Kona 2: Brume potrebbe essere definito tranquillamente come un walking simulator, ma questo sarebbe ingiusto nei confronti del titolo sviluppato da Parabole ed edito da Ravenscout, anche se il termine on si discosta molto da quello che viene offerto dal gioco. Come nel primo capirtolo, la narrazione sarà il punto chiave di tutta l’esperienza offerta da Kona 2:Brume che, pur essendo godibile da solo, riprende dalla conclusione degli eventi raccontati nel primo capitolo.
I punti forti del gioco sono sicuramente la sua ambientazione, bianca, innevata, fredda e silenziosa, situata nel nord del Québec, e la sia narrazione, misteriosa, surreale, a tratti imprevedibile e solitaria, basi sulle quali il team di sviluppo si è saldamente aggrappato per produrre un seguito che surclassa il primo capitolo sotto tutti i punti di vista. Purtroppo l’errore è stato quello di voler contaminare Kona 2:Brume con altri elementi di gameplay, i quali risultano inadeguati rispetto al resto del gioco.
Kona 2:Brume, il signor Hamilton ci aspetta
Come accennato prima, avviato il gioco riprenderemo la storia poco dopo gli eventi narrati nel primo capitolo. Vestendo i panni del detective Carl Faubert, risponderemo alla chiamata di un benestante signore della zona di nome Hamilton, il quale ci ha ingaggiati per indagare su alcuni eventi misteriosi che si stanno verificando nella zona. Una di queste è la comparsa di una nebbia misteriosa, denominata Bruma, che ha isolato un intero villaggio dalla realtà, facendone scomparire anche tutti gli abitanti.
Iniziando a indagare in questo clima surreale, il gioco trasporta il giocatore infondendo in lui diversi stati d’animo. Passeremo dall’essere affascinati da alcuni paesaggi innevati, alla solitudine di non incontrare anima viva nel bianco del nord Québec, fino al giungere di una forma di disagio nel percepire di non essere proprio da soli tra la nebbia, e la paura di capire che si tratta di esseri soprannaturali.
Kona 2: Brume è questo, è un’avventura narrativa che prende per mano il giocatore trasportandolo nel suo mondo, infondendo in lui tante emozioni e facendogli vivere anche una sorta di introspezione tra la solitudine del gelido bianco.
Kona 2: Brume, aggiunte di gameplay che “sporcano” troppo
Rispetto al primo capitolo, di fatto un walking simulator con poco altro da offrire, il seguito implementa questa soluzione andando a ritoccare alcuni elementi, migliorandoli e rendendoli più profondi. Nella fredda terra fittizia del Manastan, Carl dovrà indagare, esplorando tutto ciò che lo circonda e raccogliendo tantissimi indizi, i quali andranno a riempire il suo diario e lo aiuteranno nel proseguo dell’avventura.
Ci verranno proposti alcuni enigmi da risolvere, niente di troppo impegnativo, ma che comunque aiuta a spezzare per bene il ritmo dettato dall’esplorazione, e anche degli scontri a fuoco con creature paranormali. Proprio in quest’ultima meccanica, che secondo noi poteva essere evitata, vengono a galla diversi limiti tecnici di Kona 2: Brume, con le varie sequenze più action che non soddisfano le aspettative, composte da un sistema di mira un po’ impreciso e scarsamente curato.
Certo è che anche se un po’ scialbi, gli scontri a fuoco servono a giustificare la ricerca di munizioni durante le fasi esplorative, anche se contrariamente ai puzzle da risolvere, queste interruzioni del ritmo esplorativo sono sembrati fuori posto con il contesto del gioco.
Tecnicamente
Con Kona 2: Brume siamo di fronte a un titolo che, pur non presentando livelli grafici qualitativamente molto alti, riesce a incastonare tutto perfettamente rendendo l’esperienza del giocatore coinvolgente e credibile. Tutto il contesto ghiacciato e innevato riuscirà spesso a farci perdere ammirando l’ambiente, e tanto di cappello anche ai suoni ambientali, mai fuori posto e che riescono a rendere il titolo ancora più suggestivo.
Sul gameplay non c’è molto da aggiungere, trattandosi si un’avventura narrativa con poche azioni da compiere, ma gli scontri a fuoco sembrano davvero forzati all’interno del titolo, complice anche un sistema di puntamento non proprio esaltante. Kona 2: Brume è sottotitolato in italiano e serviranno circa 10 ore per completarlo nella sua interezza.