Dopo l’annuncio di Assassin’s Creed: Valhalla, Ubisoft ha sicuramente lasciato a bocca aperta i videogiocatori di tutto il mondo. La software house, nel bene e nel male, ha fatto sempre parlare di se. Oggi in particolare una notizia alquanto interessante è arrivata alle nostre orecchie e non vediamo l’ora di parlartene.
Ubisoft fa causa a Google e Apple
Anni e anni a dietro non era poi così difficile trovare cloni di giochi famosi. Questo non giustifica però lo scandalo mediatico in cui ci siamo imbattuti oggi. Pare che Ubisoft abbia trovato all’interno dei due principali store mobile, Google play e Apple App Store, un gioco di nome Area F2.
Nella denuncia depositata al tribunale federale di Los Angeles la Ubisoft accusa Area F2 di essere una “copia carbone“ di Raimbow Six Siege e che praticamente “tutto quello che c’è all’interno di Area F2 è stato estrapolato e copiato da Rainbow Six Siege. Dalle modalità di scelta dell’operator alla schermata dei punteggi finali proviene tutto dalla sua IP di successo” per questo motivo l’azienda francese richiedeva la rimozione del gioco sia da Google Play che da Apple App Store.
Nonostante le palesi prove a carico dell’azienda, sia Google che Apple si sono rifiutati di rimuovere il gioco dalle proprie piattaforme di distribuzione. Il motivo è tutt’ora sconosciuto.
Dalla Cina con furore
Precisiamo una cosa però, Area F2 è un gioco creato dalla Ejoy.com, una delle tante compagnia sotto il controllo di Alibaba, il colosso tecnologico cinese. Dall’immagine seguente potete notare come le accuse di Ubisoft non siano proprio campate in aria, anzi l’azienda sa che Rainbow Six Siege è una delle sue IP di maggior successo quindi il clone cinese guadagnerebbe una sorta di “successo riflesso“.
Dubbie sono le motivazioni che hanno portato la Ubisoft a citare in tribunale Google e Apple invece della stessa Alibaba o la Ejoy.com. Secondo Engadget, accusare aziende cinesi per violazioni di copyright sarebbe stato senz’altro più faticosi per Ubisoft, rispetto che citare Apple e Google,. In questo modo Ubisoft potrebbe almeno tentare di bloccare l’affluenza di nuovi giocatori verso il clone per mobile.