È un giorno triste per i fan del mondo del basket (reale e virtuale), in quanto questo sport ha appena perso una delle sue stelle più splendenti: Kobe Bryant, di soli 41 anni. Insieme a lui, la figlia Gianna di soli 13 anni ed altre sette persone hanno perso la vita nel terribile incidente in elicottero di ieri.
La notizia è stata uno shock per molte persone, tanto all’interno del mondo dell’NBA quanto all’esterno. Tutto il mondo sportivo sta soffrendo per la perdita di questa star. Ci sono stati tributi da tutti gli atleti, allenatori, celebrità ed un numero illimitato di fan – giovani ed anziani – che sono stati ispirati dalle gesta del Black Mamba.
My bro sent me this video of players paying their respects for Kobe on 2k pic.twitter.com/HaHU1wRhKO
— (◡‿◡❀) (@beeniicole) January 26, 2020
Ovviamente questa perdita ha colpito anche il team di sviluppatori del videogioco sportivo NBA 2K20 e la sua community, che a modo loro hanno deciso di onorare la vita di Kobe. Il titolo è stato subito aggiornato con una schermata pop-up all’avvio che mostra il volto della star dei Lakers con anno di nascita e (purtroppo) morte.
Non è mai stato un segreto, il fatto che i developer della serie NBA 2K siano fan della leggenda, infatti è stato anche inserito nella copertina per la versione 2K10. E dopo l’addio di Bryant al mondo del basket, avvenuto nella stagione 2015/2016, è stato nuovamente in copertina nella versione Legend Edition di NBA 2K17.
RIP to a Legend. Thank you for your many contributions on and off the court. You are greatly missed pic.twitter.com/XesYS63Uhp
— NBA 2K20 (@NBA2K) January 26, 2020
Nello stesso videogioco c’è un video in cui è possibile vedere Michael B. Jordan insieme a Bryant, come intro per la modalità di gioco MyCareer.
Kobe Bryant’s NBA 2K17 MyCareer intro🐐
“It’s about the opponent within yourself. You win that battle, you win the rest of em” pic.twitter.com/cyqY1mgywJ
— André (@TheSurrealAndre) January 26, 2020
Il campione è nato a Philadelphia ed è stato draftato nell’NBA dalla Lower Merion High School, e rimanendo nella major league per 20 anni, sempre con la maglia gialla e viola dei Los Angeles Lakers, dove ha avuto l’opportunità di mostrarsi e diventare uno dei giocatori di basker migliori al mondo.
Ma adesso la sua stella si è spenta e “What else can I say? Mamba out”.