce e implacabile. Per chi ama la sfida e il folklore Giapponese, questo titolo può regalare piccole ma gradevoli sorprese. Noi abbiamo indossato i pelosi panni di uno dei quattro eroi a disposizione su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto ad affrontare un esercito di yokai?
Kemono Heroes menare gli yokai con nostalgia
Kemono Heroes è prima di tutto un omaggio a titoli del passato, carico di un effetto nostalgia non indifferente. Non sorprende quindi il fatto che ha deciso di adottare un metodo di narrazione abbastanza arcaico e quasi del tutto fumoso. Una storia c’è, ma questa è raccontata frammentariamente, con scene mute in game e che sta all’utente interpretare ma che, lo garantiamo, sono abbastanza semplici.
Il problema è che tale semplicità si sposa a una durata generale molto bassa, neanche due ore per completare l’intera avventura che, come se non bastasse, ludicamente va a prestare il fianco a una scelta non inedita e neanche molto appagante. Tornando alla narrazione, ti basti sapere che c’è un “cattivo” e che noi dobbiamo fermarlo per riportare la pace nel mondo. Un grande classico infarcito di yokai da eliminare man mano che avanzeremo a perdifiato lungo livelli a scorrimento orizzontale e/o verticale.

Un run’n gun fuso ad hack and slash immerso nella nostalgia
Appurato che narrativamente parlando, Kemono Heroes non riserva grandi sorprese, passiamo subito al versamente prettamente ludico. Un tempo un titolo del genere sarebbe stato definito come un action 2D a scorrimento, oggi, invece, possiamo incasellare sia come run’n gun sia come hack and slash grazie alla fusione delle meccaniche caratteristiche dei due generi.
Una volta selezionato uno dei quattro eroi, infatti, inizieremo la nostra avventura (no, non potrai cambiare eroe una volta iniziata). Ogni personaggio è ben caratterizzato sia esteticamente sia ludicamente con tanto di abilità personali esclusive. La volpe, ad esempio, può trasformarsi temporaneamente in un nemico mentre la scimmia può dondolare su particolari liane. A queste si sommeranno abilità e strumenti (come la bomba) che si sbloccheranno gradualmente nel corso dell’avventura. In ogni caso, qualsiasi eroe si scelga, i livelli sono perfettamente vivibili alla pari senza esclusione.

Anzi, il titolo riserva lo stesso trattamento a prescindere dall’eroe. Che trattamento? Te lo diciamo subito. Si inizia con una difficoltà quasi assente, con nemici che vengono abbattuti con pochi colpi in cui non farai neanche caso di avere un numero di vite limitato. Anzi, ti ritroverai ad accumulare denaro e a chiederti perché mai investire in ulteriori upgrade data la facilità del titolo. Ebbene, dopo aver completato per la prima volta i quattro biomi con rispettivi boss, la situazione cambia radicalmente.
Non solo i nemici diventano più resistenti ma subirai un quantitativo di danni di gran lunga superiore. Un cambio di difficoltà repentino che può causare non poca frustrazione soprattutto per chi non arriva preparato. Non solo, questa seconda fase è anche terribilmente ripetitiva e poco ispirata in quanto decide, seppur per motivi di trama molto interessanti, di farci ripercorrere fedelmente gli stessi livelli iniziali, boss inclusi, limitandosi ad aumentare solo il livello di difficoltà e gettando qualche filtro estetico che lascia indifferenti.

Come affrontare al meglio questa seconda fase? Semplice, investendo al meglio le monete ottenute dai nemici. Alla fine di ogni livello, infatti, troveremo ad aspettarci un insolito mercante da cui potremo potenziare passivamente la nostra energia vitale, il nostro potere d’attacco ravvicinato e a distanza e anche acquistare vite extra oltre che cure immediate. Il consiglio per trionfare al meglio in Kemono Heroes è quindi di eliminare con stile i nemici cercando di raggranellare quante più monete possibili anche perché i boss non scherzano affatto.
Per quanto riguarda l’esplorazione del mondo di Kemono Heroes ci sono alcuni limiti di cui tenere conto. Parliamo di un titolo a scorrimento in cui non è possibile tornare indietro. Ciò che esce dalla schermata non lo rivedrai più. Quindi è facile lasciarsi indietro nemici e tesori ma anche potenziali piattaforme che potrebbero salvarci la vita. Questo problema è riscontrabile soprattutto nei livelli a scorrimento verticale che vengono ulteriormente resi difficili quando si gioca in multiplayer.
Quest’ultimo, che dovrebbe offrire maggior divertimento in compagnia, senza un buon coordinamento, può diventare quasi frustrante sia per lo scorrimento dell’area di gioco sia per il caos a schermo che ne nasce. Caos già di base alimentato dall’enorme numero di nemici che ci ritroveremo ad affrontare in alcuni particolari livelli. Per quanto riguarda il level design, questi è abbastanza nella norma con alcune idee molto piacevoli come una dove siamo costretti a procedere quasi a tentoni per evitare di farci colpire da bagliori pietrificanti della lunga sullo sfondo.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Kemono Heroes è un piccolo gioiello. La pixel art è ben armonizzata e gradevole alla vista, potenziata da scorci gradevoli e da sfondi ben sviluppati anche in profondità (da foreste che bruciano fino a un grosso drago volante). Buone anche le animazioni e il rispettivo feedback in game, molto fluido e immediato. Il sonoro è di buona fattura e in linea sia con quanto avviene su scherma sia con l’obiettivo nostalgico del titolo
Da segnalare la totale assenza della lingua italiana (assenti anche i sottotitoli). Si tratta però di un’assenza che non si nota neanche, visto che non c’è molto da leggere. Infine, il titolo si difende bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo con la versione portatile particolarmente consigliata per comodità.