Baltoro Games è una casa di produzione polacca che non è nuova ai titoli che si ispirano ai giochi da tavolo. Attiva sin dal 2008, inizialmente si è specializzata nella produzione di titoli per mobile, ma recentemente si è affacciata anche al mondo delle console e dopo aver rilasciato altri titoli come Ludomania o Flowlines VS per Nintendo Switch fra pochi giorni (precisamente il 1 marzo 2019) sarà il momento del titolo Klondike Solitaire di sbarcare sulla console ibrida di casa Nintendo. Qui su iCrewPlay abbiamo avuto modo di provare il gioco nella sua interezza e adesso siamo pronti a darti il nostro parere in una nuova recensione dai toni molto rilassati…Dopotutto stiamo parlando del solitario, uno dei principali passatempi mondiali che serve appunto per rasserenarsi nei momenti in cui ci si vuole prendere una pausa.
Relax
Per parlare al meglio di Klondike Solitaire è necessario subito fare una premessa che potrebbe sembrare sciocca ma è utile ribadirlo per poterti far capire al meglio le potenzialità di questo gioco: Klondike Solitaire è la trasposizione videoludica del gioco di carte del solitario, nulla di più, nulla di meno. Detto questo si potrebbe pensare anche che il discorso sia chiuso, e che non ci sia molto da dire riguardo al pensiero dietro al quale si cela il motivo per il quale questo gioco è stato pubblicato, se non quello di venire incontro a una generazione pigra che non ha nemmeno la voglia di piazzarsi quattro carte di fronte alla faccia e non ha la forza di girarle perché impegnata sullo smartphone. Vorrei però farti riflettere bene riguardo a per quale piattaforma questo gioco è stato pensato, ovvero Nintendo Switch: una console del genere ben si presta a sostituire alcuni elementi senza i quali non ci si potrebbe fare una partita a solitario. Immagina di stare su un bus affollato nell’ora di punta: sei in ritardo, fa caldissimo e qualcuno ha dimenticato l’importanza dell’igiene: vorresti proprio isolarti e rilassarti un attimo con una distensiva partita a solitario, ma non hai né lo spazio né i modi per poter prendere un mazzo di carte e disporlo di fronte a te, in quanto non c’è un tavolo e magari non hai nemmeno un mazzo a disposizione. Da adesso, grazie a Klondike Solitaire potresti avere l’occasione di fare una partita ovunque tu voglia: basta estrarre la tua Nintendo Switch dalla borsa e iniziare a giocare, dandoti la possibilità di rilassarti con un solitario anche nei momenti in cui sarebbe impensabile. Da questo punto di vista, l’accoppiata Klondike Solitaire-Nintendo Switch risulta essere un’ottima pensata da parte dei ragazzi di Baltoro Games.
Un classico
Il gioco, come detto prima, è quello del solitario. Iniziando una partita verremo reindirizzati alla schermata di gioco: questa ci si presenta generalmente come un tavolo di un caffè dove, con una squisita bevanda o pietanza al nostro fianco, inizieremo il solitario. Le regole sono quelle classiche: avremo disposte davanti a noi sette colonne di carte in verticale. Su ogni colonna ci sono da una sola carta a sette carte, disposte in ordine crescente: delle carte di ogni colonna solo la prima è scoperta, mentre le altre sono coperte in una prima fase della giocata. Alla nostra destra c’è il mazzo delle carte rimanenti mentre alla nostra sinistra c’è lo spazio vuoto per altri quattro mazzetti. Lo scopo del gioco sarà quello di impilare negli spazi alla nostra sinistra le carte del mazzo divise per seme e in ordine crescente partendo dall’asso fino ad arrivare al K. Per poter scoprire le carte nascoste nelle sette file al centro dovremmo spostare le carte scoperte per liberare la prima carta coperta disponibile. Si potrà muovere una carta attaccandola a un’altra già scoperta solo se questa sarà di un seme di colore diverso e corrisponderà al valore immediatamente inferiore rispetto alla carta superiore: per esempio potremmo spostare un quattro di picche sotto a un cinque di cuori, ma non sotto a un cinque di fiori o a un sei (di qualsiasi seme). Inoltre potremmo spostare più carte scoperte già in ordine, andando a muovere una intera colonna. Se non ci è possibile spostare nessuna carta, potremmo pescare nuove carte dal mazzo, avendo la possibilità di aggiungere nuove carte alle colonne centrali. Potremmo pescare all’infinito ma si potrà utilizzare solo l’ultima carta pescata dal mazzo. Una volta finite le carte del mazzo queste andranno di nuovo coperte a formare una nuova pila, tuttavia il loro ordine rimarrà invariato, rendendo così la sequenza delle carte pescate sempre uguale a sé stessa. Il gioco termina in due situazioni: quando completeremo tutti i mazzetti sulla sinistra o quando per via dei nostri spostamenti o della disposizione sfortunata delle carte non ci sarà possibile fare mosse utili. Il punteggio finale in caso di vittoria verrà calcolato in base al numero di carte spostate e al tempo in cui avremo finito il tutto. Il gioco tuttavia non ti segnala il momento in cui non hai possibilità di vincere il solitario, facendoti fare mossi inutili all’infinito, con l’unica opzione di concedere la partita uscendo da questa.
Vesti generazionali
Questa classica impostazione del solitario viene supportata in pieno dal sistema videoludico in cui è inserita: la schermata di gioco ci mostra diverse icone sul display, con la possibilità di rimuoverle tramite una opzione nel menù di pausa per rendere l’esperienza più verosimile. In alto a sinistra avremo il contatore del tempo, mentre in alto a destra avremo un sommario di alcuni comandi, come per esempio la possibilità tramite la pressione dello stick di movimento di poter modificare la visuale della telecamera da una verticalmente perpendicolare al tavolo a una leggermente più inclinata che dona al tutto più profondità. Al centro avremo l’indicatore dei nostri punti attuali mentre in basso a destra c’è un piccolo riquadro in cui vengono mostrati alcuni comandi come il tasto per “trarre”, ovvero una infelice traduzione del termine “pescare”, il tasto del suggerimento, che si renderà disponibile in caso ci sia una mossa possibile e ce la indicherà, e il tasto per annullare la nostra ultima mossa. Le icone sono essenziali e non danno fastidio mentre si gioca rendendo non necessaria l’opzione per disattivarle. Gli unici altri comandi non segnalati che il gioco ha sono quelli per selezionare le carte, ovvero il tasto A, e quello per muoverle all’interno dello scenario, ovvero lo stick di movimento. I comandi sono elementari e rispondono bene agli imput dati dal giocatore, nonostante ci sia da ammettere che il tempismo non è necessario in questo gioco. Una particolare menzione va fatta alla possibilità, in caso si siano scoperte tutte le carte e dunque il solitario sia completo, di lasciare al sistema il noioso lavoro di sistemarle automaticamente: una idea carina che ottimizza i tempi di gioco.
Viva las Vegas (?)
Il gioco non presenta vere e proprie modalità diverse dal solitario, se non una qualche variante riguardante il draft delle carte e il calcolo del punteggio: riguardo alle carte, potremmo decidere se pescarne una alla volta o tre insieme, potendone utilizzare solo la terza carta di ogni estrazione. Riguardo alle modalità di punteggio il discorso è leggermente più ampio: come detto prima, nella modalità di punteggio classica otterremo punti in base al poco tempo che avremo impiegato per completare il solitario e ne perderemo in base alla quantità di mosse che abbiamo eseguito. Tutti questi punti verranno poi convertiti in esperienza che permetterà al nostro livello del giocatore di salire, sbloccando a ogni nuovo traguardo delle componenti estetiche per le nostre partite. Rimango abbastanza basito dalla modalità di conteggio dei punti definita Vegas: nella sezione del menù chiamata Come si Gioca ci viene detto espressamente che l’obiettivo è quello di guadagnare più punti di quanto se ne siano scommessi, partendo da una base di 52 e non subendo penalità dalle mosse effettuate e dal tempo impiegato. Il problema è nel fatto che il gioco non presenta alcuna scommessa da compiere né prima né dopo la partita e quindi…perché chiamarla Vegas? La scommessa la devo fare io a voce con me stesso? Ma questa è una cosa implicita che avviene quando si gioca a un titolo che prevede un punteggio: il desiderio di andare sempre più in alto è uno stimolo naturale, la “scommessa” che ogni giocatore fa per migliorarsi sempre di più. Non capisco né la descrizione né il nome di questa modalità e la trovo alquanto superficiale e inutile.
La Fornitura
Nel menù di gioco esistono cinque voci diverse: Gioca, per poter iniziare una nuova partita, Statistiche, che ci permette di controllare i nostri punteggi e quanti obiettivi abbiamo completato, le opzioni, che ci permetto di gestire il volume, la lingua e la telecamera, la già citata sezione Come si Gioca, che spiega sommariamente le regole del solitario, e infine la sezione Fornitura. In questa sezione potremo dare un’occhiata alle componenti estetiche che abbiamo sbloccato salendo di livello. Le componenti estetiche riguardano la facciata delle carte, il loro retro, la skin del tavolo su cui giocheremo e le rilassanti musiche che potremo sentire durante il gioco. Queste componenti sono ben fatte e spaziano tra tanti stili grafici diversi, passando dalle carte più classiche a quelle in pixel, dai tavoli da gioco nei caffè alla spiaggia del mare o alla strada.
Grafica e Sonoro
Klondike Solitaire è ben ottimizzato e la sua grafica in tre dimensioni rende bene le ambientazioni in cui ci troveremo a giocare le nostre partite. Le grafiche delle carte sono fatte a modo e non si nota alcuna sgranatura nei simboli più piccoli. Una menzione d’onore va sicuramente al comparto sonoro composto da una colonna tutta suonata con il pianoforte: concentrarsi sul solitario mentre si ascoltano delle melodie così dolci è estremamente piacevole e aumenta di molto il senso di rilassamento che il gioco tenta di raggiungere.
Traiamo le conclusioni
Klondike Solitaire è un gioco che non pretende di essere nulla di più di quelle che è: un gioco di solitario. L’unico tentativo di uscire dal selciato finisce in maniera rovinosa, con una modalità Vegas assai bruttina. Un gioco che sicuramente farà impazzire gli appassionati di solitario che vogliono giocare ovunque, ma nulla di più.
Klondike Solitaire uscirà il primo marzo 2019, ma è già preordinabile sul sito di Nintendo.