Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di giocare e analizzare in modo approfondito Keyword: A Spider’s Thread, un progetto sviluppato dai ragazzi di City From Naught che propone una premessa davvero interessante, del resto chi non ha sognato almeno una volta di essere un abile detective.
Il titolo indie è sicuramente un prodotto interessante che come andremo a vedere a breve riesce a fondere una trama avvincente con una buona dose di colpi di scena a un gameplay ben congeniato. Tuttavia il gioco non è esente da sbavature soprattutto riguardanti il lato tecnico, dovute anche alla natura indipendente della produzione.
Keyword: A Spider’s Thread e il brivido della scoperta
Sicuramente uno dei punti di forza maggiori del gioco è la storia che andremo a vivere giocando al titolo. Si tratta di un’avventura breve, tra le 3 e le 5 ore a seconda di quanto in fretta riusciremo a risolvere gli enigmi. Tuttavia in questo tempo resteremo incollati allo schermo per scoprire la verità che si cela dietro ai freddi neon della città in cui è ambientata l’opera.
La trama parte in maniera abbastanza classica, tuttavia proseguendo nelle vicende del nostro Guo Chen scopriremo che dietro al mistero della scomparsa di nostra figlia si cela molto di più. Evitando qualsiasi tipo di spoiler, aspettati davvero di tutto perchè ci sarà da vederne delle belle. Personalmente ho apprezzato anche la fase finale, piena di colpi di scena e molto intrigante nonostante un paio di bug grafici e sonori di cui parleremo a breve.
Stilisticamente interessante, ma di mediocre realizzazione
Come avrai potuto intuire dal titolo qui sopra il discorso riguardante il comparto grafico è agrodolce. Di fatto è stato molto interessante vedere l’unione di stili e culture utilizzati per il world building, neon futuristici e arredamenti tradizionali cinesi si uniscono in una città canadese ispirata a Toronto (sede del team di sviluppo) davvero bella da ammirare. Proseguendo in Keyword: A Spider’s Thread avremo anche la possibilità di esplorare location oniriche e legate alla religione Buddhista.
Una premessa davvero interessante e che regala diversi panorami mozzafiato, tuttavia i problemi cominciano quando si va oltre la veduta dello skyline della città. Se si cerca di approfondire la questione grafica si vengono presto a scoprire delle texture non proprio perfette, modelli di personaggi molto basilari e delle animazioni a dir poco approssimative. Questo non va a rovinare l’esperienza di gioco, tuttavia è davvero un peccato in quanto resta l’amaro in bocca per quello che Keyword: A Spider’s Thread sarebbe potuto essere.
Un silenzio assordante
Il comparto sonoro è senza ombra di dubbio dove il gioco performa peggio, non perchè la colonna sonora sia sgradevole o perchè gli effetti di gioco non siano ben realizzati. Il vero problema con il sonoro di Keyword: A Spider’s Thread è il silenzio, di fatto a parte dei leggeri rumori ambientali occasionali per la maggior parte dell’avventura saremo avvolti da un silenzio troppo persistente.
Fortunatamente nei momenti più importanti della storia saremo accompagnati dal doppiaggio in inglese ben realizzato e da alcune canzoni usate per creare l’atmosfera giusta.
Piccoli e fastidiosi bug
Come evidenziato prima nella sezione dedicata alla trama è capitato di incappare in alcuni bug, niente di estremo o che rischiasse di rompere il gioco tuttavia è necessario evidenziarli per dare modo al team di sviluppo di occuparsene il più presto possibile. Di fatto gli errori che mi è capitato di vedere erano molto pochi, una manciata, e per lo più leggeri bug grafici che si aggiustavano automaticamente.
Tuttavia c’è un singolo caso dove la situazione è diventata frustrante, nelle fasi finali di Keyword: A Spider’s Thread mentre ero in preda a pensare a cosa fare si è ripetuto un dialogo avvenuto poco prima ma che ormai non aveva più senso di essere sentito. Questo ha rovinato l’immersione nel gioco in una fase piena di tensione.
Comunque sono tutte cose facilmente correggibili e penso che il team di sviluppo sarà repentino rispetto a queste piccole problematiche.
Non più penna e taccuino, ma droni e computer
Keyword: A Spider’s Thread è ambientato nel 2048, dove la tecnologià si è evoluta in modo esponenziale e dove i metodi classici d’investigazione sono ormai in disuso da decenni, fortunatamente il nostro protagonista è al passo con i tempi e ha tutti gli strumenti necessari per risolvere il caso.
Nei panni dell’investigatore Guo Chen dovremo risolvere il mistero dietro alla scomparsa di nostra figlia, questa è la base su cui il team di sviluppo ha costruito il gameplay.
Il gioco ci mette di fronte a una serie di enigmi che dovremo risolvere in modo da proseguire nella nostra missione. La cosa davvero molto bella di Keyword: A Spider’s Thread è che tutto ciò che andremo a fare è molto credibile e questo ci farà sentire dei veri detective in carica di un delicatissimo caso.
Ci procureremo le informazioni attraverso hacking, analisi dei dati e il sistema di spedizioni “WANT”. Quest’ultima sarà una feature molto importante e si tratta di un servizio di droni che fungono da corrieri di ogni tipo di bene.
I rompicapo che ci verranno proposti non saranno esageratamente difficili ma regaleranno comunque un buon grado di difficoltà. Nel caso che qualcuno avesse problemi c’è un utile sistema di indizi che aiuterà a risolvere le varie task senza svelare troppo.
Una parte molto importante dell’esperienza sarà quella di tenere nota di numeri o nomi che potranno tornare utili, per questo è presente un utilissimo blocco note digitale su cui potremo creare tutti i nostri appunti.
Il gameplay di Keyword: A Spider’s Thread è davvero molto immersivo grazie al suo metodo d’approccio agli enigmi realistico. Di fatto sarà divertente e gratificante riuscire a proseguire all’interno della storia.