Bei tempi quelli in cui, all’avvio di uno dei due CD-Rom di Resident Evil 2 ci trovavamo di fronte alla scritta inglese che recitava “this game contains scenes of explicit violence and gore” a fare da monito a tutti i 5enni del 1998 (come chi scrive), su ciò che avrebbero trovato all’interno del gioco.
La censura è sempre stata molto più attenta al mondo dei videogiochi che a quello dei film, con il sistema di rateo PEGI che non riesce a impedire che i giochi vengano fruiti anche dalle persone sotto i limiti di età, facendo scattare quindi, blocchi per alcuni giochi che inevitabilmente penalizzano chi è già grandicello e ha tutto il diritto di godere di un’opera come essa è stata pensata dagli autori.
Non sembrano essere di quest’ultimo avviso in Giappone, dove la 1-Shot Demo di Resident Evil 2 si è vista modificare in modo sostanzioso praticamente tutte le scene che mostrassero violenza, gore e menomazioni. Se questo vale per la demo, anche il gioco completo rischia di trovarsi di fronte ad una grande censura e conseguente modifica che ne inficerebbero il valore trattandosi di un titolo che fa dell’horror, anche violento e splatter, uno dei suoi punti di forza.
Trattandosi di un titolo che in questi giorni ha visto rimbalzare sui maggiori siti un quantitativo di notizie veramente alto, data l’attesa del pubblico, è comprensibile che una situazione del genere possa destare preoccupazione in tutti coloro che non vedono l’ora di giocare al RE dei survival horror appieno.
Ora come ora non siamo in grado di dire se Resident Evil 2 Remake in uscita il 25 gennaio 2019, subirà dei tagli nella sua versione orientale. Ciò che appare tranquillizzante è che tutto questo non dovrebbe inficiare il titolo a livello europeo che, al contrario, si manifesterà in tutto il suo terrore proprio come lo abbiamo ammirato nella demo di questi giorni.
Decisamente esagerata a mio parere…
Poi è vero che in Giappone sono strani con la censura, ma il gioco dovrebbe essere +18 e dovrebbe bastare