Il culto del self-made man sembra un argomento tanto distante rispetto al settore videoludico, che quasi dimentichiamo gli innumerevoli titoli indie che riempiono il mercato. Ambire al successo partendo da zero è quanto una casa di sviluppo sogna fin dal primo giorno di attività. Ebbene, in questo panorama sconfinato di giochi poco conosciuti il 4 maggio è stato pubblicato Knight Crawlers, rogue-lite action RPG sviluppato dall’indipendente Good Morning Games.
Mostratosi al pubblico durante il PAX, evento a cadenza annuale che si tiene alternativamente negli Stati Uniti d’America (più precisamente nelle città di Seattle, Boston, Filadelfia e San Antonio) e in Australia (nella città di Melbourne), Knight Crawlers sembrava poter essere un buon gioco. Tuttavia, come avrai modo di constatare con la lettura della seguente recensione, numerosi difetti ne minano l’esperienza di gioco.
A spasso tra il conformismo
Cerchi la novità in Knight Crawlers? Dal punto di vista della trama non potrai che rimanere deluso, ma non è un lato negativo troppo rilevante, considerando il genere di riferimento del gioco. Ma partiamo con ordine. Sei un guerriero che combatte in una prigione e devi sconfiggere i nemici col solo obiettivo di uscire.
Ad ogni tentativo (come un rogue-lite che si rispetti) avrai in dotazione un bastone che spara proiettili a distanza e una spada. Mentre attraversi il dungeon, ti sarà data la possibilità di sostituire il tuo attuale equipaggiamento con armi o armature migliori, vuoi ottenute sconfiggendo i nemici o tramite forzieri.
Artefice del destino… e del tuo stile di gioco
Ciò che rende unico Knight Crawlers è la scelta che ti sarà concessa per il tuo personaggio al raggiungimento di un nuovo livello, tra tre carte, ognuna con i propri pro e contro. Il modo in cui scegli di combattere determina il tuo stile di gioco e ci sono diverse opzioni tra cui optare.
Amante del combattimento ravvicinato, dell’ “incassa e colpisci”? Ecco una carta che aumenta il danno per la tua spada! Oppure sei più un guerriero che ama leggere la situazione dalla lunga distanza? Non c’è problema: una carta che strizza l’occhio agli attacchi a distanza sarà subito in tuo possesso!
Man mano che le tue armi diventano più forti, puoi concentrarti su diversi aspetti. Questa personalizzazione rende unico ogni dungeon, mentre affini continuamente le tue strategie per vedere con cosa ti senti maggiormente a tuo agio nel corso dell’esperienza di gioco.
Knight Crawlers: temi le orde!
Knight Crawlers si basa su una serie di dungeon in cui il tuo fine primario è quello di progredire attraverso esso, interagendo con i circoli di evocazione che generano nemici tra i più vari. Sconfitto un certo numero di creature, si apriranno le porte della stanza successiva e così via, fino alla fine del gioco.
Ciò non toglie che chi aspirasse ad un livello alto del proprio personaggio senza dover patire le pene dell’inferno, troverebbe un potente alleato in una scelta fatta dagli sviluppatori. Infatti, i cerchi di evocazione non scompaiono una volta che la porta si è aperta permettendoti di accumulare Essenza (la valuta del gioco) continuamente.
La sfida non tarda ad arrivare: a livelli avanzati, il numero dei nemici generati
aumenterà considerevolmente, portandoti a saggiare le tue abilità da esperto videogiocatore del genere. Ma anche i meno pratici di titoli rogue-lite non devono disperare, grazie alla possibilità di tornare manualmente al Santuario, campo base da cui imbastire ogni tuo nuovo tentativo.
Dal punto di vista della longevità non posso che esprimere un’opinione al riguardo. Comprendo pienamente un gameplay che alla lunga può stancare chi non ha troppo nelle proprie corde questo genere, ma Knight Crawlers pecca sin dal principio in originalità da questo punto di vista. Si tratta di un continuo grinding senza eventi che mutino profondamente le ambientazioni e il gioco in generale.
Lato tecnico: brividi… ma in senso negativo!
Il protagonista è un traballante guerriero cui conseguentemente Good Morning Games ha dovuto compiere una scelta di gameplay che potrebbe risultare vincente se non fosse per una serie di errori. Knight Crawlers si basa sulla fisica, con movimenti del protagonista che risultano una vera e propria arma a doppio taglio: appaganti se assimilati, ma frustranti se si presentano bug.
Questi ultimi sono il punto critico del titolo, anzi l’ostacolo principale che incontrerai durante la tua avventura, aventi un impatto reale sul gameplay. Un paio di movenze che non rispondono al comando utilizzato non sono un problema, a differenza della moltitudine continuamente ripresentatosi nel corso della mia esperienza di gioco.
Insomma, comandi legnosi e poco reattivi (essenziale la loro “funzionabilità” in un titolo che punta tutto sulla fisica del gameplay) sono all’ordine del giorno. Per non parlare di momenti in cui il personaggio perde completamente il proprio equipaggiamento, senza possibilità di rimpiazzarlo celermente. Nota bene: uscire e rientrare nel gioco non sempre corregge questi errori, compromettendo pesantemente le ore di gioco passate sul titolo.
Continua a seguirci per restare aggiornato sulla data di uscita dei titoli più attesi (tra cui Starfield e molti altri) nel corso dei prossimi mesi, nonchè, più in generale, sulle notizie che ogni giorno riempiono il settore videoludico!