Knights of Grayfang riscrive i luoghi comuni che più consideriamo attendibili. Siamo soliti considerare l’uomo l’essere che più di tutti si erge a padrone delle specie viventi e in questo periodo storico tristemente ne siamo spettatori a causa delle numerose atrocità che sentiamo al telegiornale, leggendo una rivista e soprattutto alzando lo sguardo quando camminiamo per strada. Ma fermiamoci un attimo a riflettere e poniamo il caso che qualcuno (o qualcosa) di cui non avremmo mai considerato le sue abilità potesse un giorno mettersi allo stesso livello di noi umani.
Knights of Grayfang parte da questo presupposto. I mostri, da sempre dipinti come brutali e che agiscono senza una logica, hanno qui un dono che rimescola le carte in tavola e fa cadere qualsiasi assunto fino a quel momento reggente: l’intelligenza. Nati dalla Divinità della Notte Calante, i mostri sono ora quanto di più pericoloso ci possa essere per il futuro della razza umana, capeggiati da veri e propri comandanti che dirigono le scorribande per il regno di Eldraad. Ci sarà un punto di svolta?
Knights of Grayfang e una voglia matta di avventura
Dopo un prologo esplicativo del mondo di gioco della durata di pochi minuti, ecco che veniamo catapultati nel villaggio iniziale vestendo i panni di Lise, vampiressa con il ruolo di cavaliere agli ordini del reame. A differenza di quanto si potrebbe supporre, in Knights of Grayfang la figura del vampiro è rappresentata come appartenente alle forze del bene. Dotato di una forza senza pari, questo personaggio ama sì succhiare sangue ma non per debolezza! Una meccanica davvero ben riuscita in questo titolo è stata lo stravolgere questa peculiarità del vampiro per renderlo ancora più potente.
Infatti, col sangue di vere e proprie cavie umane, i Blooder Soldiers, potrai dare luogo ad una trasformazione in un eroe con un ramo di abilità incentrate su un elemento naturale quali il fuoco, l’acqua, la terra e così via. Un potere non indifferente e che di sicuro aiuterà la nostra Lise ad adempiere ai propri compiti, primo tra tutti scortare Leticia, figlia di Re Edwahl e della Regina Anamaria, alla ricerca dei propri genitori scomparsi. Il viaggio avrà inizio al Tempio dell’Alba, dove, dopo un breve tutorial sul combat system e qualche info utile in più, veniamo a scoprire dell’esistenza di mostri dotati di un’intelligenza al livello di quella umana che tramano oscure ambizioni di conquista nel pacifico regno di Eldraad.
Gameplay canonico per il genere e tanta varietà…
Parliamoci chiaro: Knights of Grayfang non apporta modifiche sostanziali rispetto a quanto tu possa trovare in un titolo RPG strategico a turni. Ma il tutto è così ben bilanciato che puoi tranquillamente tralasciare questo aspetto per concentrarti sulle tattiche da usare in battaglia per condurre alla vittoria il tuo team. Nella schermata di gioco, avrai la possibilità di modificare l’equipaggiamento dei tuoi compagni con nuovi accessori, una nuova arma o un’armatura più potente per resistere maggiormente agli attacchi nemici. Una mappa illustrativa del regno ti permetterà di tenere traccia delle svariate destinazioni che Lise e gli altri membri si troveranno costretti a raggiungere per il loro obiettivo finale.
In battaglia avrai carta bianca sulla strategia migliore da adottare, tra attacchi normali e magici, un comando di difesa che non fa mai male nel caso in cui la situazione diventi critica o contro temibili avversari. E come un RPG che si rispetti non possono mancare gli oggetti: tanto utili al di fuori degli scontri quanto essenziali in battaglia, permettendoti di risparmiare punti magia e curando alla perfezione un compagno ferito. Lato difficoltà non ho riscontrato grossi problemi se non nelle battute finali, ma niente di trascendentale se si è proceduti ad un aumento di livello graduale nell’avventura. Non un’impresa immane e tediosa vista l’ampia varietà di paesaggi e una longevità coerente con quanto mostrato nel corso del gioco.
…ma ridondante nel sonoro e non sempre perfetto lato tecnico
Elemento soporifero e alla lunga frustante è la colonna sonora scelta per Knights of Grayfang, limitata ad un paio di tracce audio spalmate per svariate ore di gioco che fanno perdere alla lunga interesse nel continuare la storia. Se si è disposti a tralasciare questo aspetto, il titolo risulta comunque discreto, una sorta di “esercizio di stile” usando un linguaggio caro ai pianisti. Colonna portante della produzione risulta sicuramente la trama che, seppur scritta in lingua inglese, intrattiene e si lascia seguire con piacere.
Insomma, Knights of Grayfang è un prodotto consigliato a chi è amante del genere RPG strategico a turni, trovandosi di fronte ad un titolo “alla Dragon Quest”. Una continua ricerca intervallata da eventi speciali e missioni secondarie che fanno aumentare la longevità senza andare incontro ad eccessi. Un lato sonoro deludente qualche sbavatura lato tecnico (caricamenti e input dei comandi a volte macchinosi) abbassano la valutazione, ma nulla di cui preoccuparsi. Alla prossima!