“Allora, ci sono un cavaliere rosa con una pistola laser, uno viola che lancia palle di fuoco ed uno nero con dei guantoni da boxe”
No, non è l’inizio di una barzelletta, ma una normale sessione di gioco di Knight Squad 2.
Lo abbiamo provato in anteprima, resta con noi per saperne di più su questo party game coloratissimo e folle.
Il titolo sviluppato da Chainsawesome Game si presenta come un multiplayer arena dal ritmo frenetico, con partite brevi (max. 5 minuti) che vedono coinvolti 8 giocatori, sia in singolo che a squadre.
Le partite si svolgeranno tutte all’interno di una piccola mappa con visuale dall’alto, ognuna diversa a seconda della modalità e dello stile di gioco scelto (in solo oppure a squadre).
Sono 3 le modalità di gioco presenti in Knight Squad 2:
- Capture the Grail: il classico ruba-bandiera, qui sostituita dal più famoso calice sacro, che andrà catturata al centro della mappa e riportato alla nostra base di partenza.
- Battle Royale: altro classico, lo scopo della partita sarà rimanere l’ultimo cavaliere (o squadra di cavalieri) presente nella mappa.
- Payload: l’ultima modalità (personalmente l’ho trovata la più divertente), prevede uno scontro a squadre 4 Vs. 4 in cui i giocatori dovranno spingere un carro carico di esplosivo vicino la base nemica per guadagnare il round. Nessuna interazione sarà necessaria, basterà entrare nell’area del carro per farlo muovere.
Sembra tutto molto semplice, anzi, lo è, ma è proprio qui che arriva la parte migliore di Knight Squad 2.
Battaglie folli tra cavalieri fuori di testa
Una volta all’interno delle mappe di gioco, gli 8 cavalieri disponibili, per raggiungere il loro obiettivo, dovranno darsele di santa ragione con le armi più disparate.
In Knight Squad 2, oltre alle classiche armi medioevali quali spade, scudi, archi e cavalli, avremo la possibilità di droppare oggetti ben più esotici: libri magici che casteranno palle di fuoco, guanti da pugilato, trivelle giganti e persino pistole laser (lascio a te il piacere di scoprire tutte le armi disponibili).
Le partite sono completamente personalizzabili, in perfetto stile Worms (per chi se lo ricordasse); sarà possibile selezionare la durata del match, così come il livello di sfida della CPU, fino a modificare la presenza o meno, e la relativa percentuale di drop, di determinati item all’interno del terreno di gioco.
E’ inoltre possibile decidere, tranne per la modalità Payload (giocabile unicamente 4 Vs. 4), se giocare: tutti contro tutti, in squadre da 2 giocatori (per un totale di 4 squadre che si danno battaglia) oppure in 2 team contrapposti da 4 elementi ciascuno.
Tutte queste opzioni di personalizzazione contribuiscono a rendere ogni partita di Knight Squad 2 diversa dalla precedente, generando il classico effetto del “ne faccio solo un’altra e poi stacco” capace di farti perdere il senso del tempo.
Una piccola menzione per gli 8 cavalieri selezionabili dai giocatori, ognuno dei quali ha il proprio colore distintivo (utile per distinguerli sul campo di battaglia, ma ne parleremo tra poco) ed una personalità ben definita, oltre ad essere assai buffa e divertente.
Personalmente ho sempre scelto Solo, il cavaliere metallaro che suona la sua spada come un vero rocker (e la spada suona davvero eh!), ma la scelta è assai ampia, con personaggi quali Selfie, il cavaliere vanitoso con tanto di smartphone, oppure Slam, l’imbranato del gruppo, capace di colpire (per sbaglio!) se stesso più degli altri cavalieri.
Sono già stati annunciati nuovi cavalieri, non sappiamo se saranno già inclusi nella versione base o se verranno introdotti tramite contenuto a pagamento.
Tutto rose e fiori, o quasi…
Bisogna comunque fare un paio di appunti negativi sul gioco.
Il primo riguarda il caos generato durante la partita; sebbene questo faccia parte integrante del gameplay, in alcune fasi molto concitate del gioco, complice una mole esagerata di effetti a schermo, sarà praticamente impossibile capire cosa stia succedendo, cosa che porterà molto spesso ad una morte del pg di cui ci si renderà conto solo dopo diversi secondi dal respawn. Inoltre, gli indicatori colorati posti sulla testa dei piccoli cavalieri, che dovrebbero servire a distinguerli all’interno della mappa, vengono troppo spesso confusi tra loro, non avendo una saturazione di colore tale da renderli completamente distinti l’uno dall’altro.
Il secondo (ed ultimo) problema riscontrato, riguarda l’imprecisione delle armi a distanza (Es. Arco e pistola laser), che mal si sposano con la fluidità nella rotazione dei personaggi. Resta da vedere se tale inconveniente potrà essere risolto, o almeno arginato, senza snaturare l’elemento di movimento all’interno del gioco.
A conti fatti, questa demo di Knight Squad 2 mi ha tutto sommato convinto. Non parliamo ovviamente di un tripla A, ma è indubbio che, soprattutto se giocato insieme ad un gruppo di amici, questo titolo potrà offrire diverse ore di intrattenimento per ogni sessione di gioco.