Pubblicato e sviluppato da Novarama , Killsquad è un gioco di ruolo d’azione con una struttura ibrida tra twin-stick shooter e hack and slash, improntato prevalentemente al multiplayer cooperativo. Dopo aver analizzato la versione per PC (qui la nostra recensione) abbiamo indossato i panni di cacciatori di taglie facendo stragi di alieni su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione!
Killsquad – Conta solo il bottino
Killsquad non punta granché sulla trama nonostante un’intro abbastanza intrigante ma che sembra pescare a piene mani da Suicide Squad. Anche nell’opera di Novarama, infatti, abbiamo a disposizione una serie di cacciatori di taglie che altro non sono che reietti della peggior specie (ognuno con un breve background neanche troppo originale). Potremo scegliere liberamente quale “eroe” impersonare e potremo anche cambiarlo di missione in missione senza subire alcun tipo di variazione della trama.
Quest’ultima è composta letteralmente da una sequela di contratti con un recap sia scritto che doppiato (ascoltabile a inizio del livello e che vede la nostra “comandante” offrire uno spiraglio di lore con relativi obiettivi da conquistare). Non c’è mai nulla di sorprendente e a essere onesti, anche gli alieni e i mostri che saremo chiamati a distruggere non creano chissà quale solida identità. Nonostante la presenza di un codex con informazioni e materiali extra da scovare per approfondire dettagli sul mondo di gioco, questi non riesce a brillare quasi in niente (narrativamente parlando).
Sparare è divertente ma è meglio in compagnia
Killsquad è un gioco di ruolo d’azione con telecamera isometrica e una struttura ludica in equilibrio tra twin stick shooter (che prevale leggermente di più avendo più eroi specializzati in attacchi a distanza) e hack and slash (un eroe è specializzato esclusivamente in questa tipologia di colpi). Il tutto con un sistema di missioni che non nasconde la sua natura di videogame multiplayer cooperativo. Inoltre, parliamo di un titolo fortemente devoto alla raccolta selvaggia di bottini, risorse e valuta di gioco.
Procedendo con ordine, ogni eroe di Killsquad ha un proprio sistema di combattimento e può essere equipaggiato con ben due armi (liberamente interscambiabili a nostro piacimento). Inoltre, potremo equipaggiare ogni eroe con una serie di bonus ed accessori di vario genere oltre a utilizzare i punti abilità all’interno di rami unici con ulteriori abilità e bonus passive. Da precisare che, come gli alberi delle abilità, anche gli equipaggiamenti sono individuali e non in comune. Questo significa che l’equipaggiamento acquistato con un eroe, non potrà essere donato a un altro.
Le risorse, invece, come le monete, sono in comune. Le prime servono per potenziare le armi offrendo bonus extra e potenza di fuoco aggiuntiva. Le monete, invece, puoi utilizzarle e investirle per acquistare nuove armi ed accessori o anche per delle semplici (e puramente estetiche) skin. Inoltre, puoi investirle anche in commercianti particolari che troverai in giro per alcuni livelli e che offrono bonus passivi temporanei (legati solo a quel livello). Da evidenziare anche come il livello di un singolo eroe non è stabilito dall’esperienza (questa viene accumulata uccidendo i nemici fino al livello 10 per poi azzerarsi quando si inizia una nuova missione) ma dalla potenza dell’equipaggiamento.
Esatto, Killsquad utilizza un sistema simile a quello di Destiny (e di tanti altri giochi). Ogni equipaggiamento ha un suo livello (potenziabile e denominato “vettore”) e la media di questi crea il vettore (ossia il livello) del personaggio. Una volta scelto, equipaggiato e potenziato il cacciatore di taglie è tempo di accedere alla mappa di gioco con tutti i contratti (che si sbloccheranno man mano) e iniziare a fare stragi!
Il gameplay di Killsquad è molto veloce, intuitivo e divertente. Nonostante un tutorial poco esaustivo e quasi nullo, comprendere le regole base del gioco è una passeggiata. Come detto, parliamo di una struttura da twin stick shooter con derive da hack and slash che si traduce nella possibilità di sferrare attacchi “standard” semplicemente con l’utilizzo dell’analogico. Ogni eroe ha poi delle abilità che potrai utilizzare premendo i dorsali e che richiederanno un breve tempo di ricarica prima di tornare “disponibili”.
Ogni livello ha una durata media di 15-20 minuti con aree non molto vaste, poco sorprendenti ed articolate e prevalentemente anonime. Alle varie orde di nemici, si intervallano piccoli momenti simil-puzzle come cercare e premere dei pulsanti per sbloccare cancelli o raccogliere delle sfere energetiche per sovraccaricare degli alimentatori. Tutto abbastanza standard e solido se non fosse che il gioco si mostra principalmente per essere giocato in cooperativa (fino a un massimo di quattro giocatori).
Il motivo è semplice, seppur il gioco disponga della possibilità di essere giocato interamente da solo, l’impegno richiesto è decisamente maggiore. Questo perché le orde di nemici non si modellano in base al numero di giocatori e il gioco non ha a disposizione alcun sistema di bot. Quindi sarai completamente solo. E se te lo stai chiedendo, sì, ci sono personaggi decisamente più adatti di altri per un’esperienza solitaria come l’healer che può curarsi praticamente da solo. Ma occhio, se muori, è game over (in quanto nessuno, appunto, potrà riportarti in vita).
Inoltre, il sistema di ricerca delle partite online non è comodissimo, tutt’altro. Non solo ci sono pochi giocatori ma quelle poche sessioni provate avevano gravi problemi di server e ci hanno buttato più volte fuori dalla partita. Nel dettaglio, prima di tutto potrai giocare online solo le missioni che hai sbloccato nel corso della campagna e per unirti a dei giocatori ho sei fortunato e trovi già una partita pubblica in corso o dovrai aprirla tu e sperare che si unisca qualcuno (oppure aggiungi direttamente un amico in possesso del gioco).
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Killsquad non è affatto male. Il livello di dettaglio è positivo anche se nulla spicca realmente per originalità. Anche i nemici sembrano reskin di altri alieni già visti in mille videogiochi e film di fantascienza. Le animazioni, invece, non sono perfette (come un boss che emerge dalla terra… animazione quasi da PlayStation 3, rozza e poco credibile). L’impatto generale è comunque positivo e gli ambienti sono tanto vari quanto sufficientemente vasti (con alcuni elementi anche distruttibili).
Il sonoro è interessante e accompagna con efficacia le nostre scorribande anche senza restare mai davvero memorabile. Buono anche il doppiaggio in inglese e gli effetti sonori. Da segnalare anche la gradevole presenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se non tutte le frasi risultano tradotte (ma niente di grave).