Negli anni passati, Konami ha dimostrato a più riprese ti tenere molto poco alle proprietà intellettuali che l’hanno resa un pilastro nell’industria dei videogiochi. Lo dimostra il trattamento riservato a Hideo Kojima e Metal Gear Solid V nel 2015, le dimissioni dello storico producer di Castelvania Koji Igarashi e lo smarrimento di porzioni di codice relativo a Silent Hill che ha portato a una disastrosa remastered.
Lo scorso mese, è stato rivelato a sorpresa dall’azienda nipponica il seguito di GetsuFumaDen, un gioco uscito unicamente in Giappone per Famicom nel 1987. Il nuovo capitolo della serie ha come sottotitolo Undying Moon, è sviluppato in collaborazione con lo studio indipendente GuruGuru e sarà rilasciato ufficialmente nel 2022 su Steam e Nintendo Switch.
Shin Murato, producer di Konami, anticipa nuove collaborazioni con studi esterni
Shin Murato, producer di GetsuFumaDen interno a Konami, durante una recente intervista ha rilasciato nuove informazioni riguardanti la collaborazione con GuruGuru e la possibilità di affidare ulteriori IP a studi esterni indipendenti.
Murato ha parlato di come gli studi indie siano la linfa vitale del videogioco, capaci di innovare e creare titoli stimolanti per i giocatori e per l’industria. Per quanto riguarda l’assoldare studi esterni per riportare in auge vecchie e nuove proprietà intellettuali, il producer afferma che possiamo tranquillamente aspettarci ulteriori progetti come quello di GetsuFumaDen.
Che sia il giunto il momento di vedere sotto una nuova luce i titoli storici di Konami? Dopotutto si vocifera ormai da mesi di un remake del primo Metal Gear Solid o di un ritorno imminente della saga di Silent Hill. L’unica cosa in cui noi appassionati possiamo sperare, è che venga attribuito il giusto rispetto a quelle che sono a tutti gli effetti pietre miliari del videogioco.