La Kojima Productions e altre aziende non sono le sole ad aver adottato delle misure restrittive a causa della spiacevole situazione che riguarda il coronavirus e in molti casi a causare purtroppo la chiusura delle piccole imprese. Anche nel panorama videoludico la minaccia è stata sicuramente impattante per determinati eventi come l’E3, ma che non riesce a scalfire noi giocatori dando quindi la possibilità di “nerdare” con gli ultimi titoli attualmente disponibili, e che di conseguenza continuano a far rimanere viva la fiamma del videogioco stesso, risultando nettamente positivo per le software house in fatto di vendite e di produzioni.
Kojima Productions: positivi ma non fermi
Purtroppo però ci è giunta notizia che i dipendenti della Kojima Productions in questo momento stanno lavorando tutti dalla propria casa, dopo che uno di questi ha effettuato il test PCR ed è risultato positivo al coronavirus (COVID-19). La società ha quindi rilasciato una dichiarazione a conferma del caso e delle misure adottate per evitare un’ulteriore diffusione del virus.
Le autorità sanitarie pubbliche hanno poi annunciato che gli uffici con sede a Toyko sono in grado di rimanere aperti e che tutti gli altri operatori non sono considerati “contatti stretti” perché il paziente infetto non era a lavoro quando sono iniziati i sintomi, tuttavia Kojima Productions sta implementando precauzioni per evitare la possibile diffusione e rischio per i propri dipendenti. A seguire il trailer della maestosa opera della software house nipponica Death Stranding, di cui puoi leggere qui la nostra recensione.
Per il momento, il piano degli uffici sarà chiuso e tutte le strutture dovranno essere igienizzate. Tutto il personale ora dovrà lavorare da casa mentre l’azienda ha confermato che “supervisionerà e sosterrà le condizioni di salute di tutti i dipendenti”, continuando inoltre a collaborare con le autorità sanitarie per prevenire ulteriormente la diffusione.
Infine Kojima Productions avrebbe dovuto partecipare al GDC dove doveva essere spiegata la filosofia progettuale di Death Stranding, ma prima che l’evento venisse posticipato si ritirò. Anche per quanto riguarda Nintendo of America il virus ha colpito un dipendente con COVID-19, il quale ha poi costretto lo staff a lavorare anch’esso da remoto.
GamesIndustry.biz riporta che dati recenti mostrano che 443 infezioni del virus sono a Tokyo, con 2.007 in tutto il Giappone, tasso basso rispetto alla Corea del Sud che ha riportato 10.000 casi. I paesi di tutto il mondo stanno incoraggiando o applicando però blocchi per rallentare la diffusione del nuovo virus.