Il fascino del vecchio stile non stanca mai, anche se ultimamente viene un po’ abusato. Kraino Origins è l’ennesima dimostrazione di come un gioco ispirato ai classici del passato possa ancora divertire, anche magari risultando molto meno complesso dei titoli odierni, ma in definitiva riuscendo a fare quello che sarebbe la prerogativa di un videogioco, ovvero divertire.
Basta dare solamente uno sguardo alla nuova fatica di GameAtomic per essere assaliti da feels nostalgici: la sensazione è quella che in un pentolone si siano mescolati titoli come Castlevania, Super Mario, Medievil e altri esponenti del genere, e Kraino Origins non fa niente per nasconderlo, anzi lo esalta anche con linee di testo ispirate a questi ultimi. Iniziando dal protagonista, Kraino appunto, il quale è uno scheletro armato di falce con una passione per i cappelli, passando per gli stage fantasy rappresentanti con una buona pixel art, il titolo impiegherà davvero pochi istanti a coinvolgere il giocatore in questo viaggio attraverso otto insidiosi mondi pieni di nemici.
Kraino Origins: da grande voglio essere buono
Kraino è, o meglio doveva essere, un’arma segreta del perfido Dott. Batcula, per dispensare caos e distruzione nel mondo, ma lui vuole essere buono e non ci sta, e parte così in una crociata contro il suo creatore. Tutto qui, semplice e immediata, la trama di Kraino Origins serve solo a catapultarci nel mondo di gioco, e a giustificare le nostre azioni. La vera spina dorsale del titolo è la sua giocabilità. Ci troviamo infatti di fronte a un action platform in due dimensioni, che riesce benissimo a bilanciare sezioni platform con combattimenti contro orde nemiche, il tutto contornato da livelli abbastanza grandi e con al loro interno diversi segreti da scoprire, i quali ci daranno la possibilità di mettere le nostre ossute mani su diversi poteri e abilità.
L’arsenale di Kraino per avere la meglio sui nemici, sarà composto dalla sua inseparabile falce, con la quale potrà eseguire diversi attacchi ma nessuna combo, e tutta una serie di poteri acquisibili nel corso della partita, come sparare proiettili magici, che andranno a consumare una barra specifica. Con queste armi a nostra disposizione inizieremo ad esplorare i diversi livelli, con la classica meccanica di partire da un punto A e arrivare a un punto B, superando le diverse sezioni di platforming e abbattendo tutti i nemici che ostacoleranno il nostro cammino.
La varietà dei nemici è buona, ma quasi nessuno di quelli normali sarà un pericolo, se non in alcuni frangenti dove si dovranno calcolare per bene le tempistiche di salti e attacchi, ma basterà un minimo di coordinazione e sarà un gioco da ragazzi. Anche le sezioni platform, per quanto ben congeniate nei diversi livelli, con piattaforme mobili, a scomparsa, barcollanti e tante altre, non saranno molto impegnative. Queste caratteristiche rendono Kraino Origins adatto soprattutto ai neofiti del genere, o a chi li apprezza in generale, però sicuramente non faranno la felicità di chi cerca anche un buon livello di sfida.
La grafica di Kraino Origins è molto piacevole, e grazia anche alla pixel art, riesce a dare quel tocco retrò che attiverà immediatamente il fattore nostalgia nei giocatori di vecchia data. Inoltre dal menù opzioni si potranno importare diverse palette di colori a piacimento del giocatore.
Anche il sonoro è in tutto e per tutto ispirato alla gloriosa era del platform 2D, con suoni vecchio stile e motivetti incalzanti che ci accompagneranno senza sosta per tutta la nostra avventura. I comandi sono semplici e immediati, e anche la loro risposta è immediata.
Tirate le dovute somme, accompagnare Kraino nella sua avventura è davvero piacevole, e invoglierà a superare un livello dopo un altro, fino ad arrivare alla inesorabile fine e accorgersi che però non c’è un vero e proprio motivo per rigiocarlo. Volendo trovare dei difetti, possiamo dire che Kraino Origins non fa niente per esaltare qualche suo lato, o per differenziarsi dalla massa, e pecca un po’ sulle boss fight, con nemici poco ispirati e che avranno a loro disposizione pochi pattern d’attacco per impensierirci.