Oggi è la festa della mamma (auguri a tutte le mamme!) ed inizialmente questo articolo doveva essere un listone con le madri migliori, o peggiori, del mondo videoludico, o comunque quelle più significative. Tuttavia ho notato che un articolo simile è già stato fatto (eccoti il link all’articolo del collega Emanuele Ribaudo, il quale, è estremamente interessante).
Passiamo quindi ad un mezzo esperimento sociale. Quali possono essere i giochi che possono far avvicinare la tua mamma al mondo dei videogiochi? Diciamo che è da un po’ di anni che raccolgo queste informazioni, cioè quando regalai a mia madre di un iPhone 4 ed iniziai ad insegnarle come poter passare il tempo con esso.
Da quel gesto partì tutta l’annessione di possibili giochi e dispositivi da farle provare, per avvicinarla a questo meraviglioso mondo (dopotutto la prima console me la regalò lei, è giusto ricambiare il favore), quindi eccoti 3 giochi che possono andare bene per tua madre, 3 che non ci provare nemmeno e altri 3 che potrebbero piacerle, ma non è così scontato. Magari perché hanno un’ottima trama cinematografica e quindi, magari, vorrebbe seguirne la trama, probabilmente mentre ci stati giocando tu.
Quelli adatti
Eccoti 3 giochi che tua mamma sicuramente potrà apprezzare, perché semplici da imparare e adatti ad una vita frenetica. Giochi immediati e senza troppi fronzoli (no, tranquillo non c’è Candy Crush).
Tetris
Tetris è un classico senza tempo, mettere ordine al caos. Uscito nel 1984 ed esploso grazie al Gameboy di Nintendo, Tetris è difficile da spiegare, ma estremamente semplice da capire. In più è adatto davvero a tutte le età. Dal gamer incallito, che punta a fare uno score più alto possibile, alla mamma, appunto, che cerca un piccolo break tra una faccenda di casa e l’altra. In più il fatto di essere disponibile su qualsiasi cosa abbia uno schermo, aiuta tantissimo questo concetto.
Puzzle Bobble
Siamo sempre nel campo dei puzzle game scacciapensieri. In concetto estremamente semplice. Prendi tre, o più, palline di colore uguale e falle scoppiare. Stesso discorso fatto per il Tetris, un gioco semplice, ma che dopo poco diventa una droga. C’è chi lo gioca per finire tutti i livelli e andare nella hall of fame e chi invece lo prende alla leggera, tranquillamente per passare il tempo. Ideale per le madri che cercano qualcosa di non troppo impegnativo. E pure qui stesso discorso, nelle sue 50000 varianti è possibile trovare un titolo con la formula alla “Puzzle Bubble” su ogni cosa abbia uno schermo.
Need for Speed
E qui ti stupisco. Se prendi un qualsiasi Need for Speed, o anche Burnout, meglio se è uno degli episodi dove puoi anche essere il poliziotto per far schiantare le macchine degli avversari, il divertimento è assicurato. I giochi di corse arcade sono veloci, semplici e hanno un divertimento immediato che può andar bene a chiunque. Se poi a questo abbini anche un volante con una pedaliera, il divertimento si triplica e ti posso assicurare che la tua console, o PC, non sarà più libera dalle grinfie di tua madre. Provato sulla mia pelle, nello specifico lei adora Need for Speed: Hot Pursuit quello del 2010.
Quelli che non ci pensare nemmeno lontanamente
Giochi che hanno un sistema che, per una persona poco avvezza al pad, risultano particolarmente frustranti o forse fin troppo lenti, perché magari partono dopo con la loro trama e hanno bisogno di più tempo per essere digeriti.
Final Fantasy (la saga in generale)
La volta che feci provare Final Fantasy a mia madre (il X per l’esattezza) non ebbi nemmeno lontanamente il risultato sperato. Final Fantasy, ma qualsiasi altro RPG, potrei dire pure la saga di Persona, non è un gioco immediato. Va seguito e quasi sempre la storia ingrana con il tempo, in più il fatto di avere le battaglie a turni, dove devi scegliere e pianificare una strategia per vincere, non aiuta sicuramente. Anzi, la volta che provai a farglielo giocare la sua reazione fu qualcosa del tipo (in dialetto siciliano rende molto di più): “Chi stu jocu pallusu?”. Tradotto sarebbe: “Cos’è ‘sto gioco palloso?”
Super Mario Bros.
Non ci provare minimamente. Si lo so che tu sei un fenomeno a Super Mario, ti sei cronometrato e hai finito il primo capitolo in 9 minuti e 13 secondi, ma Super Mario Bros. è un videogioco fatto di riflessi, dove il minimo sbaglio ti costa una vita e la frustrazione può essere tanta. Non è per nulla adatto ad un pubblico non avvezzo alle console. Per quanto riguarda la mia personale esperienza, risale al 2008 con New Super Mario Bros. su Nintendo DS. Provato, per poco mia madre non mi spacca a metà la console.
Resident Evil (uno qualsiasi)
No, nemmeno con Resident Evil sono andato a segno. La storia, pur essendo appassionante, non fece breccia nel cuore di mamma. Troppa violenza, troppo sangue e movimenti macchinosi per lei. La combinazione di due tasti per sparare e i continui jump scare relegarono Resident Evil 2 (il primo non la remastered), al limbo dei giochi non apprezzati.
Guardare, ma non toccare
Qui giochi tu e lei sta a guardare. Perché hanno, magari, lunghe cut scene e delle storie paragonabili ad un film di Hollywood o ad una serie TV su Netflix. Tu ti diverti e lei si appassiona ai personaggi e alla storia.
Metal Gear Solid (dal primo sarebbe ideale, ma è più probabile iniziare dal secondo)
Metal Gear Solid ha una trama super avvincente, non si può dire altro. È bello, i capitoli dal 2 in poi hanno una grafica eccezionale e le cut scene lunghe trasformano il titolo in un bel filmone interattivo ideale da guardare. Tuttavia è più indicato che tu giochi e lei si gode la storia e i suoi colpi di scena. Anche se sarebbe giusto farla partire dal primo titolo per Playstation e cercare di farle superare il trauma della grafica blocchettosa.
Beyond Two Souls
Qui mia mamma si fece prendere e non poco. Non voleva giocarlo, ma solo vedere come finiva la storia di Jodie. Ogni tanto non capiva cos’era quell’anima che noi cercavamo di controllare, ma alla fine se lo godette più lei che io. Un ottimo modo per passare più tempo con tua mamma e farle scoprire qualcosa in più del nostro fantastico mondo, facendole capire che non siamo solo soldati mancati che sparano a destra e a manca.
The Last of Us
Stessa cosa pure qui, la scena iniziale strappalacrime, con Joel che piange sul cadavere della figlia uccisa è qualcosa che è degna di un film Hollywoodiano. Il rapporto che si crea tra Joel ed Ellie è eccezionale e non mi stupisce per nulla il fatto che vogliano trasporre quest’opera sul grande schermo (le voci si stanno rincorrendo, speriamo di non avere un risultato mediocre).
Come per le due posizioni sopra, qui la trama e le frequenti cut scene danno quello sprint in più per farlo godere anche alle nostre mamme non avvezze al pad. Magari non vogliono cimentarsi nel gioco, ma semplicemente capire come va a finire e probabilmente versare anche una piccola lacrimuccia. Se è successo a te, succederà pure a lei, stanne certo!